LA CHIESA

      


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LITURGIA

> 16 Settembre 2010 <

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Per citazione
(es. Mt 28,1-20):
Per parola:



  Santi Cornelio e Cipriano

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Grado della Celebrazione: Memoria
Colore liturgico: Rosso
Scheda Agiografica: Santi Cornelio e Cipriano
S0916 ; PO244

CORNELIO (210 c. - 253), pontefice e pastore di animo grande e misericordioso, molto operò per il recupero e la riconciliazione dei cristiani che avevano ceduto alle persecuzioni, mentre difese l’unità della Chiesa contro gli scismatici novaziani, confortato dalla solidarietà di san Cipriano. Morì a Civitavecchia (Roma), esiliato dall’imperatore Gallo, e fu sepolto nel cimitero di Callisto.
CIPRIANO (Cartagine, Tunisia, 210 c. - Sesti, presso Cartagine, 14 settembre 258), convertitosi dal paganesimo nel 245, divenne vescovo di Cartagine nel 249. Fra i massimi esponenti, insieme a Tertulliano, della prima latinità cristiana, nel suo magistero diede un notevole contributo alla dottrina sull’unità della Chiesa raccolta intorno all’Eucaristia sotto la guida del vescovo. Morì martire nella persecuzione di Valeriano.
I loro nomi sono nell’elenco del Canone Romano.

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Antifona d'ingresso
La salvezza dei giusti viene dal Signore;
egli è loro difesa nel tempo della prova. (Sal 37,39)


Colletta
O Dio, che hai dato al tuo popolo i santi Cornelio e Cipriano,
pastori generosi e martiri intrepidi,
con il loro aiuto rendici forti e perseveranti nella fede,
per collaborare assiduamente all'unità della Chiesa.
Per il nostro Signore Gesù Cristo ...

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Prima lettura

1Cor 15,1-11
Così predichiamo e così avete creduto.

Dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Corìnzi

Vi proclamo, fratelli, il Vangelo che vi ho annunciato e che voi avete ricevuto, nel quale restate saldi e dal quale siete salvati, se lo mantenete come ve l’ho annunciato. A meno che non abbiate creduto invano!
A voi infatti ho trasmesso, anzitutto, quello che anch’io ho ricevuto, cioè
che Cristo morì per i nostri peccati secondo le Scritture
e che fu sepolto
e che è risorto il terzo giorno secondo le Scritture
e che apparve a Cefa e quindi ai Dodici.
In seguito apparve a più di cinquecento fratelli in una sola volta: la maggior parte di essi vive ancora, mentre alcuni sono morti. Inoltre apparve a Giacomo, e quindi a tutti gli apostoli. Ultimo fra tutti apparve anche a me come a un aborto.
Io infatti sono il più piccolo tra gli apostoli e non sono degno di essere chiamato apostolo perché ho perseguitato la Chiesa di Dio. Per grazia di Dio, però, sono quello che sono, e la sua grazia in me non è stata vana. Anzi, ho faticato più di tutti loro, non io però, ma la grazia di Dio che è con me.
Dunque, sia io che loro, così predichiamo e così avete creduto.

Parola di Dio

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Salmo responsoriale

Sal 117

Rendete grazie al Signore perché è buono.

Rendete grazie al Signore perché è buono,
perché il suo amore è per sempre.
Dica Israele:
«Il suo amore è per sempre».

La destra del Signore si è innalzata,
la destra del Signore ha fatto prodezze.
Non morirò, ma resterò in vita
e annuncerò le opere del Signore.

Sei tu il mio Dio e ti rendo grazie,
sei il mio Dio e ti esalto.

Canto al Vangelo (Mt 11,28)
Alleluia, alleluia.
Venite a me, voi tutti che siete stanchi e oppressi,
e io vi darò ristoro, dice il Signore.
Alleluia.

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Vangelo

Lc 7,36-50
Sono perdonati i suoi molti peccati, perché ha molto amato.


+ Dal Vangelo secondo Luca

In quel tempo, uno dei farisei invitò Gesù a mangiare da lui. Egli entrò nella casa del fariseo e si mise a tavola. Ed ecco, una donna, una peccatrice di quella città, saputo che si trovava nella casa del fariseo, portò un vaso di profumo; stando dietro, presso i piedi di lui, piangendo, cominciò a bagnarli di lacrime, poi li asciugava con i suoi capelli, li baciava e li cospargeva di profumo.
Vedendo questo, il fariseo che l’aveva invitato disse tra sé: «Se costui fosse un profeta, saprebbe chi è, e di quale genere è la donna che lo tocca: è una peccatrice!».
Gesù allora gli disse: «Simone, ho da dirti qualcosa». Ed egli rispose: «Di’ pure, maestro». «Un creditore aveva due debitori: uno gli doveva cinquecento denari, l’altro cinquanta. Non avendo essi di che restituire, condonò il debito a tutti e due. Chi di loro dunque lo amerà di più?». Simone rispose: «Suppongo sia colui al quale ha condonato di più». Gli disse Gesù: «Hai giudicato bene».
E, volgendosi verso la donna, disse a Simone: «Vedi questa donna? Sono entrato in casa tua e tu non mi hai dato l’acqua per i piedi; lei invece mi ha bagnato i piedi con le lacrime e li ha asciugati con i suoi capelli. Tu non mi hai dato un bacio; lei invece, da quando sono entrato, non ha cessato di baciarmi i piedi. Tu non hai unto con olio il mio capo; lei invece mi ha cosparso i piedi di profumo. Per questo io ti dico: sono perdonati i suoi molti peccati, perché ha molto amato. Invece colui al quale si perdona poco, ama poco».
Poi disse a lei: «I tuoi peccati sono perdonati». Allora i commensali cominciarono a dire tra sé: «Chi è costui che perdona anche i peccati?». Ma egli disse alla donna: «La tua fede ti ha salvata; va’ in pace!».

Parola del Signore

Preghiera dei fedeli
Fratelli, abbiamo nei cieli un Padre buono e ricco di misericordia. Fedele alle sue promesse, egli va tessendo con l'umanità una storia di salvezza e di riconciliazione. Perciò, confidenti, lo invochiamo dicendo:
Padre misericordioso, aiutaci!

Perché il perdono, per la chiesa, sia la più efficace testimonianza delle sue origini dal costato di Cristo. Preghiamo:
Perché i laici si sentano sempre più afferrati dal vangelo e lo dimostrino nella trasparenza della vita. Preghiamo:
Perché alla Chiesa non manchino mai vocazioni religiose e sacerdotali, testimoni nel mondo della risurrezione di Cristo. Preghiamo:
Perché non trascuriamo di chiedere a Dio i doni spirituali, mentre lo ringraziamo delle sue provvidenze materiali. Preghiamo:
Perché, nel desiderio di riconciliarsi con Dio, non ci sentiamo scoraggiati dalla nostra fragilità, ma liberati dalla sua misericordia. Preghiamo:
Perché i confessori abbiano scienza e carità.
Per il seminario diocesano.

O Padre, lo Spirito che dal giorno del battesimo abita nei nostri cuori, faccia della nostra preghiera un sacrificio di lode a te gradito. Te lo chiediamo per Cristo nostro Signore. Amen.

Preghiera sulle offerte
Accetta, Signore, l’offerta che ti presentiamo
nel ricordo dei santi Cornelio e Cipriano,
e donaci la forza meravigliosa,
che nell’ora della prova essi attinsero dal tuo sacrificio.
Per Cristo nostro Signore.


Antifona di comunione
Se moriamo con Cristo, vivremo anche con lui;
se con lui perseveriamo
con lui anche regneremo. (2Tm 2,11-12)


Preghiera dopo la comunione
La partecipazione a questi santi misteri, Signore,
ci comunichi il tuo Spirito di fortezza,
perché sull’esempio dei martiri Cornelio e Cipriano
possiamo rendere testimonianza alla verità del Vangelo.
Per Cristo nostro Signore.


O M E L I E
a cura di
Qumran2.net

don Nicola Salsa     (Omelia del 19-09-2019)
Sono perdonati i suoi peccati perché ha molto amato
...
(continua)
Movimento Apostolico - rito romano     (Omelia del 19-09-2019)
Una peccatrice di quella città
Perché lo Spirito Santo possa salvare un'anima gli occorre sempre un'altra anima che in suo nome, con la sua luce e verità, con la sua grazia e benevolenza, con la sua saggezza e l'intelligenza, l'accolga e le manifesti la bellezza del Regno di Dio, che è conversione, perdono dei peccati, riconcilia ...
(continua)
Movimento Apostolico - rito romano     (Omelia del 15-09-2016)
E anche a te una spada trafiggerà l'anima
Gerusalemme che piange per la perdita di tutti i suoi figli, è figura della Madre di Dio. Anche Lei, costituita presso la Croce madre di ogni uomo, vede i suoi figli dispersi, uccisi dal peccato, divorati dalla malvagità, consumati dal vizio, deportati nel regno della morte e della miseria, e piange ...
(continua)
Paolo Curtaz     (Omelia del 17-09-2015)

Ha avuto una gran coraggio Simone il fariseo. Non è come certi suoi compagni che giudicano senza conoscere, che hanno bollato il profeta galileo come impostore a priori. Vuole verificare, ascoltare, dargli una possibilità ma proprio durante il pranzo accade l'imprevisto: dalla porta, lasciata aperta ...
(continua)
Movimento Apostolico - rito romano     (Omelia del 17-09-2015)
Li baciava e li cospargeva di profumo
Nella casa di Simone il Lebbroso accade qualcosa mai vista prima nella storia del popolo di Dio, con nessun altro profeta o mediatore temporale del Dio vivente. Una donna si avvicina a Gesù, che è il Mediatore unico, universale, eterno, di verità e di grazia, di perdono e di misericordia, del Dio vi ...
(continua)
Paolo Curtaz     (Omelia del 18-09-2014)

Come dar torto a Simone il fariseo? Ha fatto un gesto coraggioso, non ha fatto come gli altri del suo movimento che giudicano Gesù senza conoscerlo: lo ha invitato a casa propria, ha tenuto aperta la porta per far vedere il tipo di accoglienza che gli ha riservato. È ben disposto, generoso e attento ...
(continua)
Movimento Apostolico - rito romano     (Omelia del 18-09-2014)
I tuoi peccati sono perdonati
Togliere il peccato del mondo è la vera missione di Gesù. Lo attesta l'Angelo a Giuseppe quando gli annuncia il mistero che si sta compiendo in Maria e cosa dovrà fare lui per divenire parte attiva di esso. Lo proclama anche Giovanni il Battista quando presenta Gesù al mondo. L'Angelo e il profeta c ...
(continua)
Casa di Preghiera San Biagio FMA     (Omelia del 18-09-2014)
Commento su 1Cor 15,3.9
"A voi infatti ho trasmesso, anzitutto, quello che anch'io ho ricevuto, cioè che Cristo morì per i nostri peccati secondo le Scritture e che fu sepolto e che è risorto il terzo giorno secondo le Scritture e che apparve a Cefa e quindi ai Dodici. In seguito apparve a più di cinquecento fratelli in un ...
(continua)
Paolo Curtaz     (Omelia del 19-09-2013)
Commento su Lc 7,36-50
Gesù vuole salvare la peccatrice e Simone il fariseo. Entrambi. Entrambi sono delle prostitute: la donna si concede per poter sopravvivere e sopporta il pesante giudizio dei benpensanti e degli uomini religiosi. Simone cerca approvazione e manifesta la sua apertura mentale invitando il discusso rabb ...
(continua)
Casa di Preghiera San Biagio FMA     (Omelia del 19-09-2013)
Commento su Luca 7, 48-49
Poi disse a lei: «I tuoi peccati sono perdonati». Allora i commensali cominciarono a dire tra sé: «Chi è costui che perdona anche i peccati?». Ma egli disse alla donna: «La tua fede ti ha salvata; va' in pace!». Lc 7, 48-49 Come vivere questa Parola? Gesù e il peccato Gesù continua delicatamen ...
(continua)
Movimento Apostolico - rito romano     (Omelia del 19-09-2013)
Chi è costui che perdona anche i peccati?
Nell'Antica Scrittura il perdono dei peccati richiedeva un cerimoniale lungo, molto lungo, pesante, molto pesante. Questa pesantezza è tutta descritta nel Levitico. Se chi ha peccato è il sacerdote consacrato e così ha reso colpevole il popolo, presenterà in onore del Signore, per il peccato da l ...
(continua)
Paolo Curtaz     (Omelia del 20-09-2012)
Commento su Luca 7,36-50
È un coraggioso, Simone il fariseo. Ha sfidato la palese ostilità dei suoi compagni per invitare il Maestro a casa: pensa, diversamente dagli altri, che Gesù sia un profeta. Ma quando vede entrare in casa la prostituta ha un sussulto: se Gesù si fa toccare da quella donna, contraendo l'impurità ritu ...
(continua)