LA CHIESA

      


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LITURGIA

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(es. Mt 28,1-20):
Per parola:



  Lunedì della IV settimana di Pasqua (anno A)

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Grado della Celebrazione: Feria
Colore liturgico: Bianco
EP041A ;
“Le pecore affamate alzano la testa e non vengono nutrite”. Questa è la critica di Milton ai pastori del suo tempo.
Uno dei salmi più belli, scritto con estrema raffinatezza formale, è quello che enumera le virtù del Buon Pastore. È una poesia “universale”, che parla a tutti: consola gli afflitti nella loro disperazione, e incoraggia le persone sole nel loro isolamento.
Il Vangelo suggerisce che il Buon Pastore è raro. La sua vocazione è pericolosa. La sicurezza delle pecore è la sua sola preoccupazione ed egli darà la vita per salvarle. Ciò ridefinisce il ruolo di ogni guida: a questa prova molti risultano incapaci.
Il nostro secolo è il secolo del “cattivo pastore”: conserviamo ancora le pietre carbonizzate dei campi in cui milioni di uomini furono asfissiati.
Cristo parla sempre del suo ruolo di pastore: non è venuto per essere servito, non è venuto per trattare le persone con arroganza; è venuto per salvare le sue pecorelle e, se è necessario, per morire per loro.

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Antifona d'ingresso
Cristo risorto più non muore,
la morte non ha più potere su di lui. Alleluia. (Rm 6,9)


Colletta
O Dio, che nell’umiliazione del tuo Figlio
hai risollevato il mondo dalla sua caduta,
donaci la santa gioia pasquale,
perché, liberi dall’oppressione della colpa,
partecipiamo alla felicità eterna.
Per il nostro Signore Gesù Cristo...

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Prima lettura

At 11,1-18
Dio ha concesso anche ai pagani che si convertano perché abbiano la vita.

Dagli Atti degli Apostoli

In quei giorni, gli apostoli e i fratelli che stavano in Giudea vennero a sapere che anche i pagani avevano accolto la parola di Dio. E, quando Pietro salì a Gerusalemme, i fedeli circoncisi lo rimproveravano dicendo: «Sei entrato in casa di uomini non circoncisi e hai mangiato insieme con loro!».
Allora Pietro cominciò a raccontare loro, con ordine, dicendo: «Mi trovavo in preghiera nella città di Giaffa e in estasi ebbi una visione: un oggetto che scendeva dal cielo, simile a una grande tovaglia, calata per i quattro capi, e che giunse fino a me. Fissandola con attenzione, osservai e vidi in essa quadrupedi della terra, fiere, rettili e uccelli del cielo. Sentii anche una voce che mi diceva: “Coraggio, Pietro, uccidi e mangia!”. Io dissi: “Non sia mai, Signore, perché nulla di profano o di impuro è mai entrato nella mia bocca”. Nuovamente la voce dal cielo riprese: “Ciò che Dio ha purificato, tu non chiamarlo profano”. Questo accadde per tre volte e poi tutto fu tirato su di nuovo nel cielo. Ed ecco, in quell’istante, tre uomini si presentarono alla casa dove eravamo, mandati da Cesarèa a cercarmi. Lo Spirito mi disse di andare con loro senza esitare. Vennero con me anche questi sei fratelli ed entrammo in casa di quell’uomo. Egli ci raccontò come avesse visto l’angelo presentarsi in casa sua e dirgli: “Manda qualcuno a Giaffa e fa’ venire Simone, detto Pietro; egli ti dirà cose per le quali sarai salvato tu con tutta la tua famiglia”. Avevo appena cominciato a parlare quando lo Spirito Santo discese su di loro, come in principio era disceso su di noi. Mi ricordai allora di quella parola del Signore che diceva: “Giovanni battezzò con acqua, voi invece sarete battezzati in Spirito Santo”. Se dunque Dio ha dato a loro lo stesso dono che ha dato a noi, per aver creduto nel Signore Gesù Cristo, chi ero io per porre impedimento a Dio?».
All’udire questo si calmarono e cominciarono a glorificare Dio dicendo: «Dunque anche ai pagani Dio ha concesso che si convertano perché abbiano la vita!».

Parola di Dio

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Salmo responsoriale

Sal 41 e 42

L’anima mia ha sete di Dio, del Dio vivente.

Come la cerva anela ai corsi d’acqua,
così l’anima mia anela a te, o Dio.
L’anima mia ha sete di Dio, del Dio vivente:
quando verrò e vedrò il volto di Dio?

Manda la tua luce e la tua verità:
siano esse a guidarmi,
mi conducano alla tua santa montagna,
alla tua dimora.

Verrò all’altare di Dio,
a Dio, mia gioiosa esultanza.
A te canterò sulla cetra,
Dio, Dio mio.

Canto al Vangelo (Gv 10,14)
Alleluia, alleluia.
Io sono il buon pastore, dice il Signore;
conosco le mie pecore e le mie pecore conoscono me.
Alleluia.

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Vangelo

Gv 10,11-18
Il buon pastore dà la vita per le pecore.


+ Dal Vangelo secondo Giovanni

In quel tempo, Gesù disse:
«Io sono il buon pastore. Il buon pastore dà la propria vita per le pecore. Il mercenario – che non è pastore e al quale le pecore non appartengono – vede venire il lupo, abbandona le pecore e fugge, e il lupo le rapisce e le disperde; perché è un mercenario e non gli importa delle pecore.
Io sono il buon pastore, conosco le mie pecore e le mie pecore conoscono me, così come il Padre conosce me e io conosco il Padre, e do la mia vita per le pecore. E ho altre pecore che non provengono da questo recinto: anche quelle io devo guidare. Ascolteranno la mia voce e diventeranno un solo gregge, un solo pastore.
Per questo il Padre mi ama: perché io do la mia vita, per poi riprenderla di nuovo. Nessuno me la toglie: io la do da me stesso. Ho il potere di darla e il potere di riprenderla di nuovo. Questo è il comando che ho ricevuto dal Padre mio».

Parola del Signore

Preghiera dei fedeli
I doni di Dio sono offerti a tutti gli uomini di buona volontà che si aprono alla missione della Chiesa. Preghiamo con fede, dicendo:
Manda i tuoi apostoli, Signore.

- Perchè la Chiesa diventi la casa della verità, aperta a tutti i popoli. Preghiamo.
- Perchè ogni uomo incontri dei fratelli che siano cooperatori di Dio nella chiamata alla fede. Preghiamo.
- Perchè l'esperienza dell'incontro con Dio, per gli uomini di oggi passi attraverso le porte della libertà interiore. Preghiamo.
- Perchè i sacerdoti nel loro ministero siano guidati soltanto dall'interesse per il bene dei loro fratelli. Preghiamo.
- Perchè noi che abbiamo ricevuto la fede nel battesimo da bambini, la sviluppiamo attraverso le tappe della nostra esperienza cristiana, fino alla maturità di una vita sovrabbondante di carità. Preghiamo.
- Per i nostalgici dei tempi passati. Preghiamo.
- Per coloro che hanno abbandonato la fede cristiana. Preghiamo.

O Dio misericordioso, che non consideri profano tutto quello che hai purificato, Fa' che accogliamo i doni del tuo Spirito attraverso tutte le vie che predisponi nella tua provvidenza, senza alcuna chiusura o impedimento. Per Cristo nostro Signore. Amen.

Preghiera sulle offerte
Accogli, Signore, i doni della tua Chiesa in festa,
e poiché le hai dato il motivo di tanta gioia,
donale anche il frutto di una perenne letizia.
Per Cristo nostro Signore.

Oppure:
Accetta, Signore, i doni della tua Chiesa
e concedi a tutti noi di cooperare giorno per giorno
alla redenzione del Cristo salvatore.
Egli vive e regna nei secoli dei secoli.


PREFAZIO PASQUALE IV
La restaurazione dell’universo per mezzo del mistero pasquale

È veramente cosa buona e giusta,
nostro dovere e fonte di salvezza,
proclamare sempre la tua gloria, o Signore,
e soprattutto esaltarti in questo tempo
nel quale Cristo, nostra Pasqua, si è immolato.
In lui, vincitore del peccato e della morte,
l’universo risorge e si rinnova,
e l’uomo ritorna alle sorgenti della vita.
Per questo mistero, nella pienezza della gioia pasquale,
l’umanità esulta su tutta la terra,
e con l’assemblea degli angeli e dei santi
canta l’inno della tua gloria: Santo...


Antifona di comunione
Gesù si fermò in mezzo ai suoi discepoli
e disse loro:
“Pace a voi”. Alleluia. (Gv 20,19)

Oppure:
“Io sono il buon pastore,
conosco le mie pecore,
e le mie pecore conoscono me”. Alleluia. (Gv 10,14)


Preghiera dopo la comunione
Guarda con bontà, o Signore, il tuo popolo,
che hai rinnovato con i sacramenti pasquali,
e guidalo alla gloria incorruttibile della risurrezione.
Per Cristo nostro Signore.

Oppure:
O Padre, che ci hai nutriti
con il corpo e sangue del tuo Figlio,
donaci lo Spirito di carità,
perché diventiamo operatori della pace,
che il Cristo ci ha lasciato come suo dono.
Egli vive e regna nei secoli dei secoli.


O M E L I E
a cura di
Qumran2.net

Casa di Preghiera San Biagio FMA     (Omelia del 13-05-2019)
Commento su Sal 41 (42); 42 (43)
?Come la cerva anela ai corsi d'acqua, così l'anima mia anela a Te o Dio. L'anima mia ha sete del Dio, del Dio vivente, quando verrò e vedrò il Volto di Dio? Salm. resp. 41 (42); 42-43. Come vivere questa Parola? Si tratta del Salmo responsoriale 41 (42); 42-43 di oggi, lunedì 13 maggio. Il cont ...
(continua)
Movimento Apostolico - rito romano     (Omelia del 13-05-2019)
Perché abbiano la vita e l'abbiano in abbondanza
Il profeta Osea e anche Ezechiele descrivono la condizione miserevole del popolo del Signore. È un popolo consegnato alla morte. La responsabilità è dei pastori che non guidano più il gregge nei pascoli della Legge del Signore, nella sua Alleanza. «Ascoltate la parola del Signore, o figli d'Israele ...
(continua)
Movimento Apostolico - rito romano     (Omelia del 23-04-2018)
Il ladro non viene se non per rubare
I disastri non solo spirituali, ma anche materiali causati nel gregge dai cattivi pastori sempre sono stati denunciati dai profeti. Ascoltiamone due di queste denunce: la prima è gridata da Osea, la seconda da Ezechiele. Offrono una chiara idea dei mali generati. «Ascoltate la parola del Signore, o ...
(continua)
Casa di Preghiera San Biagio FMA     (Omelia del 18-04-2016)
Commento su Gv10, 7
«In verità, in verità io vi dico: io sono la porta delle pecore» Gv10, 7 Come vivere questa Parola? Questa settimana si apre e si connota all'insegna del capitolo 10 del Vangelo secondo san Giovanni. Lo abbiamo letto ieri, nella sua parte quasi finale. Oggi lo riprendiamo da capo. Un capitolo che ...
(continua)
Paolo Curtaz     (Omelia del 27-04-2015)

Al tempo di Gesù le pecore venivano radunate durante la notte e chiuse in un basso recinto fatto di pietre accatastate. A volte, ad aumentare un po' la sicurezza, si aggiungeva una fila di rovi spinosi, in modo da impedire ai ladri e ai lupi di accedere e di fare scempio del gregge. Il recinto, norm ...
(continua)
Movimento Apostolico - rito romano     (Omelia del 27-04-2015)
Un estraneo invece non lo seguiranno
Quando un pastore, nella Chiesa di Dio, pensa che possa rinnovare il suo gregge con meeting, riunioni, conferenze, dibattiti, incontri, cineforum, liturgie lunghe e noiose, mille altre cose che sono fuori di lui, le pecore sentono che lui non è il buon pastore di Cristo Gesù e non lo ascoltano. Si a ...
(continua)
Casa di Preghiera San Biagio FMA     (Omelia del 27-04-2015)
Commento su At. 11, 9
"Ciò che Dio ha purificato, tu non chiamarlo profano". At. 11, 9 Come vivere questa Parola? La chiusura di mente e di cuore purtroppo (nel passato come al presente) non solo può creare confusione nelle coscienze ma può gettare il discredito sui veri credenti. In questo caso lo zelo degli apostol ...
(continua)
Paolo Curtaz     (Omelia del 22-04-2013)
Commento su Gv 10,1-10
Gesù parla per immagini e oggi riprendiamo la figura del pastore delle pecore che ieri, dolorosamente, ci ha spinto a riflettere sul sacerdozio nella Chiesa e a pregare perché il Signore doni alla sua Chiesa pastori secondo il suo cuore. Leggendo l'inizio del brano di Giovanni mi piace sottolineare ...
(continua)
Riccardo Ripoli     (Omelia del 22-04-2013)
Io sono la porta delle pecore
Spesso, rinchiusi nel recinto della vita, relegati in un angolo dai nostri problemi non vediamo l'ora di uscirne, di godere della libertà, di brucare felici fuori dall'ovile. Ed è giusto anelare ad avere la possibilità di muoverci in libertà ed autonomia, smettere di ricevere ciò che altri pensano s ...
(continua)
Casa di Preghiera San Biagio FMA     (Omelia del 22-04-2013)
Commento su Giovanni 10,9
«Io sono la porta: se uno entra attraverso di me sarà salvato; entrerà ed uscirà e troverà pascolo». Gv 10,9 Come vivere questa Parola? Anche oggi ci accompagna il brano del vangelo secondo Giovanni sul buon pastore, la parte iniziale, quella che mette a confronto il pastore vero e il ladro-briga ...
(continua)
Movimento Apostolico - rito romano     (Omelia del 22-04-2013)
Egli chiama le sue pecore, ciascuna per nome
L'Apocalisse ci rivela che Gesù è il nostro pastore eterno. Lui è l'Agnello immolato e risorto, che conduce le sue pecore ai pascoli della vita eterna. La sua missione di Buon Pastore non finisce con la sua morte. Egli è il Buon Pastore eterno. Dopo queste cose vidi: ecco, una moltitudine immensa ...
(continua)