LA CHIESA

      


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LITURGIA

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(es. Mt 28,1-20):
Per parola:



  CONVERSIONE DI SAN PAOLO APOSTOLO

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Grado della Celebrazione: FESTA
Colore liturgico: Bianco
Scheda Agiografica: CONVERSIONE DI SAN PAOLO APOSTOLO
S0125 ;

Oggi vediamo la potenza di Dio in san Paolo, divenuto da persecutore Apostolo che ha accolto la fede in Cristo e l'ha diffusa, con una fecondità apostolica straordinaria, che non è ancora cessata.
Ma poiché siamo ancora nella settimana dell'unità, riflettiamo su alcuni aspetti della conversione di Paolo che si possono mettere in relazione con l'unità.
San Paolo si preoccupava al massimo dell'unità del popolo di Dio. Fu proprio questo il motivo che lo spingeva a perseguitare i cristiani: egli non tollerava neppure il pensiero che degli uomini del suo popolo si staccassero dalla tradizione antica, lui che era stato educato, come egli stesso dice, alla esatta osservanza della Legge dei Padri ed era pieno di zelo per Dio. Ai Giudei che lo ascoltano dopo il suo arresto egli paragona appunto il suo zelo al loro: "... pieno di zelo per Dio, come oggi siete tutti voi".
E dunque possibile essere pieni di zelo per Dio, ma in modo sbagliato. San Paolo stesso lo dice nella lettera ai Romani: "Essi hanno molto zelo, ma non è uno zelo secondo Dio", è uno zelo per Dio, ma concepito secondo gli uomini (cfr. Rm 10,2).
Ora, mentre Paolo, pieno di zelo per Dio, usava tutti i mezzi e in particolare quelli violenti per mantenere l'unità del popolo di Dio, Dio lo ha completamente "convertito", rivolgendogli quelle parole che rivelano chiaramente quale sia la vera unità. "Chi sei, o Signore? Mi disse: Io sono Gesù il Nazareno, che tu perseguiti". Nelle tre narrazioni della conversione di Paolo molti dettagli cambiano: alcuni vengono aggiunti, altri scompaiono, ma queste parole si trovano sempre, perché sono veramente centrali. Paolo evidentemente non aveva coscienza di perseguitare Gesù, caricando di catene i cristiani, ma il Signore in questo momento gli rivela l'unità profonda esistente fra lui e i suoi discepoli: "Io sono Gesù il Nazareno, che tu perseguiti". Forse proprio allora Paolo ebbe la prima rivelazione del corpo di Cristo, del quale ha parlato poi nelle sue lettere. Tutti siamo membra di Cristo per la fede in lui: in questo consiste la nostra unità.
Gesù stesso fonda la sua Chiesa visibile. "Che devo fare, Signore" chiede Paolo, e il Signore non gli risponde direttamente: "Prosegui verso Damasco; là sarai informato di tutto ciò che è stabilito che tu faccia". Lo manda dunque alla Chiesa, non vuole per il suo Apostolo una conversione individualistica, senza alcun rapporto con gli altri discepoli. Egli deve inserirsi nella Chiesa, Corpo di Cristo, al quale deve aderire per vivere nella vera fede.
Dopo la sua conversione Paolo ha conservato in cuore il desiderio di essere unito al popolo di Israele. Lo scrive nella lettera ai Romani con parole che non si possono leggere senza profonda commozione: "Dico la verità in Cristo, non mentisco, e la mia coscienza me ne dà testimonianza nello Spirito Santo: ho nel cuore un grande dolore e una sofferenza continua. Vorrei infatti essere io stesso anatema, separato da Cristo a vantaggio dei miei fratelli, miei consanguinei secondo la carne. Essi sono Israeliti e possiedono l'adozione a figli, la gloria, le alleanze, la legislazione, il culto, le promesse, i patriarchi; da essi proviene Cristo secondo la carne, egli che è sopra ogni cosa, Dio benedetto nei secoli".
Ogni cristiano dovrebbe avere questa tristezza continua, che non impedisce di essere gioiosi in Cristo, perché è una tristezza secondo Dio, che ci unisce al cuore di Cristo. E la sofferenza per il popolo di Israele che non riconosce Cristo, per i cristiani che sono divisi e non giungono all'unità che il Signore vuole.

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Antifona d'ingresso
Io so a chi ho creduto,
e sono certo che egli, giusto giudice,
è capace di custodire il mio deposito
fino all’ultimo giorno. (2Tm 1,12; 4,8)


Colletta
O Dio, che hai illuminato tutte le genti
con la parola dell’apostolo Paolo,
concedi anche a noi,
che oggi ricordiamo la sua conversione,
di essere testimoni della tua verità
e di camminare sempre nella via del Vangelo.
Per il nostro Signore Gesù Cristo...

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Prima lettura

At 22,3-16
Àlzati, fatti battezzare e purificare dai tuoi peccati, invocando il nome di Gesù.

Dagli Atti degli Apostoli

In quei giorni, Paolo disse al popolo:
«Io sono un Giudeo, nato a Tarso in Cilìcia, ma educato in questa città, formato alla scuola di Gamalièle nell’osservanza scrupolosa della Legge dei padri, pieno di zelo per Dio, come oggi siete tutti voi. Io perseguitai a morte questa Via, incatenando e mettendo in carcere uomini e donne, come può darmi testimonianza anche il sommo sacerdote e tutto il collegio degli anziani. Da loro avevo anche ricevuto lettere per i fratelli e mi recai a Damasco per condurre prigionieri a Gerusalemme anche quelli che stanno là, perché fossero puniti.
Mentre ero in viaggio e mi stavo avvicinando a Damasco, verso mezzogiorno, all’improvviso una grande luce dal cielo sfolgorò attorno a me; caddi a terra e sentii una voce che mi diceva: “Saulo, Saulo, perché mi perséguiti?”. Io risposi: “Chi sei, o Signore?”. Mi disse: “Io sono Gesù il Nazareno, che tu perséguiti”. Quelli che erano con me videro la luce, ma non udirono la voce di colui che mi parlava. Io dissi allora: “Che devo fare, Signore?”. E il Signore mi disse: “Àlzati e prosegui verso Damasco; là ti verrà detto tutto quello che è stabilito che tu faccia”. E poiché non ci vedevo più, a causa del fulgore di quella luce, guidato per mano dai miei compagni giunsi a Damasco.
Un certo Ananìa, devoto osservante della Legge e stimato da tutti i Giudei là residenti, venne da me, mi si accostò e disse: “Saulo, fratello, torna a vedere!”. E in quell’istante lo vidi. Egli soggiunse: “Il Dio dei nostri padri ti ha predestinato a conoscere la sua volontà, a vedere il Giusto e ad ascoltare una parola dalla sua stessa bocca, perché gli sarai testimone davanti a tutti gli uomini delle cose che hai visto e udito. E ora, perché aspetti? Àlzati, fatti battezzare e purificare dai tuoi peccati, invocando il suo nome”».

Parola di Dio.


oppure:

(At 9,1-22 - Ti sarà detto ciò che devi fare)

Dagli Atti degli Apostoli

In quei giorni, Saulo, spirando ancora minacce e stragi contro i discepoli del Signore, si presentò al sommo sacerdote e gli chiese lettere per le sinagoghe di Damasco, al fine di essere autorizzato a condurre in catene a Gerusalemme tutti quelli che avesse trovato, uomini e donne, appartenenti a questa Via.
E avvenne che, mentre era in viaggio e stava per avvicinarsi a Damasco, all’improvviso lo avvolse una luce dal cielo e, cadendo a terra, udì una voce che gli diceva: «Saulo, Saulo, perché mi perséguiti?». Rispose: «Chi sei, o Signore?». Ed egli: «Io sono Gesù, che tu perséguiti! Ma tu àlzati ed entra nella città e ti sarà detto ciò che devi fare».
Gli uomini che facevano il cammino con lui si erano fermati ammutoliti, sentendo la voce, ma non vedendo nessuno. Saulo allora si alzò da terra, ma, aperti gli occhi, non vedeva nulla. Così, guidandolo per mano, lo condussero a Damasco. Per tre giorni rimase cieco e non prese né cibo né bevanda.
C’era a Damasco un discepolo di nome Ananìa. Il Signore in una visione gli disse: «Ananìa!». Rispose: «Eccomi, Signore!». E il Signore a lui: «Su, va’ nella strada chiamata Diritta e cerca nella casa di Giuda un tale che ha nome Saulo, di Tarso; ecco, sta pregando, e ha visto in visione un uomo, di nome Ananìa, venire a imporgli le mani perché recuperasse la vista». Rispose Ananìa: «Signore, riguardo a quest’uomo ho udito da molti quanto male ha fatto ai tuoi fedeli a Gerusalemme. Inoltre, qui egli ha l’autorizzazione dei capi dei sacerdoti di arrestare tutti quelli che invocano il tuo nome». Ma il Signore gli disse: «Va’, perché egli è lo strumento che ho scelto per me, affinché porti il mio nome dinanzi alle nazioni, ai re e ai figli di Israele; e io gli mostrerò quanto dovrà soffrire per il mio nome».
Allora Ananìa andò, entrò nella casa, gli impose le mani e disse: «Saulo, fratello, mi ha mandato a te il Signore, quel Gesù che ti è apparso sulla strada che percorrevi, perché tu riacquisti la vista e sia colmato di Spirito Santo». E subito gli caddero dagli occhi come delle squame e recuperò la vista. Si alzò e venne battezzato, poi prese cibo e le forze gli ritornarono.
Rimase alcuni giorni insieme ai discepoli che erano a Damasco, e subito nelle sinagoghe annunciava che Gesù è il Figlio di Dio. E tutti quelli che lo ascoltavano si meravigliavano e dicevano: «Non è lui che a Gerusalemme infieriva contro quelli che invocavano questo nome ed era venuto qui precisamente per condurli in catene ai capi dei sacerdoti?».
Saulo frattanto si rinfrancava sempre di più e gettava confusione tra i Giudei residenti a Damasco, dimostrando che Gesù è il Cristo.

Parola di Dio

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Salmo responsoriale

Sal 116

Andate in tutto il mondo e proclamate il Vangelo.

Genti tutte, lodate il Signore,
popoli tutti, cantate la sua lode.

Perché forte è il suo amore per noi
e la fedeltà del Signore dura per sempre.

Canto al Vangelo (Gv 15,16)
Alleluia, alleluia.
Io ho scelto voi, dice il Signore,
perché andiate e portiate frutto
e il vostro frutto rimanga.
Alleluia.

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Vangelo

Mc 16,15-18
Andate in tutto il mondo e proclamate il Vangelo.


+ Dal Vangelo secondo Marco

In quel tempo, [Gesù apparve agli Undici] e disse loro:
«Andate in tutto il mondo e proclamate il Vangelo a ogni creatura. Chi crederà e sarà battezzato sarà salvato, ma chi non crederà sarà condannato.
Questi saranno i segni che accompagneranno quelli che credono: nel mio nome scacceranno demòni, parleranno lingue nuove, prenderanno in mano serpenti e, se berranno qualche veleno, non recherà loro danno; imporranno le mani ai malati e questi guariranno».

Parola del Signore

Preghiera dei fedeli
La festa della conversione di san Paolo ci testimonia delle meraviglie che la grazia di Dio può compiere. Oggi pregheremo Dio Padre, perché la Chiesa e il mondo si aprano sempre più alle esigenze del vangelo. Diciamo insieme:
Signore, rivelaci il volto del tuo Figlio.

O Signore, la tua Chiesa è sparsa nel mondo come i chicchi di grano nel campo: sia essa unita come unico pane nell'amore di Cristo. Preghiamo:
O Signore, anche oggi il mondo ha bisogno del vangelo: la luce di Cristo e la forza dello Spirito Santo suscitino e afferrino nuovi apostoli delle genti. Preghiamo:
O Signore, molte persone hanno fame e sete di te: i poveri di fede, di speranza e di carità trovino nelle nostre comunità lo spirito di accoglienza e di rinnovamento. Preghiamo:
O Signore, molti nostri vicini non ti conoscono e non ti amano: donaci nuovo entusiasmo per accostarli con semplicità e misericordia. Preghiamo:
O Signore, il nostro cuore è inquieto finché non riposa in te: aiutaci a vivere intensamente il desiderio di conversione. Preghiamo:
Per i predicatori del vangelo scoraggiati dalle difficoltà.
Per la Chiesa del silenzio.

O Padre, operatore di prodigi, esaudisci le nostre suppliche e concedici la grazia della conversione, per partecipare pienamente alla missione del Figlio tuo Gesù Cristo, che vive e regna nei secoli dei secoli. Amen.

Preghiera sulle offerte
Accogli, o Padre, il nostro sacrificio,
e fa’ che lo Spirito Santo illumini la tua Chiesa
con quella fede che animò san Paolo
e lo fece missionario e apostolo delle genti.
Per Cristo nostro Signore.


Antifona di comunione
Io vivo nella fede del Figlio di Dio,
che mi ha amato e ha dato se stesso per me. (Gal 2,20)

Oppure:
“Andate in tutto il mondo,
predicate il vangelo a ogni creatura”. (Mc 16,15)


Preghiera dopo la comunione
Il sacramento che abbiamo ricevuto,
Signore Dio nostro,
comunichi anche a noi
l’ardore di carità dell’apostolo Paolo,
che portava nel suo cuore
la sollecitudine per tutte le Chiese.
Per Cristo nostro Signore.


O M E L I E
a cura di
Qumran2.net

Casa di Preghiera San Biagio FMA     (Omelia del 25-01-2019)
Commento su Mc 16,15-18
«[Gesù apparve agli Undici] e disse loro: «Andate in tutto il mondo e proclamate il Vangelo a ogni creatura. Chi crederà e sarà battezzato sarà salvato, ma chi non crederà sarà condannato. Questi saranno i segni che accompagneranno quelli che credono: nel mio nome scacceranno demòni, parleranno ling ...
(continua)
Movimento Apostolico - rito romano     (Omelia del 25-01-2019)
Proclamate il Vangelo a ogni creatura
Il comando missionario consegnato da Gesù ai Dodici va analizzato parola per parola. Di esso va colta tutta la verità. Poiché il comando obbliga sempre, mai potrà essere disatteso, comprenderlo è necessario al fine di poter obbedire ad esso con coscienza retta, scienza illuminata dallo Spirito Santo ...
(continua)
Casa di Preghiera San Biagio FMA     (Omelia del 25-01-2018)
Commento su At 22, 8-10
«Chi sei, o Signore??. Mi disse: ?Io sono Gesù il Nazareno, che tu perséguiti?. Quelli che erano con me videro la luce, ma non udirono la voce di colui che mi parlava. Io dissi allora: ?Che devo fare, Signore??» At 22, 8-10 Come vivere questa Parola? Oggi ricordiamo la conversione di san Paolo. S ...
(continua)
Casa di Preghiera San Biagio FMA     (Omelia del 25-01-2017)
Commento su At 9, 3-6
«E avvenne che, mentre era in viaggio (Saulo) e stava per avvicinarsi a Damasco, all'improvviso lo avvolse una luce dal cielo e, cadendo a terra, udì una voce che gli diceva: "Saulo, Saulo, perché mi perseguiti?". Rispose: "Chi sei, o Signore?". Ed egli: "Io sono Gesù che tu perseguiti! Ma tu alzati ...
(continua)
Movimento Apostolico - rito romano     (Omelia del 25-01-2017)
Essi partirono e predicarono dappertutto
Gli Apostoli vivono di ascolto, così come Cristo Gesù vive di ascolto. Come Gesù Signore vive in un eterno ascolto del Padre, nello Spirito Santo, per dare compimento ad ogni sua Parola, così gli Apostoli devono vivere in un perenne, ininterrotto ascolto di Cristo, per realizzare la sua Parola. Come ...
(continua)
Casa di Preghiera San Biagio FMA     (Omelia del 25-01-2016)
Commento su At 22,6-8
"Mentre ero in viaggio e mi stavo avvicinando a Damasco, verso mezzogiorno, all'improvviso una grande luce dal cielo sfolgorò attorno a me; caddi a terra e sentii una voce che mi diceva: "Saulo, Saulo, perché mi perseguiti?". Io risposi: "Chi sei, o Signore?". Mi disse: "Io sono Gesù il Nazareno, ch ...
(continua)
Paolo Curtaz     (Omelia del 25-01-2014)

Paolo è l'unico santo di cui festeggiamo la conversione. Perché la conversione di Paolo è diventata il modello di ogni conversione, il percorso di ogni discepolato. Fa spavento leggere la storia di Saulo. Perché è lontana dagli stereotipi che abbiamo nel cuore. È un persecutore della causa cristian ...
(continua)
Movimento Apostolico - rito romano     (Omelia del 25-01-2014)
Proclamate il Vangelo a ogni creatura
La missione di Israele nel mondo era per attrazione. Tutti i popoli avrebbero dovuto convertirsi al vero unico Dio, solo vendendo la bellezza della vita armoniosa di Israele, frutto dell'obbedienza ai suoi Comandamenti, alle sue Leggi, ai suoi Statuti. Ora, Israele, ascolta le leggi e le norme ch ...
(continua)
Casa di Preghiera San Biagio FMA     (Omelia del 25-01-2014)
Commento su Atti 9,5; 22,8
"Chi sei, o Signore? Io sono Gesù che tu perseguiti!" At 9,5; 22,8 Come vivere questa Parola? Più volte Luca negli Atti degli Apostoli ci narra gli inizi della missione di Paolo, ossia il momento che siamo soliti a chiamare la "conversione di Paolo". Anche Paolo stesso nelle sue lettere torna a ...
(continua)
Paolo Curtaz     (Omelia del 25-01-2013)
Commento su Mc 16,15-18
San Paolo è l'unico discepolo di cui ricordiamo la conversione, oltre che la morte. Il suo percorso spirituale è diventato il modello per ogni cercatore di Dio che incontra il Cristo, rivelatore del Padre e dell'uomo. Non una ma molte conversioni caratterizzano il percorso dell'uomo che cerca se st ...
(continua)
Riccardo Ripoli     (Omelia del 25-01-2013)
Nel mio nome scacceranno i demoni
Spesso sentiamo parlare alla televisione di attentati in nome di Dio, gente che uccide delle persone in nome di una Fede. Come si può essere tanto scellerati da compiere azioni così cattive verso il nostro prossimo, e per di più fregiarsi del titolo di "seguaci di Dio". Chiaramente sono indottrinam ...
(continua)
Casa di Preghiera San Biagio FMA     (Omelia del 25-01-2013)
Commento su Atti 22, 7-8
Saulo, Saulo, perché mi perseguiti? Chi sei Signore? Io sono Gesù di Nazareno, che tu perseguiti. Atti 22, 7-8 Come vivere questa parola? Dal dialogo di Gesù con Paolo si vede come il Signore si identifica con i discepoli, i cristiani. Oggi sono tanti i cristiani che muoiono per mano di altri sol ...
(continua)
Movimento Apostolico - rito romano     (Omelia del 25-01-2013)
Confermava la Parola con i segni che la accompagnavano
San Paolo è il più grande miracolo operato da Gesù dopo la sua gloriosa risurrezione. È un miracolo per folgorazione, fusione istantanea, immediata ricostruzione secondo il cuore di Dio Padre, immersione nella pienezza della verità, illuminazione e dono dell'intelligenza delle Scritture Antiche. Ecc ...
(continua)
Paolo Curtaz     (Omelia del 25-01-2012)
Commento su Marco 16,15-18
Paolo è l'unico discepolo di cui non celebriamo solo la nascita o la morte, ma anche la conversione. Una conversione talmente importante per la Chiesa che i discepoli hanno deciso di porre a modello dell'inattesa e imprevedibile azione di Dio. Quanto è inafferrabile Dio! Quanto sono distanti le sue ...
(continua)