LA CHIESA

      


> e-mail    > chi siamo    > scripts e banners   > newsletters    > translate ita>eng

LITURGIA

> 9 Giugno 2010 <

Lunedì 7 Giugno 2010

Martedì 8 Giugno 2010

Mercoledì 9 Giugno 2010

Giovedì 10 Giugno 2010

Venerdì 11 Giugno 2010

Sabato 12 Giugno 2010

Domenica 13 Giugno 2010

Lunedì 14 Giugno 2010

Martedì 15 Giugno 2010

Mercoledì 16 Giugno 2010


Cerca nella BIBBIA
Per citazione
(es. Mt 28,1-20):
Per parola:



  Mercoledì della X settimana del Tempo Ordinario (Anno pari)

> Vai direttamente alle OMELIE 

Grado della Celebrazione: Feria
Colore liturgico: Verde
PO103 ;
Non è facile seguire Gesù. Per lui (e quindi per noi) la legge è stata stabilita per la nostra felicità. Ciò non piace agli uomini d’oggi, che credono di sapere meglio del loro Creatore ciò che è bene per loro. Come i malati, che si credono più informati del loro medico sul trattamento più adatto al loro caso, o i bambini, che pensano di avere più esperienza educativa dei loro genitori.
Tanto Gesù è tenero verso i peccatori, quanto è intransigente verso il peccato.
In ogni tempo gli uomini hanno voluto rimodellare il Vangelo secondo i loro desideri. E di qui il proliferare di sette. Si elimina tutto ciò che dà fastidio. Rileggiamo per esempio il discorso che tenne Paolo al governatore romano Felice(At 24,24-25). Felice mandò a chiamare Paolo per udirlo parlare della fede in Gesù Cristo. Ma siccome Paolo parlava di giustizia, di temperanza, di giudizio finale, Felice ebbe paura, e lo mandò via promettendo di richiamarlo più tardi, cosa che, naturalmente, si guardò bene dal fare.
Così molte persone sono infastidite quando un discorso tocca gli argomenti della continenza, del digiuno, del perdono, della giustizia o altro ancora. Essi lasciano la chiesa e trovano mille scuse per non rimettervi più piede. Ma in fondo a se stessi, nel profondo della loro solitudine, non hanno paura?
Siamo obiettivi: non c’è un Vangelo per i padroni e un altro per gli schiavi, un Vangelo per i ricchi e un altro per i poveri. Come non potranno mai esserci molti soli a brillare secondo le esigenze di ognuno. Certamente non è facile seguire Cristo. Eppure, egli ci ha detto: “Prendete il mio giogo sopra di voi... Il mio giogo infatti è dolce e il mio carico leggero” (Mt 11,29-30). Se il Signore l’ha pesato, fidiamoci di lui. Egli conosce i limiti delle nostre forze. Inoltre, tutti quelli che hanno seguito la sua legge con amore sono stati felici quaggiù... e “lassù”...

Ricevi la Liturgia via mail >
Ascolta il Vangelo >

Antifona d'ingresso
Il Signore è mia luce e mia salvezza,
di chi avrò paura?
Il Signore è difesa della mia vita,
di chi avrò timore?
Proprio coloro che mi fanno del male
inciampano e cadono. (Sal 27,1-2)


Colletta
O Dio, sorgente di ogni bene,
ispiraci propositi giusti e santi
e donaci il tuo aiuto,
perché possiamo attuarli nella nostra vita.
Per il nostro Signore Gesù Cristo...

>

Prima lettura

1Re 18,20-39
Questo popolo sappia che tu, o Signore, sei Dio e che converti il loro cuore!

Dal primo libro dei Re

In quei giorni, [il re] Acab convocò tutti gli Israeliti e radunò i profeti [di Baal] sul monte Carmelo. Elìa si accostò a tutto il popolo e disse: «Fino a quando salterete da una parte all’altra? Se il Signore è Dio, seguitelo! Se invece lo è Baal, seguite lui!». Il popolo non gli rispose nulla.
Elìa disse ancora al popolo: «Io sono rimasto solo, come profeta del Signore, mentre i profeti di Baal sono quattrocentocinquanta. Ci vengano dati due giovenchi; essi se ne scelgano uno, lo squartino e lo pongano sulla legna senza appiccarvi il fuoco. Io preparerò l’altro giovenco e lo porrò sulla legna senza appiccarvi il fuoco. Invocherete il nome del vostro dio e io invocherò il nome del Signore. Il dio che risponderà col fuoco è Dio!». Tutto il popolo rispose: «La proposta è buona!».
Elìa disse ai profeti di Baal: «Sceglietevi il giovenco e fate voi per primi, perché voi siete più numerosi. Invocate il nome del vostro dio, ma senza appiccare il fuoco». Quelli presero il giovenco che spettava loro, lo prepararono e invocarono il nome di Baal dal mattino fino a mezzogiorno, gridando: «Baal, rispondici!». Ma non vi fu voce, né chi rispondesse. Quelli continuavano a saltellare da una parte all’altra intorno all’altare che avevano eretto.
Venuto mezzogiorno, Elìa cominciò a beffarsi di loro dicendo: «Gridate a gran voce, perché è un dio! È occupato, è in affari o è in viaggio; forse dorme, ma si sveglierà». Gridarono a gran voce e si fecero incisioni, secondo il loro costume, con spade e lance, fino a bagnarsi tutti di sangue. Passato il mezzogiorno, quelli ancora agirono da profeti fino al momento dell’offerta del sacrificio, ma non vi fu né voce né risposta né un segno d’attenzione.
Elìa disse a tutto il popolo: «Avvicinatevi a me!». Tutto il popolo si avvicinò a lui e riparò l’altare del Signore che era stato demolito. Elìa prese dodici pietre, secondo il numero delle tribù dei figli di Giacobbe, al quale era stata rivolta questa parola del Signore: «Israele sarà il tuo nome». Con le pietre eresse un altare nel nome del Signore; scavò intorno all’altare un canaletto, della capacità di circa due sea di seme. Dispose la legna, squartò il giovenco e lo pose sulla legna. Quindi disse: «Riempite quattro anfore d’acqua e versatele sull’olocausto e sulla legna!». Ed essi lo fecero. Egli disse: «Fatelo di nuovo!». Ed essi ripeterono il gesto. Disse ancora: «Fatelo per la terza volta!». Lo fecero per la terza volta. L’acqua scorreva intorno all’altare; anche il canaletto si riempì d’acqua.
Al momento dell’offerta del sacrificio si avvicinò il profeta Elìa e disse: «Signore, Dio di Abramo, di Isacco e d’Israele, oggi si sappia che tu sei Dio in Israele e che io sono tuo servo e che ho fatto tutte queste cose sulla tua parola. Rispondimi, Signore, rispondimi, e questo popolo sappia che tu, o Signore, sei Dio e che converti il loro cuore!».
Cadde il fuoco del Signore e consumò l’olocausto, la legna, le pietre e la cenere, prosciugando l’acqua del canaletto. A tal vista, tutto il popolo cadde con la faccia a terra e disse: «Il Signore è Dio! Il Signore è Dio!».

Parola di Dio

>

Salmo responsoriale

Sal 15

Proteggimi, o Dio: in te mi rifugio.

Proteggimi, o Dio: in te mi rifugio.
Ho detto al Signore: «Il mio Signore sei tu,
solo in te è il mio bene».

Moltiplicano le loro pene
quelli che corrono dietro a un dio straniero.
Io non spanderò le loro libagioni di sangue,
né pronuncerò con le mie labbra i loro nomi.

Il Signore è mia parte di eredità e mio calice:
nelle tue mani è la mia vita.
Io pongo sempre davanti a me il Signore,
sta alla mia destra, non potrò vacillare.

Mi indicherai il sentiero della vita,
gioia piena alla tua presenza,
dolcezza senza fine alla tua destra.

Canto al Vangelo (Sal 24,4)
Alleluia, alleluia.
Insegnami, mio Dio, i tuoi sentieri,
guidami nella tua fedeltà e istruiscimi.
Alleluia.

>

Vangelo

Mt 5,17-19
Non sono venuto ad abolire, ma a dare pieno compimento.


+ Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Non crediate che io sia venuto ad abolire la Legge o i Profeti; non sono venuto ad abolire, ma a dare pieno compimento.
In verità io vi dico: finché non siano passati il cielo e la terra, non passerà un solo iota o un solo trattino della Legge, senza che tutto sia avvenuto.
Chi dunque trasgredirà uno solo di questi minimi precetti e insegnerà agli altri a fare altrettanto, sarà considerato minimo nel regno dei cieli. Chi invece li osserverà e li insegnerà, sarà considerato grande nel regno dei cieli».

Parola del Signore

Preghiera dei fedeli
Rivolgiamoci con fiducia a Dio, fonte della rivelazione, perché ci aiuti ad osservare sempre i suoi comandamenti e a vivere nel suo amore. Preghiamo insieme dicendo:
Insegnaci i tuoi sentieri, Signore.

Per il Papa, i vescovi e i sacerdoti, perché siano fedeli alla parola di Dio e la annuncino sempre con verità. Preghiamo:
Per il popolo ebreo, perché veda nel Cristo il compimento pieno alla sua attesa di salvezza. Preghiamo:
Per i responsabili della vita pubblica, perché nella loro azione legislativa rispettino sempre i diritti e la coscienza degli uomini. Preghiamo:
Per i sofferenti, perché docili all'azione dello Spirito Santo collaborino alla salvezza del mondo. Preghiamo:
Per la nostra comunità, perché non si esaurisca nell'osservanza sterile dei precetti, ma viva costantemente la legge dell'amore. Preghiamo:
Per la purificazione della nostra fede.
Perché nessuna legge umana sia contraria alla legge di Dio.

O Signore Dio, che ci hai affidato la tua legge per la nostra vita, aiutaci a non disprezzare nessuno dei tuoi comandi, e a migliorare sempre più il nostro amore al prossimo. Te lo chiediamo per Cristo nostro Signore. Amen.

Preghiera sulle offerte
Quest’offerta del nostro servizio sacerdotale
sia bene accetta al tuo nome, Signore,
e accresca il nostro amore per te.
Per Cristo nostro Signore.


Antifona di comunione
Il Signore è mia roccia e mia fortezza:
è lui, il mio Dio, che mi libera e mi aiuta. (Sal 18,3)

Oppure:
Dio è amore; chi sta nell’amore dimora in Dio,
e Dio in lui. (1Gv 4,16)


Preghiera dopo la comunione
Signore, la forza risanatrice del tuo Spirito,
operante in questo sacramento,
ci guarisca dal male che ci separa da te
e ci guidi sulla via del bene.
Per Cristo nostro Signore.


O M E L I E
a cura di
Qumran2.net

Casa di Preghiera San Biagio FMA     (Omelia del 12-06-2019)
Commento su Mt 5,17-19
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Non crediate che io sia venuto ad abolire la Legge o i Profeti; non sono venuto ad abolire, ma a dare pieno compimento. In verità io vi dico: finché non siano passati il cielo e la terra, non passerà un solo iota o un solo trattino della Legge, senza che ...
(continua)
don Nicola Salsa     (Omelia del 12-06-2019)
La legge di Cristo
...
(continua)
Movimento Apostolico - rito romano     (Omelia del 13-06-2018)
Senza che tutto sia avvenuto
Gesù viene per stipulare con il suo popolo e con l'intera umanità la Nuova Alleanza. Nella profezia di Geremia non cambia il fondamento del patto che è l'obbligo di ogni uomo che lo sottoscrive di vivere secondo la Legge del Signore. Cambiamo le modalità. La Legge non sarà scritta sulla pietra, ma n ...
(continua)
Casa di Preghiera San Biagio FMA     (Omelia del 13-06-2018)
Commento su 1 Re 18, 20
«Fino a quando salterete da una parte all'altra? Se il Signore è Dio, seguitelo! Se invece lo è Baal, seguite lui!» 1 Re 18, 20 Come vivere questa Parola? Elia ha la parola di Dio iscritta nel suo cuore, nella sua mente, nelle sue ossa, nella sua carne. La sua fede gli permette di disdegnare ogni ...
(continua)
Casa di Preghiera San Biagio FMA     (Omelia del 14-06-2017)
Commento su 2 Cor. 1,19
Il Figlio di Dio che abbiamo predicato tra voi (io, Silvano e Timoteo) non fu "si" e "no" ma in Lui ci fu il Si". 2 Cor. 1,19 Come vivere questa Parola? Paolo afferma la propria sincerità mentre scrive agli abitanti di Corinto: una città la cui evangelizzazione non poco gli costò a causa di quei ...
(continua)
Movimento Apostolico - rito romano     (Omelia del 14-06-2017)
Non sono venuto ad abolire
Leggiamo ogni tanto i Comandamenti sui quali si regge la vita non solo religiosa, ma anche sociale, civile, politica, economica, finanziaria del popolo del Signore. Essi sono il fondamento indispensabile sul quale poggia l'edificio di Dio. Se essi non vengono posti a fondamento perenne, nessun edifi ...
(continua)
Movimento Apostolico - rito romano     (Omelia del 08-06-2016)
Non passerà un solo iota o un solo trattino della Legge
San Paolo ricorda ai Romani che il giusto non vive di fede, ma vive di fede in fede. Quello del giusto è un cammino senza interruzione di luce in luce, di verità in verità, di carità in carità, di contemplazione in contemplazione, senza mai fermarsi. Se ci si ferma si cade nelle tenebre dell'idolatr ...
(continua)
Casa di Preghiera San Biagio FMA     (Omelia del 08-06-2016)
Commento su Mt. 5,17
In quel tempo Gesù disse ai suoi discepoli: "Non pensate che io sia venuto ad abolire la Legge o i Profeti; non son venuto per abolire, ma per dare compimento". Mt. 5,17 Come vivere questa Parola? Gesù non è il Signore dello "scarto", non si mette contro la tradizione nella quale è nato. La legg ...
(continua)
Paolo Curtaz     (Omelia del 10-06-2015)

Vivere le beatitudini dona sapore alla vita e ci fa diventare luce per il mondo. Ma ad una condizione: di non svilire la portata profetica e destabilizzante del Vangelo e di non cambiarne neppure una virgola o un trattino. Quando Gesù dice di non essere venuto a cambiare nemmeno un segno della Legge ...
(continua)
Movimento Apostolico - rito romano     (Omelia del 10-06-2015)
Sarà considerato grande nel regno dei cieli
Per dare luce alla nostra lampada dobbiamo alimentarla quotidianamente con la nostra carne trasformata in olio. Ma come si trasforma la nostra carne in olio per dare luce perenne alla lampada? Gesù ci insegna che questo avviene attraverso l'osservanza di ogni prescrizione della legge, sia di quelle ...
(continua)
Casa di Preghiera San Biagio FMA     (Omelia del 10-06-2015)
Commento su Mt 5,17
«Non sono venuto ad abolire, ma a dare pieno compimento» Mt 5,17 Come vivere questa Parola? Gesù si pone in continuità con la più profonda e valida esperienza religiosa di Israele: egli non si mette al di fuori della tradizione autentica, ma vuole riportarla alla sua origine, che è Dio. Non dunqu ...
(continua)
Paolo Curtaz     (Omelia del 12-06-2013)
Commento su Mt 5,17-19
Gesù non è anarchico, un creativo che distrugge tutto ciò che l'ha preceduto, un guru carismatico che pensa di avere sempre ragione. Si pone in profonda e fedele continuità con la più autentica esperienza religiosa di Israele cui si ispira. A chi lo accusa di contraddire la Legge, di porsi al di sop ...
(continua)
Movimento Apostolico - rito romano     (Omelia del 12-06-2013)
Non sono venuto ad abolire, ma a dare pieno compimento
Che valore conserva la legge antica per il discepolo di Gesù? È cosa da abrogare, cancellare, gettare via, oppure essa mantiene tuta la sua validità? La risposta viene dalla santa distinzione tra legge morale e legge rituale. La legge rituale non obbliga più. La questione è stata risolta in modo def ...
(continua)
Casa di Preghiera San Biagio FMA     (Omelia del 12-06-2013)
Commento su Seconda Corinti 3,4
"Questa è la fiducia che abbiamo per mezzo di Cristo, davanti a Dio" 2 Cor 3,4 Come vivere questa parola? La fiducia Se c'è una cosa antipatica è la lettera di raccomandazione! Uno scritto, più o meno veritiero, nel quale qualcuno deve dire bene di qualcun altro, per ottenere qualcosa. Un'espres ...
(continua)
Paolo Curtaz     (Omelia del 13-06-2012)
Commento su Matteo 5,17-19
Crea una certa confusione l'affermazione di Gesù. Egli dice chiaramente di non essere venuto ad abolire una virgola della Legge ma, leggendo il vangelo, vediamo che molto spesso Gesù contraddice le affermazioni dei dottori della Legge e mette in discussione i loro precetti. Bisogna capirsi, allora. ...
(continua)