LA CHIESA

      


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LITURGIA

> 14 Giugno 2010 <

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Per citazione
(es. Mt 28,1-20):
Per parola:



  Lunedì della XI settimana del Tempo Ordinario (Anno pari)

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Grado della Celebrazione: Feria
Colore liturgico: Verde
PO111 ;
La norma biblica dell'occhio per occhio e dente per dente era già un grosso passo avanti rispetto alla reazione selvaggia e brutale di chi annegava nel sangue un torto subito. Ma non era certo sufficiente nella logica del Signore che osa proporre una visuale innovativa, destabilizzante, folle. Gesù propone un atteggiamento di disarmante paradosso: offrire la guancia a chi ti schiaffeggia. Cosa che va capita bene, visto che spesso è utilizzata proprio per ridicolizzare i cristiani e per perseguitarli. Gesù stesso non porgerà l'altra guancia alla guardia che lo schiaffeggia davanti al sommo sacerdote! Porgere la guancia significa avere un atteggiamento leale, convincente, che desidera portare alla comprensione chi ti sta mortificando. L'equilibrio che siamo tenuti ad avere nella nostra società è difficile da raggiungere, ma possibile: non adeguarci alla crescente violenza che contagia ogni luogo, il linguaggio, le abitudini quotidiane e, nello stesso tempo, non essere remissivi, non diventare lo zerbino su cui tutti si puliscono i piedi in nome di una malintesa remissività cristiana. Imitiamo il Signore, nel suo virile pacifismo.
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Antifona d'ingresso
Ascolta Signore, la mia voce: a te io grido.
Sei tu il mio aiuto, non respingermi, non abbandonarmi,
Dio della mia salvezza. (Sal 27,7-9)


Colletta
O Dio, fortezza di chi spera in te,
ascolta benigno le nostre invocazioni,
e poiché nella nostra debolezza nulla possiamo
senza il tuo aiuto,
soccorrici con la tua grazia,
perché fedeli ai tuoi comandamenti
possiamo piacerti nelle intenzioni e nelle opere.
Per il nostro Signore Gesù Cristo...

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Prima lettura

1Re 21,1-16
Nabot venne lapidato e morì.

Dal primo libro dei Re

In quel tempo, Nabot di Izreèl possedeva una vigna che era a Izreèl, vicino al palazzo di Acab, re di Samarìa. Acab disse a Nabot: «Cedimi la tua vigna; ne farò un orto, perché è confinante con la mia casa. Al suo posto ti darò una vigna migliore di quella, oppure, se preferisci, te la pagherò in denaro al prezzo che vale». Nabot rispose ad Acab: «Mi guardi il Signore dal cederti l’eredità dei miei padri».
Acab se ne andò a casa amareggiato e sdegnato per le parole dettegli da Nabot di Izreèl, che aveva affermato: «Non ti cederò l’eredità dei miei padri!». Si coricò sul letto, voltò la faccia da un lato e non mangiò niente. Entrò da lui la moglie Gezabèle e gli domandò: «Perché mai il tuo animo è tanto amareggiato e perché non vuoi mangiare?». Le rispose: «Perché ho detto a Nabot di Izreèl: “Cèdimi la tua vigna per denaro, o, se preferisci, ti darò un’altra vigna” ed egli mi ha risposto: “Non cederò la mia vigna!”». Allora sua moglie Gezabèle gli disse: «Tu eserciti così la potestà regale su Israele? Àlzati, mangia e il tuo cuore gioisca. Te la farò avere io la vigna di Nabot di Izreèl!».
Ella scrisse lettere con il nome di Acab, le sigillò con il suo sigillo, quindi le spedì agli anziani e ai notabili della città, che abitavano vicino a Nabot. Nelle lettere scrisse: «Bandite un digiuno e fate sedere Nabot alla testa del popolo. Di fronte a lui fate sedere due uomini perversi, i quali l’accusino: “Hai maledetto Dio e il re!”. Quindi conducetelo fuori e lapidatelo ed egli muoia».
Gli uomini della città di Nabot, gli anziani e i notabili che abitavano nella sua città, fecero come aveva ordinato loro Gezabèle, ossia come era scritto nelle lettere che aveva loro spedito. Bandirono un digiuno e fecero sedere Nabot alla testa del popolo. Giunsero i due uomini perversi, che si sedettero di fronte a lui. Costoro accusarono Nabot davanti al popolo affermando: «Nabot ha maledetto Dio e il re». Lo condussero fuori della città e lo lapidarono ed egli morì. Quindi mandarono a dire a Gezabèle: «Nabot è stato lapidato ed è morto».
Appena Gezabèle sentì che Nabot era stato lapidato ed era morto, disse ad Acab: «Su, prendi possesso della vigna di Nabot di Izreèl, il quale ha rifiutato di dartela in cambio di denaro, perché Nabot non vive più, è morto». Quando sentì che Nabot era morto, Acab si alzò per scendere nella vigna di Nabot di Izreèl a prenderne possesso.

Parola di Dio

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Salmo responsoriale

Sal 5

Sii attento, Signore, al mio lamento.

Oppure:
Ascolta, Signore, il povero che ti invoca.

Porgi l’orecchio, Signore, alle mie parole:
intendi il mio lamento.
Sii attento alla voce del mio grido,
o mio re e mio Dio,
perché a te, Signore, rivolgo la mia preghiera.

Tu non sei un Dio che gode del male,
non è tuo ospite il malvagio;
gli stolti non resistono al tuo sguardo.

Tu hai in odio tutti i malfattori,
tu distruggi chi dice menzogne.
Sanguinari e ingannatori, il Signore li detesta.

Canto al Vangelo (Sal 118)
Alleluia, alleluia.
Lampada per i miei passi è la tua parola,
luce sul mio cammino.
Alleluia.

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Vangelo

Mt 5,38-42
Io vi dico di non opporvi al malvagio.


+ Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Avete inteso che fu detto: “Occhio per occhio” e “dente per dente”. Ma io vi dico di non opporvi al malvagio; anzi, se uno ti dà uno schiaffo sulla guancia destra, tu pórgigli anche l’altra, e a chi vuole portarti in tribunale e toglierti la tunica, tu lascia anche il mantello.
E se uno ti costringerà ad accompagnarlo per un miglio, tu con lui fanne due.
Da’ a chi ti chiede, e a chi desidera da te un prestito non voltare le spalle».

Parola del Signore

Preghiera dei fedeli
Fratelli, rivolgiamo con fiducia la nostra preghiera a Dio Padre, che non manca di soccorrerci nel momento del bisogno. Diciamo insieme:
Signore, vieni in nostro aiuto.

Per la Chiesa, perché l'azione dello Spirito la purifichi sempre e la renda viva testimonianza di Cristo fratello di ogni uomo. Preghiamo:
Per i ministri del vangelo, perché, sorretti dalla sapienza della fede, siano con le parole e le opere instancabili annunciatori dell'amore di Dio. Preghiamo:
Per le nostre famiglie, perché vivano sempre in cristiana armonia e si aprano all'accoglienza di chi è nel bisogno. Preghiamo:
Per tutti i lavoratori, perché facciano prevalere la solidarietà e la condivisione nella necessità, sulla ricerca del profitto e della carriera. Preghiamo:
Per noi che partecipiamo a questa eucaristia, perché l'esempio di Cristo, che si è dato per noi, risvegli le virtù della misericordia e della generosità. Preghiamo:
Perché la nostra comunità sia sempre pronta ad accogliere.
Per le persone più in difficoltà della nostra parrocchia.

Dio buono e fedele, che soccorri chi spera in te, concedi al tuo popolo di guardare con rinnovata certezza all'amore del tuo Figlio che si dona anche in questa eucaristia, e vive e regna nei secoli dei secoli. Amen.

Preghiera sulle offerte
O Dio, che nel pane e nel vino
doni all’uomo il cibo che lo alimenta
e il sacramento che lo rinnova,
fa’ che non ci venga mai a mancare
questo sostegno del corpo e dello spirito.
Per Cristo nostro Signore.


Antifona di comunione
Una cosa ho chiesto al Signore, questa sola io cerco:
abitare nella casa del Signore tutti i giorni della mia vita. (Sal 27,4)

Oppure:
Dice il Signore: “Padre Santo, custodisci nel tuo nome coloro che mi hai dato,
perché siano una cosa sola, come noi”.
(Gv 17,11)


Preghiera dopo la comunione
Signore, la partecipazione a questo sacramento,
segno della nostra unione con te,
edifichi la tua Chiesa nell’unità e nella pace.
Per Cristo nostro Signore.


O M E L I E
a cura di
Qumran2.net

Casa di Preghiera San Biagio FMA     (Omelia del 17-06-2019)
Commento su Mt 5, 38-40
?In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: ?Avete inteso che fu detto: Occhio per occhio e dente per dente; ma io vi dico di non opporvi al malvagio; anzi se uno ti percuote la guancia destra, tu porgigli anche l'altra; e a chi ti vuol chiamare in giudizio per toglierti la tunica, tu lascia anche ...
(continua)
Casa di Preghiera San Biagio FMA     (Omelia del 18-06-2018)
Commento su Mt 5, 38-42
«Gesù disse ai suoi discepoli: «Avete inteso che fu detto: ?Occhio per occhio? e ?dente per dente?. Ma io vi dico di non opporvi al malvagio; anzi, se uno ti dà uno schiaffo sulla guancia destra, tu pórgigli anche l'altra, e a chi vuole portarti in tribunale e toglierti la tunica, tu lascia anche il ...
(continua)
Movimento Apostolico - rito romano     (Omelia del 18-06-2018)
Tu porgigli anche l'altra
Il cristiano è chiamato ad essere perfetta immagine di Gesù nel mondo, dinanzi ad ogni uomo. Cristo Signore è invisibile. Il cristiano deve essere sempre il Cristo visibile. Si parla di Cristo, si vede Cristo, ci si converte al Cristo che si vede. Se il cristiano non è la visibilità di Cristo Gesù, ...
(continua)
Casa di Preghiera San Biagio FMA     (Omelia del 19-06-2017)
Commento su 2 Cor 6, 1
Vi esortiamo a non accogliere invano la grazia di Dio. 2 Cor 6, 1 Come vivere questa Parola? Sta per iniziare l'estate e sono questi giorni di stanchezza: quella che si è accumulata dopo un anno intenso di lavoro, di relazioni che lascia davvero un po' con la sensazione di non avere più risorse. ...
(continua)
Movimento Apostolico - rito romano     (Omelia del 19-06-2017)
A chi desidera da te un prestito non voltare le spalle
Cristo Gesù ha spogliato se stesso, privandosi del suo stesso corpo per arricchire noi di ogni vita. Nulla ha tenuto per sé. Questa verità così è annunziata da San Paolo. Se dunque c'è qualche consolazione in Cristo, se c'è qualche conforto, frutto della carità, se c'è qualche comunione di spirito, ...
(continua)
Casa di Preghiera San Biagio FMA     (Omelia del 13-06-2016)
Commento su Mt 5, 41
«Se uno ti costringe a fare con lui un miglio, tu fanne due». Mt 5, 41 Come vivere questa Parola? Gesù parla spesso per immagini (pensiamo alle parabole) o, come qui, con accenni a situazioni molto concrete. C'è un tale che ti vede in partenza, già al volante della sua bella macchina. Senza pensa ...
(continua)
Movimento Apostolico - rito romano     (Omelia del 13-06-2016)
A chi desidera da te un prestito non voltare le spalle
Non esiste alcuna parola che possa illuminare quanto oggi Gesù ci insegna. Sono oltre ogni mente, ogni storia, ogni popolo, ogni nazione, ogni tradizione, ogni religione. Sono anche oltre ogni regola di giustizia e di verità conosciuti o anche conoscibili per il futuro. Le parole di Gesù possono ess ...
(continua)
Paolo Curtaz     (Omelia del 15-06-2015)

Avete perfettamente ragione: la pagina che abbiamo appena letto è una delle più difficili da accettare. Eppure sono affermazioni come queste che danno sapore al sale e Gesù stesso ha dimostrato con la sua vita e con la sua morte che è possibile metterle in pratica. Superare la logica della legge del ...
(continua)
Casa di Preghiera San Biagio FMA     (Omelia del 15-06-2015)
Commento su Mt 5, 39
"Ma io vi dico di non opporvi al malvagio." Mt 5, 39 Come vivere questa Parola? Questa settimana il vangelo di Matteo ci permette, con il discorso della montagna, di riflettere sulle beatitudini e su come queste si coniughino nella nostra vita quotidiana, senza essere paradossi ma piuttosto parol ...
(continua)
Movimento Apostolico - rito romano     (Omelia del 15-06-2015)
A chi desidera da te un prestito non voltare le spalle
La vita dell'uomo sulla terra è fatta di ricchezza e povertà, abbondanza e penuria, sazietà e fame, salute e malattia. Ma anche di bontà e malvagità, saggezza e stoltezza, vera adorazione di Dio e grande idolatria ed empietà. In questo mondo che sarà sempre così fino alla sua consumazione o all'avve ...
(continua)
Paolo Curtaz     (Omelia del 16-06-2014)

Gesù, non senza una buona dose di coraggio, ha deciso di contestare una buona parte delle tradizioni religiose del suo tempo attribuite a Mosè. Precetti che nessuno mai si sarebbe sognato di mettere in discussione. Lo fa, come dicevamo la scorsa settimana, riportando la norma alla sua origine, al su ...
(continua)
Movimento Apostolico - rito romano     (Omelia del 16-06-2014)
A chi desidera da te un prestito non voltare le spalle
Il cristiano è chiamato ad essere sulla terra perfetta immagine, esemplarità piena di Gesù Signore, che è a sua volta perfetta immagine, esemplarità perfetta del Padre suo. Chi è il Padre? È il Datore di ogni dono. È anche il Datore di se stesso. Si dona a noi fino alla morte di Croce. Non potendo L ...
(continua)
Casa di Preghiera San Biagio FMA     (Omelia del 16-06-2014)
Commento su Mt 5, 38-42
"Ma io vi dico di non opporvi al malvagio; anzi, se uno ti dà uno schiaffo sulla guancia destra, tu pórgigli anche l'altra, e a chi vuole portarti in tribunale e toglierti la tunica, tu lascia anche il mantello. E se uno ti costringerà ad accompagnarlo per un miglio, tu con lui fanne due. Da' a chi ...
(continua)
Paolo Curtaz     (Omelia del 17-06-2013)
Commento su Mt 5,38-42
La norma biblica dell'occhio per occhio e dente per dente era già un grosso passo avanti rispetto alla reazione selvaggia e brutale di chi annegava nel sangue un torto subito. Ma non era certo sufficiente nella logica del Signore che osa proporre una visuale innovativa, destabilizzante, folle. Gesù ...
(continua)
Riccardo Ripoli     (Omelia del 17-06-2013)
Dà a chi ti domanda e a chi desidera da te un prestito non volgere le spalle
Ricordo da piccolo che la mia mamma si faceva in quattro per chiunque le domandasse aiuto, un favore per il figlio a scuola, una buona parola per un lavoro, qualche spicciolo di carità, impegno in parrocchia e così via. C'era un ragazzo di cui ricordo il soprannome "Calimero" perché era sempre imbr ...
(continua)
Casa di Preghiera San Biagio FMA     (Omelia del 17-06-2013)
Commento su Seconda Corinti 6,4
In ogni cosa ci presentiamo come ministri di Dio con molta fermezza... 2Cor 6,4 Come vivere questa parola? Per due settimane, nella liturgia feriale, ci accompagna la seconda lettera ai Corinzi, una delle più personali e rivelatrici di Paolo - apostolo che deve anche difendersi contro i falsi apo ...
(continua)
Movimento Apostolico - rito romano     (Omelia del 17-06-2013)
Ma io vi dico di non opporvi al malvagio
A comprendere il Vangelo che oggi viene offerto alla nostra meditazione e riflessione ci serviremo di una parola sublime di Dio. Più che di parola stupenda e meravigliosa, divina nella sua essenza, è la rivelazione del suo comportamento dinanzi alla sua ira ardente, pronta a far del male al suo popo ...
(continua)
Paolo Curtaz     (Omelia del 18-06-2012)
Commento su Matteo 5,38-42
Riprendiamo la lettura continua del discorso della montagna. Gesù, con un'audacia fuori dall'ordinario, prende alcuni punti controversi della tradizione orale della Torah e li rimette in discussione, meglio: li riporta all'essenziale. Noi uomini siamo abili nel manipolare la volontà di Dio e spesso ...
(continua)