LA CHIESA

      


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LITURGIA

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(es. Mt 28,1-20):
Per parola:



  SAN TOMMASO

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Grado della Celebrazione: FESTA
Colore liturgico: Rosso
Scheda Agiografica: SAN TOMMASO
S0703 ;

Vorrei raccontarvi una storia. Parla di un ragazzo. Aveva una decina di anni e non sapeva ancora cosa volesse dire essere malato. Sulla strada aveva improvvisamente notato qualcosa che non andava. Sentiva un dolore acuto, aveva freddo e non sapeva cosa fare. Al dolore si aggiungeva il fatto che nessuno si occupava di lui, che nessuno lo notava. Le persone passavano senza prestargli attenzione. Finì col rientrare a casa. Tremava, e sperava che qualcuno lo sentisse. In quel momento arrivò sua madre e se ne accorse. Gli disse: “Non stai bene. Sei malato”. E nello stesso istante, il peggio passò. Il ragazzo pensò: “Qualcuno sa e vede come sto”. Certamente è avvenuta la stessa cosa per i discepoli quando improvvisamente è apparso Gesù in mezzo a loro e hanno detto: “Vedete, sono io”. Nell’istante stesso in cui si è mostrato a loro, la loro paura si è trasformata. Capisco che Tommaso si sia mostrato tanto riluttante quando gli hanno detto: “Abbiamo visto il Signore”. Probabilmente non era così poco credente come sembra a prima vista. Forse aveva vagato per la strada senza sapere cosa fare, con una grande tristezza in fondo al cuore a causa degli avvenimenti recenti. Ed ecco che gli altri gli dicono: “Abbiamo visto il Signore e mangiato con lui”. Sentiamo che Tommaso vorrebbe vedere di persona cose ancora più grandi. Gesù avvicina Tommaso con molta tenerezza. Tommaso può mettere la mano sulle sue ferite. Potrebbe capitare anche a noi, che abbiamo tutti un Tommaso in noi. Perché non siamo forse Tommaso quando diciamo: “Se non vediamo, non crediamo”?
Gesù dice a Tommaso: “Vieni, puoi toccarmi”. E poiché Gesù è così vicino a Tommaso e gli manifesta una tale tenerezza, egli non può che gridare, sconvolto: “Mio Signore e mio Dio!”.
Se capitasse a qualcuno tra noi di sentire il tenero amore e la presenza di Gesù, allora anche noi potremmo incontrarlo.

GEORG LOKAY

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Antifona d'ingresso
Tu sei il mio Dio, a te innalzo la lode;
tu sei il mio Dio, elevo inni al tuo nome;
dò gloria a te che mi hai salvato. (Sal 118,28)


Colletta
Esulti la tua Chiesa, o Dio, nostro Padre,
nella festa dell’apostolo Tommaso;
per la sua intercessione si accresca la nostra fede,
perché credendo abbiamo vita nel nome del Cristo,
che fu da lui riconosciuto suo Signore e suo Dio.
Egli vive e regna con te...

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Prima lettura

Ef 2,19-22
Edificati sopra il fondamento degli apostoli.

Dalla lettera di san Paolo apostolo agli Efesìni

Fratelli, voi non siete più stranieri né ospiti, ma siete concittadini dei santi e familiari di Dio, edificati sopra il fondamento degli apostoli e dei profeti, avendo come pietra d’angolo lo stesso Cristo Gesù.
In lui tutta la costruzione cresce ben ordinata per essere tempio santo nel Signore; in lui anche voi venite edificati insieme per diventare abitazione di Dio per mezzo dello Spirito.

Parola di Dio

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Salmo responsoriale

Sal 116

Andate in tutto il mondo e proclamate il Vangelo.

Genti tutte, lodate il Signore,
popoli tutti, cantate la sua lode.

Perché forte è il suo amore per noi
e la fedeltà del Signore dura per sempre.

Canto al Vangelo (Gv 20,29)
Alleluia, alleluia.
Perché mi hai veduto, Tommaso, tu hai creduto;
beati quelli che non hanno visto e hanno creduto!
Alleluia.

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Vangelo

Gv 20,24-29
Mio Signore e mio Dio!


+ Dal Vangelo secondo Giovanni

Tommaso, uno dei Dodici, chiamato Dìdimo, non era con loro quando venne Gesù. Gli dicevano gli altri discepoli: «Abbiamo visto il Signore!». Ma egli disse loro: «Se non vedo nelle sue mani il segno dei chiodi e non metto il mio dito nel segno dei chiodi e non metto la mia mano nel suo fianco, io non credo».
Otto giorni dopo i discepoli erano di nuovo in casa e c’era con loro anche Tommaso. Venne Gesù, a porte chiuse, stette in mezzo e disse: «Pace a voi!». Poi disse a Tommaso: «Metti qui il tuo dito e guarda le mie mani; tendi la tua mano e mettila nel mio fianco; e non essere incredulo, ma credente!». Gli rispose Tommaso: «Mio Signore e mio Dio!». Gesù gli disse: «Perché mi hai veduto, tu hai creduto; beati quelli che non hanno visto e hanno creduto!».

Parola del Signore

Preghiera dei fedeli
Dio si mostra a coloro che lo cercano. Desiderosi di comprendere il mistero di Cristo, per renderci disponibili alla sua signoria che salva, supplichiamo dicendo:
Rinnova la fede del tuo popolo, Signore.

Quando vediamo la Chiesa ferita e incompresa nel suo ministero, o non del tutto splendente in santità come vorremmo, noi ti preghiamo:
Quando tocchiamo da vicino le piaghe dell'umanità inferte dal vizio, dall'egoismo, e sperimentiamo la precarietà dell'esistenza, noi ti preghiamo:
Quando ti mostri nel dolore, nella rinuncia, o ti nascondi dietro una cortina di dubbio e di silenzio, noi ti preghiamo:
Quando ci sembrano più affidabili i nostri progetti e più attraenti le nostre scelte, noi ti preghiamo:
Quando ti fai toccare nel crocifisso, mentre vorremmo contemplarti solo nella gloria, noi ti preghiamo:
Per gli uomini di scienza e di pensiero.
Per tutti coloro a cui la vita sembra un assurdo.

Padre, tu conosci la fragilità del nostro cuore. Mentre attendiamo in silenzio la tua luce, parli per noi colui che hai mandato e con le sue piaghe ci ha redento: Cristo nostro Signore, che vive con te nella gloria nei secoli dei secoli. Amen.

Preghiera sulle offerte
Accetta, Signore,
l’offerta del nostro servizio sacerdotale
nel glorioso ricordo di san Tommaso apostolo,
e custodisci in noi i doni della tua redenzione.
Per Cristo nostro Signore.


Prefazio degli Apostoli.


Antifona di comunione
“Accosta la tua mano, tocca le cicatrici dei chiodi,
e non essere incredulo, ma credente”. (cf. Gv 20,27)


Preghiera dopo la comunione
O Padre, che ci hai nutriti
del corpo e sangue del tuo Figlio,
fa’ che insieme all’apostolo Tommaso
riconosciamo nel Cristo il nostro Signore e il nostro Dio,
e testimoniamo con la vita
la fede che professiamo.
Per Cristo nostro Signore.


O M E L I E
a cura di
Qumran2.net

Movimento Apostolico - rito romano     (Omelia del 03-07-2019)
Abbiamo visto il Signore!
San Paolo rivela al mondo intero che la fede nasce dall'ascolto. All'origine della Parola però vi sono sempre i testimoni oculari. Quando i testimoni oculari sono degni di fede? Quando la Parola che essi annunziano è trasformata da essi in propria vita. Se essi dicono ?Beati i poveri in spirito, per ...
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Movimento Apostolico - rito romano     (Omelia del 03-07-2018)
Non essere incredulo, ma credente!
San Paolo, grande maestro nelle cose di Dio, ci rivela che la fede nasce dalla predicazione. Spetta però al predicatore della fede rendersi credibile in ogni sua parola. Come potrà accadere questo? Colmando il suo cuore di Spirito Santo e attingendo sempre la sua parola della fede dal cuore dello Sp ...
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Movimento Apostolico - rito romano     (Omelia del 03-07-2017)
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La testimonianza di aver visto il Signore è vera via di Fede. Saulo ha visto il Signore. Saulo, spirando ancora minacce e stragi contro i discepoli del Signore, si presentò al sommo sacerdote e gli chiese lettere per le sinagoghe di Damasco, al fine di essere autorizzato a condurre in catene a Geru ...
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Paolo Curtaz     (Omelia del 03-07-2015)

Oggi è san Tommaso, che ci crede anche se non ci mette il naso. Un apostolo che ha dovuto sopportare la nomea di incredulo da parte di noi cattolici di buona famiglia. Tommaso incredulo? Ma dai! Tommaso è deluso, amareggiato, sconfitto. Il suo terremoto ha un nome: crocifissione. Lì, sul Golgota, h ...
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Movimento Apostolico - rito romano     (Omelia del 03-07-2015)
Abbiamo visto il Signore!
Gesù Risorto entra a porte chiuse nel Cenacolo, si mostra vivo ai suoi discepoli, li ricolma di Spirito Santo, conferisce loro il potere di perdonare i peccati, li manda come il Padre ha mandato Lui. Tommaso è però assente. Appena rientra, gli altri apostoli, gli comunicano la grande esperienza viss ...
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Paolo Curtaz     (Omelia del 03-07-2014)

Oggi la chiesa celebra la memoria di Tommaso, uno dei discepoli più conosciuti ma non sempre capito nella sua illuminante storia personale. Da anni combatto un'accesa battaglia contro la semplificazione del giudizio, tanto più se il giudizio riguarda la fama di un santo come Tommaso, passato alla s ...
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Movimento Apostolico - rito romano     (Omelia del 03-07-2014)
Metti qui il tuo dito e guarda le mie mani
L'uomo è la via della fede. Con la morte in croce e la sua sepoltura finisce a via della visione, del contatto, dell'esperienza con Gesù Signore. Di questa via si serve il Signore quando le vie umane vengono meno, si perdono nei dedali dei loro pensieri, si smarriscono in menti contorte e complicate ...
(continua)
Paolo Curtaz     (Omelia del 03-07-2013)
Commento su Gv 20,24-29
Oggi celebriamo la splendida figura di Tommaso apostolo, protagonista di una delle pagine più intense dell'intero vangelo, per ricordarci che la fede passa anche attraverso il superamento del dolore. Tommaso è soprannominato didimo, cioè gemello. È vero: ci assomiglia, e tanto. È come noi nell'entu ...
(continua)
Riccardo Ripoli     (Omelia del 03-07-2013)
Se non vedo nelle sue mani il segno dei chiodi e non metto il mio dito nel segno dei chiodi e non metto la mia mano nel suo fianco, io non credo
Quando un genitore dice ad un figlio "studia perché se non ti fai una cultura nella vita avrai problemi", oppure "non frequentare certe persone perché poi ti trovi nei guai" molti ragazzi non credono, hanno bisogno di toccare con mano la realtà, sbatterci la testa, farsi del male. Ci sono tante situ ...
(continua)
Movimento Apostolico - rito romano     (Omelia del 03-07-2013)
Beati quelli che non hanno visto e hanno creduto!
Quando Gesù rivelò la sua verità messianica agli abitanti di Nazaret, questi si rifiutarono di credere. Allora erano uno contro cento. Gesù parlava dalla sua verità. Tutti gli altri lo hanno rifiutato, non credendo nelle sue parole. Lui non era il Messia. Riavvolse il rotolo, lo riconsegnò all\'i ...
(continua)
Paolo Curtaz     (Omelia del 03-07-2012)
Commento su Giovanni 20,24-29
San Tommaso è forse l'apostolo più conosciuto, dopo i santi Pietro e Paolo e la sua fama deriva, purtroppo, dalla nostra scarsissima conoscenza della Scrittura che lo ha fatto diventare un incredulo... Tommaso incredulo? Non diciamo sciocchezze! Leggendo bene il racconto di Giovanni, si capisce sub ...
(continua)