LA CHIESA

      


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LITURGIA

> 20 Settembre 2011 <

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Per citazione
(es. Mt 28,1-20):
Per parola:



  Santi Andrea Kim Taegon, Paolo Chong Hasang e compagni

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Grado della Celebrazione: Memoria
Colore liturgico: Rosso
Scheda Agiografica: Santi Andrea Kim Taegon, Paolo Chong Hasang e compagni
S0920 ; DO252

L’azione dello Spirito, che soffia dove vuole, con l’apostolato di un generoso manipolo di laici è alla radice della santa Chiesa di Dio in terra coreana. Il primo germe della fede cattolica, portato da un laico coreano nel 1784 al suo ritorno in Patria da Pechino, fu fecondato sulla metà del secolo XIX dal martirio che vide associati 103 membri della giovane comunità. Fra essi si segnalano Andrea Kim Taegŏn, il primo presbitero coreano e l’apostolo laico Paolo Chŏng Hasang. Le persecuzioni che infuriarono in ondate successive dal 1839 al 1867, anziché soffocare la fede dei neofiti, suscitarono una primavera dello Spirito a immagine della Chiesa nascente. L’impronta apostolica di questa comunità dell’Estremo Oriente fu resa, con linguaggio semplice ed efficace, ispirato alla parabola del buon seminatore, dal presbitero Andrea alla vigilia del martirio. Nel suo viaggio pastorale in quella terra lontana il Papa Giovanni Paolo II, il 6 maggio 1984, iscrisse i martiri coreani nel calendario dei santi. La loro memoria si celebra nella data odierna, perché un gruppo di essi subì il martirio in questo mese, alcuni il 20 e il 21 settembre.

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Antifona d'ingresso
Il sangue dei martiri
fu sparso per Cristo sulla terra;
in cielo essi raccolgono il premio eterno.


Colletta
O Dio, creatore e salvezza di tutte le genti,
che hai chiamato a far parte
dell’unico popolo di adozione
i figli della terra coreana
e hai fecondato il germe della fede cattolica
con il sangue dei santi martiri
Andrea Kim, Paolo Chong e compagni,
per il loro esempio e la loro intercessione,
rinnova i prodigi del tuo Spirito
e concedi anche a noi di perseverare fino alla morte
nella via dei tuoi comandamenti.
Per il nostro Signore Gesù Cristo...

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Prima lettura

Esd 6,7-8.12.14-20
Portarono a compimento la costruzione del tempio e celebrarono la Pasqua.

Dal libro di Esdra

In quei giorni, [il re Dario scrisse al governatore e ai funzionari della regione dell’Oltrefiume dicendo:] «Lasciate che lavorino a quel tempio di Dio. Il governatore dei Giudei e i loro anziani costruiscano quel tempio di Dio al suo posto. Ed ecco il mio ordine circa quello che dovrete fare con quegli anziani dei Giudei per la costruzione di quel tempio di Dio: con il denaro del re, quello delle tasse dell’Oltrefiume, siano integralmente sostenute le spese di quegli uomini, perché non vi siano interruzioni. Io, Dario, ho emanato quest’ordine: sia eseguito integralmente».
Gli anziani dei Giudei continuarono a costruire e fecero progressi, grazie alla profezia del profeta Aggeo e di Zaccarìa, figlio di Iddo. Portarono a compimento la costruzione per ordine del Dio d’Israele e per ordine di Ciro, di Dario e di Artaserse, re di Persia. Si terminò questo tempio per il giorno tre del mese di Adar, nell’anno sesto del regno del re Dario.
Gli Israeliti, i sacerdoti, i leviti e gli altri rimpatriati celebrarono con gioia la dedicazione di questo tempio di Dio; offrirono per la dedicazione di questo tempio di Dio cento tori, duecento arieti, quattrocento agnelli e dodici capri come sacrifici espiatori per tutto Israele, secondo il numero delle tribù d’Israele.
Stabilirono i sacerdoti secondo le loro classi e i leviti secondo i loro turni per il servizio di Dio a Gerusalemme, come è scritto nel libro di Mosè.
I rimpatriati celebrarono la Pasqua il quattordici del primo mese. Infatti i sacerdoti e i leviti si erano purificati tutti insieme, come un sol uomo: tutti erano puri. Così immolarono la Pasqua per tutti i rimpatriati, per i loro fratelli sacerdoti e per se stessi.

Parola di Dio

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Salmo responsoriale

Sal 121

Andremo con gioia alla casa del Signore.

Quale gioia, quando mi dissero:
«Andremo alla casa del Signore»!
Già sono fermi i nostri piedi
alle tue porte, Gerusalemme!

Gerusalemme è costruita
come città unita e compatta.
È là che salgono le tribù,
le tribù del Signore.

Secondo la legge d’Israele,
per lodare il nome del Signore.
Là sono posti i troni del giudizio,
i troni della casa di Davide.

Canto al Vangelo (Lc 11,28)
Alleluia, alleluia.
Beati coloro che ascoltano la parola di Dio
e la osservano.
Alleluia.

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Vangelo

Lc 8,19-21
Mia madre e miei fratelli sono coloro che ascoltano la parola di Dio e la mettono in pratica.


+ Dal Vangelo secondo Luca

In quel tempo, andarono da Gesù la madre e i suoi fratelli, ma non potevano avvicinarlo a causa della folla.
Gli fecero sapere: «Tua madre e i tuoi fratelli stanno fuori e desiderano vederti».
Ma egli rispose loro: «Mia madre e miei fratelli sono questi: coloro che ascoltano la parola di Dio e la mettono in pratica».

Parola del Signore

Preghiera dei fedeli
Fratelli, per il Signore non c'è amico più grande di colui che ascolta e vive la sua parola. Invochiamo fiduciosi lo Spirito di Dio, che solo può allargare a tale misura il nostro cuore, dicendo:
Signore, insegnaci ad essere tuoi amici.

Perché attraverso la Chiesa, frutto del sacrificio amoroso di Cristo, giunga un forte annuncio di speranza agli uomini del nostro tempo. Preghiamo:
Perché calma e saggezza rivestano coloro che guidano le sorti della politica mondiale. Preghiamo:
Perché genitori ed educatori sappiano rivestirsi dei sentimenti di umiltà, pazienza, fiducia, e testimonino ai giovani la speranza. Preghiamo:
Perché di fronte ai progetti non conclusi, lasciamo che Dio prenda in mano il nostro cuore e lo diriga nel tessuto paziente dei giorni. Preghiamo:
Perché la parola che è stata proclamata, fecondi la nostra vita e faccia di noi tutti la famiglia di Cristo. Preghiamo:
Perché la nostra comunità non chiuda le orecchie al grido del povero.
Per chi dona totalmente la sua vita al Signore.

Padre buono, che in Gesù ci hai dato il modello del figlio obbediente e amoroso, restaura il nostro cuore, rendilo docile al soffio della tua voce e aperto a tutti i fratelli. Per Cristo nostro Signore. Amen.

Preghiera sulle offerte
Guarda con bontà, Dio onnipotente,
l’offerta del tuo popolo
e per l’intercessione dei gloriosi martiri coreani
trasforma anche noi in sacrificio a te gradito
per la redenzione del mondo.
Per Cristo nostro Signore.


Antifona di comunione
“Chiunque mi riconoscerà davanti agli uomini,
anch’io lo riconoscerò davanti al Padre mio,
che è nei cieli”. (Mt 10,32)


Preghiera dopo la comunione
O Dio, nostro Padre,
che ci hai nutrito con il pane dei forti
nel ricordo dei martiri Andrea, Paolo e compagni,
donaci di aderire con lo stesso ardore a Cristo tuo Figlio,
per cooperare nella Chiesa
alla salvezza di tutti gli uomini.
Per Cristo nostro Signore.


O M E L I E
a cura di
Qumran2.net

Movimento Apostolico - rito romano     (Omelia del 24-09-2019)
Ascoltano la parola di Dio e la mettono in pratica
Un uomo è beato quando cammina nella Legge del Signore. Quando si è nella Parola, si dimora in essa, la beatitudine diviene ogni benedizione. La benedizione sulla terra si trasforma alla fine del tempo in benedizione eterna. Si abita con Dio nella sua casa. Beato l'uomo che non entra nel consiglio ...
(continua)
don Nicola Salsa     (Omelia del 24-09-2019)
In ascolto della parola che salva
...
(continua)
Movimento Apostolico - rito romano     (Omelia del 25-09-2018)
Mia madre e i miei fratelli sono questi
Il Libro dell'Esodo rivela che un giorno Mosè fu visitato da Ietro, suo suocero. Questi, osservando quanto il genero faceva, si accostò a Lui e gli offrì dei saggi consigli. Poi però lo rinviò al suo Dio, perché fosse Lui a confermare o dichiarare vane le sue parole. Sappiamo che Mosè ascoltò quanto ...
(continua)
Movimento Apostolico - rito romano     (Omelia del 20-09-2016)
Mia madre e miei fratelli sono questi
Dall'eternità, nell'eternità e nel tempo e dopo il tempo, Gesù è sempre dalla volontà del Padre. Il suo è più che un voto, più che una promessa, è il dono di se stesso al Padre per ogni istante del tempo e dell'eternità. È verità profetizzata, rivelata nel Salmo. Ho sperato, ho sperato nel Signore, ...
(continua)
Paolo Curtaz     (Omelia del 22-09-2015)

Ascoltare la parola di Dio e metterla in pratica, confrontarci quotidianamente con la Scrittura, farne una lettura spirituale, cioè nello Spirito Santo, e lasciarla calare nelle decisioni che dobbiamo affrontare, ci rende famigliari del Signore Gesù, suoi fratelli nella fede. È una delle tante inaud ...
(continua)
Movimento Apostolico - rito romano     (Omelia del 22-09-2015)
Tua madre e i tuoi fratelli stanno fuori
La madre e i suoi fratelli, cioè i parenti più stretti, vengono a trovare Gesù. Dobbiamo subito precisare che le motivazioni di Maria e dei suoi parenti non sono le stesse. Sappiamo che la Madre di Gesù è sempre mossa dallo Spirito Santo. Di certo non è venuta per convenienze umane. Le ragioni in Ma ...
(continua)
Paolo Curtaz     (Omelia del 23-09-2014)

L'ascolto della Parola porta frutto in noi e illumina la nostra vita. Ma non solo: ci rende famigliari di Dio e concittadini dei santi, come direbbe san Paolo. L'ascolto della Parola e la sua messa in pratica ci permette di entrare in un gruppo, un insieme di persone che, come noi, vivono la stessa ...
(continua)
Movimento Apostolico - rito romano     (Omelia del 23-09-2014)
Coloro che ascoltano la parola di Dio e la mettono in pratica
Nel Vangelo troviamo soltanto cinque episodi che rivelano il rapporto tra Gesù e la Madre sua. In essi è come se fossimo posti dinanzi ad una distanza infinita di Cristo nei riguardi della Madre. Se però leggiamo nello Spirito Santo questi episodi, appare con tutta evidenza che le apparenze non sono ...
(continua)
Casa di Preghiera San Biagio FMA     (Omelia del 23-09-2014)
Commento su Lc 8,22
«Mia madre e miei fratelli sono coloro che ascoltano la parola di Dio e la mettono in pratica» Lc 8,22 Come vivere questa Parola? Il vangelo oggi ci dà una bellissima ed entusiasmante notizia: possiamo essere fratelli e sorelle di Gesù e addirittura sua madre se accogliamo la sua parola e la vivi ...
(continua)
Paolo Curtaz     (Omelia del 24-09-2013)
Commento su Lc 8,19-21
Gesù propone un modello famigliare e di relazione che supera ampiamente l'idea sociale e culturale che ci siamo fatti della famiglia e delle relazioni umane (anche noi cattolici!). All'epoca di Gesù l'influenza del clan famigliare era determinante, fortissima, e tutto ruotava intorno alle decisioni ...
(continua)
Casa di Preghiera San Biagio FMA     (Omelia del 24-09-2013)
Commento su Salmo 122,1
Quale gioia, quando mi dissero: «Andremo alla casa del Signore!» Salmo 122,1 Come vivere questa Parola? La ricostruzione del tempio di Gerusalemme dopo l'esilio era tutt'altro che facile. Il popolo aveva a disposizione il materiale necessario in abbondanza; venne a mancare però quello spirito int ...
(continua)
Movimento Apostolico - rito romano     (Omelia del 24-09-2013)
E andarono da lui la madre e i suoi fratelli
La libertà di Gesù è grande. La sua non è però libertà da tutto e da tutti per essere solo di se stesso. È invece libertà da tutto l'universo creato, animato e inanimato, per essere tutto e interamente dell'universo animato e inanimato, ma solo per compiere in esso la volontà del Padre suo. Gesù è c ...
(continua)
Movimento Apostolico - rito romano     (Omelia del 20-09-2013)
E molte altre, che li servivano con i loro beni
Il nostro corpo ha bisogno delle cose di questa terra per vivere, lavorare, operare, compiere la missione che Dio ci ha affidato. Procurarsi il necessario a volte è difficile. Davide sperimenta quanto è faticosa la via del chiedere. Spesso non c'è risposta. Ma Abigàil, la moglie di Nabal, fu avve ...
(continua)
Paolo Curtaz     (Omelia del 25-09-2012)
Commento su Luca 8,19-21
È un aspetto un po' taciuto dai predicatori di tutti i tempi, forse perché davvero destabilizzante a prenderlo sul serio... In Marco, in particolare, ma anche negli altri vangeli, emerge una novità rispetto alla diffusa mentalità culturale e religiosa del tempo: il prevalere dell'esperienza di fede ...
(continua)