LA CHIESA

      


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LITURGIA

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Per citazione
(es. Mt 28,1-20):
Per parola:



  Venerdì della XV settimana del Tempo Ordinario (Anno pari)

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Grado della Celebrazione: Feria
Colore liturgico: Verde
PO155 ;
Noi comprendiamo male la legislazione del sabato del tempo di Gesù. Bisogna studiare assai il suo contesto prima di capirla. Ma ciò che ci si impone, è la sovranità con la quale Gesù si oppone a tutte le prescrizioni, dando come vero criterio la misericordia. È insensato vietare a un affamato di mangiare, qualsiasi siano gli argomenti addotti. Ed è altrettanto insensato sacrificarsi per amore del sacrificio. Incriminare le persone che trasgrediscono la legge senza conoscere i loro motivi non ha senso. La vita ha troppe sfaccettature per chiuderla in paragrafi.
Siamo dei libertini? No, finché l’istinto della fame non si trasforma in egoismo brutale. Se il nostro cuore rimane tenero nei confronti delle persone che ci vivono vicino, Dio non ci rifiuterà la tenerezza del suo cuore: egli non ama che siamo sotto tutela. E quando i figli hanno fame, forse che i genitori pensano per prima cosa a discutere questo o quello?

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Antifona d'ingresso
Nella giustizia contemplerò il tuo volto,
al mio risveglio mi sazierò della tua presenza. (Sal 17,15)


Colletta
O Dio, che mostri agli erranti la luce della tua verità,
perché possano tornare sulla retta via,
concedi a tutti coloro che si professano cristiani
di respingere ciò che è contrario a questo nome
e di seguire ciò che gli è conforme.
Per il nostro Signore Gesù Cristo...

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Prima lettura

Is 38,1-6.21-22.7-8
Ho udito la tua preghiera e ho visto le tue lacrime.

Dal libro del profeta Isaìa

In quei giorni Ezechìa si ammalò mortalmente. Il profeta Isaìa, figlio di Amoz, si recò da lui e gli disse: «Così dice il Signore: “Da’ disposizioni per la tua casa, perché tu morirai e non vivrai”». Ezechìa allora voltò la faccia verso la parete e pregò il Signore dicendo: «Signore, ricòrdati che ho camminato davanti a te con fedeltà e con cuore integro e ho compiuto ciò che è buono ai tuoi occhi». Ed Ezechìa fece un gran pianto.
Allora la parola del Signore fu rivolta a Isaìa dicendo: «Va’ e riferisci a Ezechìa: “Così dice il Signore, Dio di Davide, tuo padre: Ho udito la tua preghiera e ho visto le tue lacrime; ecco, io aggiungerò ai tuoi giorni quindici anni. Libererò te e questa città dalla mano del re d’Assiria; proteggerò questa città”».
Isaìa disse: «Si vada a prendere un impiastro di fichi e si applichi sulla ferita, così guarirà». Ezechìa disse: «Qual è il segno che salirò al tempio del Signore?». «Da parte del Signore questo ti sia come segno che il Signore manterrà questa promessa che ti ha fatto. Ecco, io faccio tornare indietro di dieci gradi l’ombra sulla meridiana, che è già scesa con il sole sull’orologio di Acaz». E il sole retrocesse di dieci gradi sulla scala che aveva disceso.

Parola di Dio

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Salmo responsoriale

Is 38,10-12.16

Tu, Signore, hai preservato la mia vita dalla fossa della distruzione.

Oppure:
Spero in te, Signore, tu mi dai vita.

Io dicevo: «A metà dei miei giorni me ne vado,
sono trattenuto alle porte degli inferi
per il resto dei miei anni».

Dicevo: «Non vedrò più il Signore
sulla terra dei viventi,
non guarderò più nessuno
fra gli abitanti del mondo.

La mia dimora è stata divelta e gettata lontano da me,
come una tenda di pastori.
Come un tessitore hai arrotolato la mia vita,
mi hai tagliato dalla trama.

Il Signore è su di loro: essi vivranno.
Tutto ciò che è in loro
è vita del suo spirito.
Guariscimi e rendimi la vita».

Canto al Vangelo (Gv 10,27)
Alleluia, alleluia.
Le mie pecore ascoltano la mia voce, dice il Signore,
e io le conosco ed esse mi seguono.
Alleluia.

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Vangelo

Mt 12,1-8
Il Figlio dell’uomo è signore del sabato.


+ Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo, Gesù passò, in giorno di sabato, fra campi di grano e i suoi discepoli ebbero fame e cominciarono a cogliere delle spighe e a mangiarle.
Vedendo ciò, i farisei gli dissero: «Ecco, i tuoi discepoli stanno facendo quello che non è lecito fare di sabato».
Ma egli rispose loro: «Non avete letto quello che fece Davide, quando lui e i suoi compagni ebbero fame? Egli entrò nella casa di Dio e mangiarono i pani dell’offerta, che né a lui né ai suoi compagni era lecito mangiare, ma ai soli sacerdoti. O non avete letto nella Legge che nei giorni di sabato i sacerdoti nel tempio vìolano il sabato e tuttavia sono senza colpa? Ora io vi dico che qui vi è uno più grande del tempio. Se aveste compreso che cosa significhi: “Misericordia io voglio e non sacrifici”, non avreste condannato persone senza colpa. Perché il Figlio dell’uomo è signore del sabato».

Parola del Signore

Preghiera dei fedeli
Gesù Cristo è la buona notizia, l'agnello che ci salva, il tempio del nostro incontro con Dio, la voce di ogni preghiera. Per lui e con lui ci rivolgiamo al Padre, dicendo:
Donaci la tua vita, Signore.

Per la Chiesa tutta, perché irradi nel mondo la notizia e la gioia della Pasqua, Cristo salvatore e liberatore. Preghiamo:
Per tutti i popoli che soffrono la fame e le migrazioni, perché il Signore ascolti il loro grido e aiuti noi a praticare la giustizia e la fratellanza. Preghiamo:
Per chi si sente oppresso da leggi ingiuste e miopi, perché trovi la forza e la dignità della coscienza illuminata dalla tua parola. Preghiamo:
Per chi soffre per la morte, la lontananza, il distacco dalle persone care, perché trovi conforto nella speranza cristiana e nell'amicizia delle nostre comunità. Preghiamo:
Per la nostra comunità, perché celebri la domenica nella gratuità della lode al Signore e nella generosità verso i fratelli. Preghiamo:
Per chi non ha ancora incontrato un volto misericordioso.
Per chi si lascia facilmente andare al giudizio e alla condanna degli altri.

Dio onnipotente, accogli le preghiere che ti rivolgiamo con la voce dello Spirito Santo, e mettici in cammino per seguire i passi del tuo Figlio Gesù, salvatore nostro, il quale vive e regna nei secoli dei secoli. Amen.

Preghiera sulle offerte
Guarda, Signore, i doni della tua Chiesa in preghiera,
e trasformali in cibo spirituale
per la santificazione di tutti i credenti.
Per Cristo nostro Signore.


Antifona di comunione
Il passero trova la casa, la rondine il nido dove porre i suoi piccoli,
presso i tuoi altari, Signore degli eserciti, mio re e mio Dio.
Beato chi abita la tua casa: sempre canta le tue lodi. (Sal 84,4-5)

Oppure:
Dice il Signore: “Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue,
rimane in me e io in lui”. (Gv 6,56)


Preghiera dopo la comunione
Signore, che ci hai nutriti alla tua mensa,
fa’ che per la comunione a questi santi misteri
si affermi sempre più nella nostra vita
l’opera della redenzione. Per Cristo nostro Signore.


O M E L I E
a cura di
Qumran2.net

Movimento Apostolico - rito romano     (Omelia del 21-07-2017)
Non avreste condannato persone senza colpa
Ogni uomo, chiunque esso sia, religioso o politico, mai potrà farsi una sua legge e in nome di essa condannare quanti non la osservano. La condanna è somma ingiustizia. Il cristiano deve però imitare in tutto Gesù Signore. Sottoporsi fino alla morte alla legge iniqua, purché non sia in contrasto con ...
(continua)
Paolo Curtaz     (Omelia del 17-07-2015)

Eppure è tutto molto semplice: difficile interpretarlo in maniera diversa. Basta leggere attentamente il Vangelo, accoglierlo così com'è, farsi destabilizzare dalla sua forza profetica. Gesù davanti all'ottusità dei farisei che lo seguono per segnalare ogni sua incoerenza riguardo ai precetti della ...
(continua)
Movimento Apostolico - rito romano     (Omelia del 17-07-2015)
Ora io vi dico che qui vi è uno più grande del tempio
Gesù è più grande del tempio, perché Lui è il Nuovo Tempio di Dio. È il Tempio unico, esclusivo del Padre celeste. San Paolo ci rivela che in Cristo, vero Tempio del Padre, Dio abita corporalmente con la pienezza della sua divinità. Nel tempio di Gerusalemme la sua presenza era solo nello spirito. I ...
(continua)
Paolo Curtaz     (Omelia del 18-07-2014)

L'osservanza del sabato era una norma piena di buon senso e di profondo senso teologico. Invitare i credenti nel Dio che aveva liberato Israele dalla schiavitù d'Egitto a dedicare un'intera giornata di riposo e di festa significava ribadire la dignità e la libertà dei figli. Lo schiavo non si riposa ...
(continua)
Movimento Apostolico - rito romano     (Omelia del 18-07-2014)
Ora io vi dico che qui vi è uno più grande del tempio
È giusto che oggi ci domandiamo: Cosa è la vera religione? In cosa essa consiste? Qual è il cuore della sua verità? Quali le vie che sempre dobbiamo percorrere per conservarla pura, santa, incontaminata? Cosa la rende impura? Cosa la trasforma in una cosa immonda? La mia, la tua, la nostra possiamo ...
(continua)
Paolo Curtaz     (Omelia del 19-07-2013)
Commento su Mt 12,1-8
No Signore, siamo onesti, proprio non abbiamo ancora capito cosa significhi "misericordia io voglio e non sacrifici". Non lo hanno capito i farisei, non lo capiamo noi. Meglio il sacrificio, meglio una visione lugubre e sanguinante della fede, per poterti rinfacciare quanto abbiamo patito durante la ...
(continua)
Riccardo Ripoli     (Omelia del 19-07-2013)
Se aveste compreso che cosa significa: Misericordia io voglio e non sacrificio, non avreste condannato individui senza colpa
Stiamo perdendo il senno, politici che insultano le persone di colore paragonandoli alle scimmie, altri che usano il disinfettante prima di sedersi dove si sono seduti gli stranieri, altri ancora che vorrebbero la distinzione dei servizi per etnie. Ma il fondo si è toccato in questi giorni quando il ...
(continua)
Paolo Curtaz     (Omelia del 20-07-2012)
Commento su Matteo 12,1-8
No, Signore, non abbiamo capito, nemmeno noi. Come i farisei, non abbiamo capito cosa significa che tu desideri la misericordia e non i sacrifici. A volte anche noi riduciamo la fede ad un elenco di regole da rispettare, di riti da celebrare, di preghiere da mandare a memoria e da recitare svogliata ...
(continua)