LA CHIESA

      


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LITURGIA

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Per citazione
(es. Mt 28,1-20):
Per parola:



  Sabato della XVII settimana del Tempo Ordinario (Anno dispari)

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Grado della Celebrazione: Feria
Colore liturgico: Verde
DO176 ;
Nella liturgia odierna notiamo un contrasto tra il brano del Vangelo di Matteo e la prima lettura. Matteo ci narra infatti come Erode fa arrestare Giovanni, lo fa incatenare, gettare in prigione e alla fine uccidere; la prima lettura invece mette in risalto l'intenzione di Dio, un'intenzione di liberazione e di remissione, sottolineata dall'istituzione del giubileo, mediante il quale Dio mette un limite alla schiavitù, un limite all'espropriazione, un limite anche ai gravosi lavori dei campi. "Dichiarerete santo il cinquantesimo anno e proclamerete la liberazione nel paese per tutti i suoi abitanti".
Gesù, predicando a Nazaret nella sinagoga, leggerà proprio il passo di Isaia dove si annunzia e si proclama un anno di remissione, un anno di giubileo (cfr. Lc 4, 16.19>. Dio non vuole arrestare, non vuole incatenare, non vuol gettare in carcere; Dio vuole la liberazione:
"Lo Spirito del Signore... mi ha mandato per annunzìare ai poveri un lieto messaggio, per proclamare ai prigionieri la liberazione e ai ciechi la vista; per rimettere in libertà gli oppressi, e predicare un anno di grazia del Signore" (Is 61,1). Dio vuole la remissione: la remissione dei debiti, la remissione anche dei peccati.
Il peccato sembra un atto di liberazione dalla legge di Dio, in realtà getta nella più dura schiavitù. Gesù lo ha detto chiaramente: "Chiunque commette il peccato, è schiavo del peccato" e commette peccati sempre più gravi. Erode incominciò col fare arrestare Giovanni e finì col farlo uccidere, perché era schiavo del giuramento fatto davanti a tutti, era soprattutto schiavo del suo peccato.
Dio ci vuole liberare! Pensiamo con gioia a questa verità: Dio vuol sollevare dall'oppressione ogni cosa; infatti anche la terra, secondo la legge del giubileo, deve avere il suo riposo.
La Chiesa, quando ha istituito il giubileo, si è ispirata a questa legge contenuta nel Levitico. L'anno giubilare è infatti un anno di remissione, un anno di grazia in cui la Chiesa ci offre la possibilità di ottenere la remissione della pena meritata con il peccato; ci propone un contatto più facile con il Signore; invita tutti ad avvicinarsi a lui con la certezza di essere liberati e di ricevere nuovo coraggio per compiere sempre meglio tutto il bene a cui si è chiamati.
Rìngraziamo Dio di questi doni e cerchiamo di vivere pienamente in questo orizzonte di remissione, di liberazione e di amore e di aiutare anche gli altri, per quanto ci è possibile, a vivere così.

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Antifona d'ingresso
Dio sta nella sua santa dimora;
ai derelitti fa abitare una casa,
e dà forza e vigore al suo popolo. (Sal 68,6-7.36)


Colletta
O Dio, nostra forza e nostra speranza,
senza di te nulla esiste di valido e di santo;
effondi su di noi la tua misericordia
perché, da te sorretti e guidati,
usiamo saggiamente dei beni terreni
nella continua ricerca dei beni eterni.
Per il nostro Signore Gesù Cristo...

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Prima lettura

Lv 25,1.8-17
Nell’anno del giubileo ciascuno tornerà nella sua proprietà.

Dal libro del Levìtico

Il Signore parlò a Mosè sul monte Sinai e disse:
«Conterai sette settimane di anni, cioè sette volte sette anni; queste sette settimane di anni faranno un periodo di quarantanove anni. Al decimo giorno del settimo mese, farai echeggiare il suono del corno; nel giorno dell’espiazione farete echeggiare il corno per tutta la terra. Dichiarerete santo il cinquantesimo anno e proclamerete la liberazione nella terra per tutti i suoi abitanti. Sarà per voi un giubileo; ognuno di voi tornerà nella sua proprietà e nella sua famiglia.
Il cinquantesimo anno sarà per voi un giubileo; non farete né semina né mietitura di quanto i campi produrranno da sé, né farete la vendemmia delle vigne non potate. Poiché è un giubileo: esso sarà per voi santo; potrete però mangiare il prodotto che daranno i campi.
In quest’anno del giubileo ciascuno tornerà nella sua proprietà. Quando vendete qualcosa al vostro prossimo o quando acquistate qualcosa dal vostro prossimo, nessuno faccia torto al fratello. Regolerai l’acquisto che farai dal tuo prossimo in base al numero degli anni trascorsi dopo l’ultimo giubileo: egli venderà a te in base agli anni di raccolto. Quanti più anni resteranno, tanto più aumenterai il prezzo; quanto minore sarà il tempo, tanto più ribasserai il prezzo, perché egli ti vende la somma dei raccolti.
Nessuno di voi opprima il suo prossimo; temi il tuo Dio, poiché io sono il Signore, vostro Dio».

Parola di Dio

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Salmo responsoriale

Sal 66

Ti lodino i popoli, o Dio, ti lodino i popoli tutti.

Dio abbia pietà di noi e ci benedica,
su di noi faccia splendere il suo volto;
perché si conosca sulla terra la tua via,
la tua salvezza fra tutte le genti.

Gioiscano le nazioni e si rallegrino,
perché tu giudichi i popoli con rettitudine,
governi le nazioni sulla terra.

La terra ha dato il suo frutto.
Ci benedica Dio, il nostro Dio,
ci benedica Dio e lo temano
tutti i confini della terra.

Canto al Vangelo (Mt 5,10)
Alleluia, alleluia.
Beati i perseguitati per la giustizia,
perché di essi è il regno dei cieli.
Alleluia.

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Vangelo

Mt 14,1-12
Erode mandò a decapitare Giovanni e i suoi discepoli andarono a informare Gesù.


+ Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo al tetrarca Erode giunse notizia della fama di Gesù. Egli disse ai suoi cortigiani: «Costui è Giovanni il Battista. È risorto dai morti e per questo ha il potere di fare prodigi!».
Erode infatti aveva arrestato Giovanni e lo aveva fatto incatenare e gettare in prigione a causa di Erodìade, moglie di suo fratello Filippo. Giovanni infatti gli diceva: «Non ti è lecito tenerla con te!». Erode, benché volesse farlo morire, ebbe paura della folla perché lo considerava un profeta.
Quando fu il compleanno di Erode, la figlia di Erodìade danzò in pubblico e piacque tanto a Erode che egli le promise con giuramento di darle quello che avesse chiesto. Ella, istigata da sua madre, disse: «Dammi qui, su un vassoio, la testa di Giovanni il Battista».
Il re si rattristò, ma a motivo del giuramento e dei commensali ordinò che le venisse data e mandò a decapitare Giovanni nella prigione. La sua testa venne portata su un vassoio, fu data alla fanciulla e lei la portò a sua madre.
I suoi discepoli si presentarono a prendere il cadavere, lo seppellirono e andarono a informare Gesù.

Parola del Signore

Preghiera dei fedeli
Fratelli e Sorelle, alla luce della parola di Dio che abbiamo ascoltato, affrontiamo con fiducia il cammino della vita, certi che mai verrà a mancarci l'aiuto del Signore.
Innalziamo a Dio la nostra preghiera dicendo insieme:
Conforta, Signore, la nostra debolezza.

- Per la Chiesa di Dio sparsa su tutta la terra, perchè con la guida del Papa e dei Vescovi sappia annunciare la perenne novità del Vangelo a tutti i popoli e nelle diverse culture. Preghiamo.
- Per coloro che sono stanche e sfiduciati a causa delle tante fatiche quotidiane, perchè sentano il conforto della fede e della carità fraterna. Preghiamo.
- Per le nuove generazioni che si affacciano su un mondo agitato da profondi cambiamenti, perchè sappiano dare il meglio di sè per una convivenza più umana secondo il Vangelo. Preghiamo.
- Per le nostre comunità cristiane, perchè in ogni loro attività manifestino sempre e per tutti il volto misericordioso di Dio. Preghiamo.

Signore Dio, nel volto splendente di Cristo sul monte hai illuminato il mistero della croce.
Fra le alterne vicende della vita, guida e conforta i nostri passi verso il compimento della beata speranza. Per Cristo nostro Signore.

Preghiera sulle offerte
Accetta, Signore, queste offerte
che la tua generosità ha messo nelle nostre mani,
perché il tuo Spirito,
operante nei santi misteri,
santifichi la nostra vita presente
e ci guidi alla felicità senza fine.
Per Cristo nostro Signore.


Antifona di comunione
Anima mia, benedici il Signore:
non dimenticare tanti suoi benefici. (Sal 103,2)

Oppure:
Beati i misericordiosi: essi troveranno misericordia.
Beati i puri di cuore: essi vedranno Dio. (Mt 5,7-8)


Preghiera dopo la comunione
O Dio, nostro Padre, che ci hai dato la grazia
di partecipare al mistero eucaristico,
memoriale perpetuo della passione del tuo Figlio,
fa’ che questo dono del suo ineffabile amore
giovi sempre per la nostra salvezza.
Per Cristo nostro Signore


O M E L I E
a cura di
Qumran2.net

Movimento Apostolico - rito romano     (Omelia del 30-07-2016)
La sua testa venne portata su un vassoio
La morte di Giovanni il Battista è il frutto della sua fortezza e fermezza nello Spirito Santo nel dire ad Erode che era un adultero. Erodìade era moglie di suo fratello. Secondo la legge del Signore a lui non era lecito tenerla. Era del fratello e al fratello avrebbe dovuto lasciarla. Mi chiedo se ...
(continua)
Paolo Curtaz     (Omelia del 01-08-2015)

A volte ritornano. Me lo immagino l'attonito e incapace Erode, solo la pallida ombra di quel politico sopraffino e crudele che fu suo padre, interrogarsi su Gesù il falegname, una nuova grana nella sua non semplice missione di gestire un pezzo del Regno di suo padre, sempre sottoposto al controllo e ...
(continua)
Movimento Apostolico - rito romano     (Omelia del 01-08-2015)
La sua testa venne portata su un vassoio
Sia il bene che il male trovano la loro forza nella coalizione, nello stare insieme, nel dare forza l'uno all'altro. La forza di Dio è nella Trinità Beata. La forza del Verbo è nella sua Incarnazione. La forza dello Spirito Santo è nel cuore di ogni uomo che lo accoglie e si lascia fare da Lui strum ...
(continua)
Paolo Curtaz     (Omelia del 02-08-2014)

Il racconto della decapitazione del Battista ci mette i brividi... Come è possibile che un uomo di responsabilità, come è Erode, pur non essendo all'altezza di suo padre, possa essere manipolato dalla sua concubina? E faccia uccidere Giovanni che, pure, ascoltava volentieri? È così anche per noi: si ...
(continua)
Movimento Apostolico - rito romano     (Omelia del 02-08-2014)
Ebbe paura della folla perché lo considerava un profeta
Nessun potere è più grande di quello della folla. Il potere del singolo può essere governato, quello della folla mai. Essa è capace di qualsiasi cosa, proprio a motivo della sua non governabilità. Le più grandi rivoluzioni della storia sono il suo frutto. La forza di un re, di un capo, di ogni autor ...
(continua)
Paolo Curtaz     (Omelia del 03-08-2013)
Commento su Mt 14,1-12
La storia si ripete, stancamente, senza fantasia. È Matteo a raccontarci la triste fine del più grande fra i profeti. Gesù stesso ne aveva intessuto le lodi, dichiarando che Giovanni Battista è stato il più grande uomo mai vissuto. Eppure il povero Giovanni finisce i suoi giorni in una prigione a Ma ...
(continua)
Riccardo Ripoli     (Omelia del 03-08-2013)
Dammi qui, su un vassoio, la testa di Giovanni il Battista
Di tante cose che possiamo chiedere dalla vita spesso domandiamo il male per altri, ormai con talmente tanta nonchalance da non farci più nemmeno caso. Gli "accidenti a te" si sprecano, "vai a morire te e chi sei" non si contano più, ma spesso siamo proprio lì a desiderare il male per qualcun altro, ...
(continua)
Movimento Apostolico - rito romano     (Omelia del 03-08-2013)
Dammi qui, su un vassoio, la testa di Giovanni il Battista
Erode non è persona dalla retta fede, secondo la verità contenuta nella rivelazione, la quale insegna che si vive una volta sola. Non c'è reincarnazione, né trasmigrazione delle anime da un corpo ad un altro. Ci può essere una risurrezione momentanea, cioè un corpo morto può ritornare a vivere, ma s ...
(continua)
Paolo Curtaz     (Omelia del 04-08-2012)
Commento su Matteo 14,1-12
I potenti hanno paura dei profeti, li considerano come gramigna, cercano di estirparne con violenza la presenza, smorzano la forza delle loro parole, li ostacolano in tutti i modi. Il pavido e inetto Erode Antipa, figlio del grande e crudele Erode, imita il padre nella ferocia, senza riuscirvi nel b ...
(continua)