LA CHIESA

      


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LITURGIA

> 23 Marzo 2012 <

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(es. Mt 28,1-20):
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  Venerdì della IV settimana di Quaresima

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Grado della Celebrazione: Feria
Colore liturgico: Viola
EQ045 ;
Il Vangelo di oggi ci presenta il dramma di Gesù abbandonato dai capi della sua nazione. Gesù deve nascondersi, e il popolo non sa cosa pensare di lui, perché i capi religiosi della nazione non credono nella sua dignità di Messia. I farisei non credono in Gesù, perché lo giudicano secondo i principi formali del sabato e delle abluzioni rituali, e non penetrano in profondità nel suo insegnamento. I sacerdoti rifiutano Gesù per motivi politici. Che cosa ne è di lui oggi, fra di noi? Le parole di Gesù che attestano la sua identità ed invitano a credere, non si scontrano oggi nel nostro mondo con simili difficoltà di credibilità?
Quali sono le cause della debolezza della nostra fede? Sicuramente le forme attuali di pensiero sembrano diverse da quelle del tempo di Gesù, e non si tratta sempre di formalismo religioso. È a volte scientifico, a volte legato ai costumi. Anche le considerazioni politiche si formano in modo diverso pur essendo comunque essenziali. I marxisti non sono i soli ad aver rifiutato la fede nel nome di una teoria politica. Le società del consumo, nella corsa al benessere materiale, fanno in pratica la stessa cosa, anche se non la teorizzano. E noi, siamo capaci di credere in modo da assumere la responsabilità del dramma di Gesù e, con lui, di esporci al rifiuto, al giudizio degli altri, o ancora di lasciarci implicare in qualche conflitto con chi ci sta intorno? Si può trattare semplicemente di un conflitto all’interno della Chiesa a motivo del formalismo morale, o un conflitto all’interno di una società laica nella difesa del bene, del prossimo e dei suoi diritti alla vita e a una giustizia equa. Che cosa abbiamo fatto per introdurre nella vita sociale e politica dei nostri paesi, che conoscono il Vangelo da secoli, i principi dell’amore del prossimo? Non meritiamo forse il rimprovero di Gesù, perché non osserviamo la legge divina, perché uccidiamo e nuociamo agli altri?

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Antifona d'ingresso
Dio, per il tuo nome salvami,
per la tua potenza rendimi giustizia.
Dio, ascolta la mia preghiera,
porgi l’orecchio alle parole della mia bocca. (Sal 53,3-4)


Colletta
O Dio, che per la nostra fragilità
hai preparato aiuti efficaci,
fa’ che, accogliendone con gioia la forza rinnovatrice,
la manifestiamo in una degna condotta di vita.
Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio,
e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo,
per tutti i secoli dei secoli.

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Prima lettura

Sap 2,1.12-22
Condanniamolo a una morte infame.

Dal libro della Sapienza

Dicono [gli empi] fra loro sragionando:
«Tendiamo insidie al giusto, che per noi è d’incomodo
e si oppone alle nostre azioni;
ci rimprovera le colpe contro la legge
e ci rinfaccia le trasgressioni contro l’educazione ricevuta.
Proclama di possedere la conoscenza di Dio
e chiama se stesso figlio del Signore.
È diventato per noi una condanna dei nostri pensieri;
ci è insopportabile solo al vederlo,
perché la sua vita non è come quella degli altri,
e del tutto diverse sono le sue strade.
Siamo stati considerati da lui moneta falsa,
e si tiene lontano dalle nostre vie come da cose impure.
Proclama beata la sorte finale dei giusti
e si vanta di avere Dio per padre.
Vediamo se le sue parole sono vere,
consideriamo ciò che gli accadrà alla fine.
Se infatti il giusto è figlio di Dio, egli verrà in suo aiuto
e lo libererà dalle mani dei suoi avversari.
Mettiamolo alla prova con violenze e tormenti,
per conoscere la sua mitezza
e saggiare il suo spirito di sopportazione.
Condanniamolo a una morte infamante,
perché, secondo le sue parole, il soccorso gli verrà».
Hanno pensato così, ma si sono sbagliati;
la loro malizia li ha accecati.
Non conoscono i misteriosi segreti di Dio,
non sperano ricompensa per la rettitudine
né credono a un premio per una vita irreprensibile.

Parola di Dio

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Salmo responsoriale

Sal 33

Il Signore è vicino a chi ha il cuore spezzato.

Il volto del Signore contro i malfattori,
per eliminarne dalla terra il ricordo.
Gridano i giusti e il Signore li ascolta,
li libera da tutte le loro angosce.

Il Signore è vicino a chi ha il cuore spezzato,
egli salva gli spiriti affranti.
Molti sono i mali del giusto,
ma da tutti lo libera il Signore.

Custodisce tutte le sue ossa:
neppure uno sarà spezzato.
Il Signore riscatta la vita dei suoi servi;
non sarà condannato chi in lui si rifugia.

Canto al Vangelo (Mt 4,4b)
Gloria e lode a te, o Cristo, Verbo di Dio!
Non di solo pane vivrà l’uomo,
ma di ogni parola che esce dalla bocca di Dio.
Gloria e lode a te, o Cristo, Verbo di Dio!

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Vangelo

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Gv 7,1-2.10.25-30
Cercavano di arrestare Gesù, ma non era ancora giunta la sua ora.


+ Dal Vangelo secondo Giovanni

In quel tempo, Gesù se ne andava per la Galilea; infatti non voleva più percorrere la Giudea, perché i Giudei cercavano di ucciderlo.
Si avvicinava intanto la festa dei Giudei, quella delle Capanne. Quando i suoi fratelli salirono per la festa, vi salì anche lui: non apertamente, ma quasi di nascosto.
Alcuni abitanti di Gerusalemme dicevano: «Non è costui quello che cercano di uccidere? Ecco, egli parla liberamente, eppure non gli dicono nulla. I capi hanno forse riconosciuto davvero che egli è il Cristo? Ma costui sappiamo di dov’è; il Cristo invece, quando verrà, nessuno saprà di dove sia».
Gesù allora, mentre insegnava nel tempio, esclamò: «Certo, voi mi conoscete e sapete di dove sono. Eppure non sono venuto da me stesso, ma chi mi ha mandato è veritiero, e voi non lo conoscete. Io lo conosco, perché vengo da lui ed egli mi ha mandato».
Cercavano allora di arrestarlo, ma nessuno riuscì a mettere le mani su di lui, perché non era ancora giunta la sua ora.

Parola del Signore

Preghiera dei fedeli
Avvicinandosi la sua ora, Gesù dà testimonianza al Padre. Con lui, giusto perseguitato, servo sofferente e solidale con noi fino alla fine, ci rivolgiamo al Padre dicendo:
Fà che rimaniamo in te, Signore!

Dona alla tua Chiesa il coraggio di scegliere Gesù Cristo, il Signore ieri, oggi e sempre. Ti preghiamo:
Provvedi il tuo popolo di profeti e pastori, perchè compia un buon cammino sulla strada del Regno. Ti preghiamo:
Assisti gli innocenti perseguitati e quelli che sono bisognosi di redenzione e di speranza. Ti preghiamo:
Toglici dal cuore l'aggressività e il rancore verso chi ci turba con la sua diversità. Ti preghiamo;
Donaci uno sguardo sincero quando esaminiamo i nostri sentimenti, le abitudini e le scelte di vita. Ti preghiamo:
Per quanti patiscono violenza fisica e psichica.
Per le minoranze che devono difendere i loro valori.

O Signore, che ci hai redenti nel sangue del Figlio, custodisci nella prova, perchè rimaniamo miti e fiduciosi come l'Agnello cui dobbiamo la nostra salvezza. Egli vive e regna con te nei secoli dei secoli. Amen.

Preghiera sulle offerte
Questo sacrificio, Dio onnipotente,
ci purifichi con la sua forza
e ci doni di giungere rinnovati alle feste pasquali,
principio della nostra salvezza.
Per Cristo nostro Signore.


PREFAZIO DI QUARESIMA I
Il significato spirituale della Quaresima

È veramente cosa buona e giusta,
nostro dovere e fonte di salvezza,
rendere grazie sempre e in ogni luogo
a te, Signore, Padre santo,
Dio onnipotente ed eterno.
Ogni anno tu doni ai tuoi fedeli
di prepararsi con gioia, purificati nello spirito,
alla celebrazione della Pasqua,
perché, assidui nella preghiera e nella carità operosa,
attingano ai misteri della redenzione
la pienezza della vita nuova
in Cristo tuo Figlio, nostro salvatore.
E noi, uniti agli Angeli e agli Arcangeli,
ai Troni e alle Dominazioni
e alla moltitudine dei cori celesti,
cantiamo con voce incessante
l’inno della tua gloria: Santo, ...

Oppure
PREFAZI DI QUARESIMA II-V


Antifona alla comunione
In Cristo, mediante il suo sangue,
abbiamo la redenzione, il perdono delle colpe,
secondo la ricchezza della sua grazia. (Ef 1,7)

Oppure:
«Non sono venuto da me stesso,
ma chi mi ha mandato è veritiero»,
dice il Signore. (Gv 7,28)


Preghiera dopo la comunione
O Signore, questo sacramento,
che segna il passaggio dall’antica alla nuova alleanza,
ci spogli dell’uomo vecchio
e ci rinnovi nello spirito.
Per Cristo nostro Signore.

Orazione sul popolo ad libitum
Guarda con bontà, o Signore, i tuoi fedeli
e proteggi con il tuo benevolo aiuto
coloro che confidano nella tua misericordia.
Per Cristo nostro Signore.


O M E L I E
a cura di
Qumran2.net

don Nicola Salsa     (Omelia del 27-03-2020)
Chi è Gesù Cristo?
...
(continua)
don Fabio Zaffuto     (Omelia del 27-03-2020)
Hai mai disinnescato una bomba? Video commento su Gv 7,1-2.10.25-30
...
(continua)
don Alessandro Farano     (Omelia del 27-03-2020)
Video commento al Vangelo - Venerdì - IV Settimana di Quaresima - Anno A
...
(continua)
Casa di Preghiera San Biagio FMA     (Omelia del 05-04-2019)
Commento su Sal 33 (34)
«Molti sono i mali del giusto, ma da tutti lo libera il Signore. (..:) Il Signore riscatta la vita dei suoi servi; non sarà condannato chi in lui si rifugia. Salmo Responsoriale. Sal 33 (34) Come vivere questa Parola? La Parola biblica qui non gioca a nascondere quello che, nella vita di chi v ...
(continua)
Casa di Preghiera San Biagio FMA     (Omelia del 16-03-2018)
Commento su Gv. 7, 28-29
"Gesù allora, mentre insegnava nel tempio, esclamò: "Certo voi mi conoscete e sapete di dove sono. Eppure io non sono venuto da me e chi mi ha mandato è veritiero, e voi non lo conoscete. Io però lo conosco, perché vengo da lui ed egli mi ha mandato." Gv. 7, 28-29 Come vivere questa Parola? Ancor ...
(continua)
Casa di Preghiera San Biagio FMA     (Omelia del 31-03-2017)
Commento su Sap, 2, 1
Tendiamo insidie al giusto, che per noi è d'incomodo e si oppone alle nostre azioni... Sap, 2, 1 Come vivere questa Parola? Le parole del libro della sapienza ribadiscono un'esperienza fatta dagli inizi dei tempi e che continua oggi: vivere per la verità, la giustizia, la misericordia e la pace n ...
(continua)
Casa di Preghiera San Biagio FMA     (Omelia del 11-03-2016)
Commento su Gv 7, 28
«Non sono venuto da me stesso, ma chi mi ha mandato è veritiero, e voi non lo conoscete. Io lo conosco, perché vengo da lui ed egli mi ha mandato» Gv 7, 28 Come vivere questa Parola? Il vangelo di oggi ci presenta Gesù, che vive il dramma dell'abbandono da parte dei capi della sua nazione, i qual ...
(continua)
Paolo Curtaz     (Omelia del 20-03-2015)

Gesù affronta il rischio di essere arrestato, torna a Gerusalemme per annunciare il vero volto di Dio nonostante per lui tiri una pessima aria. Ma, pur agendo con prudenza, Gesù non accetta di farsi da parte. Ha una precisa missione da compiere e intende portarla fino in fondo. Afferma, predicando n ...
(continua)
Casa di Preghiera San Biagio FMA     (Omelia del 20-03-2015)
Commento su Gv 7,30
"Cercavano allora di arrestarlo, ma nessuno riuscì a mettere le mani su di lui, perché non era ancora giunta la sua ora." Gv 7,30 Come vivere questa Parola? L'ora del Figlio non è determinata dagli uomini, ma dal Padre! Anche alle nozze di Cana l'ora "non era ancora giunta". L'ora di Gesù è ...
(continua)
Paolo Curtaz     (Omelia del 04-04-2014)

Il clima, ormai, è arroventato. La Giudea non è come la Galilea: la capitale manifesta ostilità verso le novità, soprattutto ora che il tempio ha ridato lustro e forza alla classe sacerdotale. Figuriamoci con quanta insofferenza Gerusalemme sopporti i profeti di turno che rischiano di richiamare l'a ...
(continua)
Paolo Curtaz     (Omelia del 15-03-2013)
Commento su Gv 7,1-2.10.25-30
C'è sempre qualcuno che ha bisogno di conferme, che sbatte i pugni, che si appella alle regole. Il problema, nell'infuocata diatriba fra Gesù e i suoi correligionari, è che egli parla liberamente e nessuno lo ferma. Forse lo hanno riconosciuto come Messia? Quante volte qualche cattolico fervente mi ...
(continua)