LA CHIESA

      


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LITURGIA

> 7 Agosto 2010 <

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Per citazione
(es. Mt 28,1-20):
Per parola:



  Sabato della XVIII settimana del Tempo Ordinario (Anno pari)

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Grado della Celebrazione: Feria
Colore liturgico: Verde
PO186 ;
Gesù aveva cacciato il demonio dall’anima di molti uomini e donne, non per lasciare un vuoto al suo posto, ma per poter riempire l’anima, appena liberata, con la vita e la grazia divina.
I suoi apostoli avevano cercato di imitarlo, ma senza riuscirci, perché mancava ancora loro la profondità di fede necessaria. Dopo la risurrezione, essendo stata la loro fede rafforzata, non avrebbero più avuto difficoltà.
Troppo spesso oggi, anche fra i cristiani, accade di dimenticarsi (o di non crederci) dell’esistenza di Satana, il Grande Avversario, lo Spirito Maligno, impegnato in una guerra contro l’umanità che durerà fino alla fine dei tempi. Gesù si è fatto uomo proprio per liberare la stirpe umana dal potere di Satana: Gesù in persona l’ha vinto in un confronto diretto nel deserto della Giudea.
Ciò che Gesù ha fatto grazie al suo potere, noi possiamo farlo solo unendoci a Gesù, col battesimo, e servendoci del potere, che egli ci ha trasmesso in questo modo, di combattere e di superare le tentazioni che ci assillano costantemente: non c’è nessun altro modo per guadagnarsi la vita eterna.
Poiché il nostro libero arbitrio è stato rafforzato dalla grazia di questo sacramento, noi abbiamo il potere di dire “No” ad ogni tentazione del maligno e di restare così in unione costante col nostro Salvatore.

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Antifona d'ingresso
O Dio, vieni a salvarmi.
Signore, vieni presto in mio aiuto.
Sei tu il mio soccorso, la mia salvezza:
Signore, non tardare. (Sal 70,2.6)


Colletta
Mostraci la tua continua benevolenza, o Padre,
e assisti il tuo popolo,
che ti riconosce suo pastore e guida;
rinnova l’opera della tua creazione
e custodisci ciò che hai rinnovato.
Per il nostro Signore Gesù Cristo...

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Prima lettura

Ab 1,12-2,4
Il giusto vivrà per la sua fede.

Dal libro del profeta Abacuc

Non sei tu fin da principio, Signore,
il mio Dio, il mio Santo?
Noi non moriremo!
Signore, tu lo hai scelto per far giustizia,
l’hai reso forte, o Roccia, per punire.
Tu dagli occhi così puri
che non puoi vedere il male
e non puoi guardare l’oppressione,
perché, vedendo i perfidi, taci,
mentre il malvagio ingoia chi è più giusto di lui?
Tu tratti gli uomini come pesci del mare,
come animali che strisciano e non hanno padrone.
Egli li prende tutti all’amo,
li pesca a strascico,
li raccoglie nella rete,
e contento ne gode.
Perciò offre sacrifici alle sue sciàbiche
e brucia incenso alle sue reti,
perché, grazie a loro, la sua parte è abbondante
e il suo cibo succulento.
Continuerà dunque a sguainare la spada
e a massacrare le nazioni senza pietà?
Mi metterò di sentinella,
in piedi sulla fortezza,
a spiare, per vedere che cosa mi dirà,
che cosa risponderà ai miei lamenti.
Il Signore rispose e mi disse:
«Scrivi la visione
e incidila bene sulle tavolette,
perché la si legga speditamente.
È una visione che attesta un termine,
parla di una scadenza e non mentisce;
se indugia, attendila,
perché certo verrà e non tarderà.
Ecco, soccombe colui che non ha l’animo retto,
mentre il giusto vivrà per la sua fede».

Parola di Dio

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Salmo responsoriale

Sal 9

Tu non abbandoni chi ti cerca, Signore.

Il Signore siede in eterno,
stabilisce il suo trono per il giudizio:
governerà il mondo con giustizia,
giudicherà i popoli con rettitudine.

Il Signore sarà un rifugio per l’oppresso,
un rifugio nei momenti di angoscia.
Confidino in te quanti conoscono il tuo nome,
perché tu non abbandoni chi ti cerca, Signore.

Cantate inni al Signore, che abita in Sion,
narrate le sue imprese tra i popoli,
perché egli chiede conto del sangue versato,
se ne ricorda, non dimentica il grido dei poveri.

Canto al Vangelo (2Tm 1,10)
Alleluia, alleluia.
Il salvatore nostro Cristo Gesù ha vinto la morte
e ha fatto risplendere la vita per mezzo del Vangelo.
Alleluia.

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Vangelo

Mt 17,14-20
Se avrete fede, nulla vi sarà impossibile.


+ Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo, si avvicinò a Gesù un uomo che gli si gettò in ginocchio e disse: «Signore, abbi pietà di mio figlio! È epilettico e soffre molto; cade spesso nel fuoco e sovente nell’acqua. L’ho portato dai tuoi discepoli, ma non sono riusciti a guarirlo».
E Gesù rispose: «O generazione incredula e perversa! Fino a quando sarò con voi? Fino a quando dovrò sopportarvi? Portatelo qui da me». Gesù lo minacciò e il demonio uscì da lui, e da quel momento il ragazzo fu guarito.
Allora i discepoli si avvicinarono a Gesù, in disparte, e gli chiesero: «Perché noi non siamo riusciti a scacciarlo?». Ed egli rispose loro: «Per la vostra poca fede. In verità io vi dico: se avrete fede pari a un granello di senape, direte a questo monte: “Spòstati da qui a là”, ed esso si sposterà, e nulla vi sarà impossibile».

Parola del Signore

Preghiera dei fedeli
Dopo aver ascoltato la parola di Dio e prima di celebrare l'eucaristia, eleviamo al Signore la nostra preghiera. Preghiamo insieme e diciamo:
Aumenta la nostra fede, o Signore.

Per la Chiesa di Cristo, perché non perda mai la certezza che il regno di Dio è già presente nella storia, e cresce ogni giorno con la forza dello spirito del Risorto. Preghiamo:
Per i paesi ricchi dell'occidente, perché riscoprano la spiritualità della mortificazione e del digiuno come apertura dello spirito e generosità verso i poveri. Preghiamo:
Per le comunità cristiane, perché di fronte a questa parola di Cristo si interroghino sulla qualità della loro fede. Preghiamo:
Per i nostri fratelli ammalati o comunque sofferenti, perché scoprano i segni dell'amore di Dio anche nella prova e nel dolore che li unisce a Cristo, servo e sofferente. Preghiamo:
Per la nostra comunità, perché sensibile ai bisogni dell'uomo e attenta alle diverse situazioni, interceda con autentica fede per muovere la compassione di Dio. Preghiamo:
Perché il Signore ascolti le preghiere delle mamme e dei papà.
Per la purificazione della nostra fede.

Signore di infinita misericordia, che tieni sempre aperti i tuoi occhi sul mondo, attiraci al tuo amore e facci sperimentare ogni giorno la tua paterna presenza. Per cristo nostro Signore. Amen.

Preghiera sulle offerte
Santifica, o Dio, i doni che ti presentiamo
e trasforma in offerta perenne tutta la nostra vita
in unione alla vittima spirituale,
il tuo servo Gesù,
unico sacrificio a te gradito.
Egli vive e regna nei secoli dei secoli.


Antifona di comunione
Ci hai mandato, Signore, un pane dal cielo,
un pane che porta in sé ogni dolcezza e soddisfa ogni desiderio. (Sap 16,20)


Preghiera dopo la comunione
Accompagna con la tua continua protezione, Signore,
il popolo che hai nutrito con il pane del cielo,
e rendilo degno dell’eredità eterna.
Per Cristo nostro Signore.


O M E L I E
a cura di
Qumran2.net

Movimento Apostolico - rito romano     (Omelia del 12-08-2017)
Per la vostra poca fede
La Lettera agli Ebrei, legge la storia degli uomini di Dio, e afferma che nella loro vita tutto è stato per fede. Nulla è avvenuto in essi senza la fede. Possiamo dire allora che la fede è il vero germe della vita. Per la fede dal nostro piccolissimo seme nasce un albero così grande che può divenire ...
(continua)
Paolo Curtaz     (Omelia del 08-08-2015)

Certo che abbiamo poca fede, Signore, adesso te ne accorgi? Certo che fatichiamo a credere con lo sguardo luminoso che ti ha caratterizzato e che ti invidiamo. Certo che facciamo un sacco di pasticci pensando di sostituirci a te, ci mancherebbe. Inutili servi, non nel senso di poco utili ma di inser ...
(continua)
Movimento Apostolico - rito romano     (Omelia del 08-08-2015)
Per la vostra poca fede
A Gesù viene chiesto di guarire un giovane ammalato di epilessia. La sua risposta è immediata: "O generazione incredula e perversa! Fino a quando sarò con voi? Fino a quando dovrò sopportarvi? Portatelo qui da me". È come se Gesù fosse stanco di questa generazione. È come se fosse divenuto per lui u ...
(continua)
Paolo Curtaz     (Omelia del 11-08-2012)
Commento su Matteo 17,14-20
Ho sempre ammirato l'umiltà degli apostoli. Invece di scrivere dei vangeli inneggianti alla loro stessa tempra spirituale, non temono di raccontare le loro figuracce. Perché a loro non importa essere ricordati per la loro integrità, ma annunciare la presenza del Maestro. Il racconto di oggi è impiet ...
(continua)