LA CHIESA

      


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LITURGIA

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(es. Mt 28,1-20):
Per parola:



  Giovedì della XII settimana del Tempo Ordinario (Anno dispari)

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Grado della Celebrazione: Feria
Colore liturgico: Verde
DO124 ;
"Non chiunque mi dice: Signore, Signore, entrerà nel regno dei cieli, ma colui che fa la volontà del Padre mio che è nei cieli". Le esigenze di Gesù sono molto forti, quasi tremende per noi, così deboli e fragili. Tutto il discorso della montagna, nelle sue articolazioni, è un fermo invito al compimento della volontà di Dio con purezza, generosità, perfezione, e noi sappiamo bene quanto poco possiamo contare su noi stessi. Ma mentre ci presenta queste esigenze Gesù mette in noi il desiderio di rispondervi e ce ne dà il mezzo e la forza.
Un mezzo: "Chiunque ascolta queste mie parole e le mette in pratica è simile a un uomo saggio...". La parola di Gesù ci fa conoscere la volontà del Padre; se l'ascoltiamo non dobbiamo temere di esserne lontani:
siamo anzi immersi in essa e "in quel giorno" Gesù ci riconoscerà tra i benedetti del Padre suo.
La forza: Gesù ci dà un cuore nuovo, ci offre anzi il suo cuore, perché soltanto con il suo cuore obbediente possiamo adempiere la volontà del Padre, anche quando su di noi dovessero abbattersi la pioggia, il vento, i flutti delle prove e delle avversità, perché siamo fondati sulla roccia. Con la presenza di Dio in noi abbiamo la sua forza, la sua gioia, siamo già in paradiso.

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Antifona d'ingresso
Il Signore è la forza del suo popolo
e rifugio di salvezza per il suo Cristo.
Salva il tuo popolo, Signore,
benedici la tua eredità,
e sii la sua guida per sempre. (Sal 28,8-9)


Colletta
Dona al tuo popolo, o Padre,
di vivere sempre nella venerazione e nell’amore
per il tuo santo nome,
poiché tu non privi mai della tua guida
coloro che hai stabilito sulla roccia del tuo amore.
Per il nostro Signore Gesù Cristo...

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Prima lettura

Gen 16,1-12.15-16
Agar partorì ad Abram un figlio e Abram lo chiamò Ismaele.

Dal libro della Gènesi

Sarài, moglie di Abram, non gli aveva dato figli. Avendo però una schiava egiziana chiamata Agar, Sarài disse ad Abram: «Ecco, il Signore mi ha impedito di aver prole; unisciti alla mia schiava: forse da lei potrò avere figli».
Abram ascoltò l’invito di Sarài. Così, al termine di dieci anni da quando Abram abitava nella terra di Canaan, Sarài, moglie di Abram, prese Agar l’Egiziana, sua schiava, e la diede in moglie ad Abram, suo marito. Egli si unì ad Agar, che restò incinta. Ma, quando essa si accorse di essere incinta, la sua padrona non contò più nulla per lei.
Allora Sarài disse ad Abram: «L’offesa a me fatta ricada su di te! Io ti ho messo in grembo la mia schiava, ma da quando si è accorta d’essere incinta, io non conto più niente per lei. Il Signore sia giudice tra me e te!». Abram disse a Sarài: «Ecco, la tua schiava è in mano tua: trattala come ti piace». Sarài allora la maltrattò, tanto che quella fuggì dalla sua presenza.
La trovò l’angelo del Signore presso una sorgente d’acqua nel deserto, la sorgente sulla strada di Sur, e le disse: «Agar, schiava di Sarài, da dove vieni e dove vai?». Rispose: «Fuggo dalla presenza della mia padrona Sarài». Le disse l’angelo del Signore: «Ritorna dalla tua padrona e restale sottomessa». Le disse ancora l’angelo del Signore: «Moltiplicherò la tua discendenza e non si potrà contarla, tanto sarà numerosa».
Soggiunse poi l’angelo del Signore:
«Ecco, sei incinta:
partorirai un figlio
e lo chiamerai Ismaele,
perché il Signore ha udito il tuo lamento.
Egli sarà come un asino selvatico;
la sua mano sarà contro tutti
e la mano di tutti contro di lui,
e abiterà di fronte a tutti i suoi fratelli».
Agar partorì ad Abram un figlio e Abram chiamò Ismaele il figlio che Agar gli aveva partorito. Abram aveva ottantasei anni quando Agar gli partorì Ismaele.


Forma breve:

Dal libro della Gènesi (Gen 16, 6b-12.15-16)

In quei giorni, Sarài maltrattò Agar, tanto che quella fuggì dalla sua presenza. La trovò l’angelo del Signore presso una sorgente d’acqua nel deserto, la sorgente sulla strada di Sur, e le disse: «Agar, schiava di Sarài, da dove vieni e dove vai?». Rispose: «Fuggo dalla presenza della mia padrona Sarài». Le disse l’angelo del Signore: «Ritorna dalla tua padrona e restale sottomessa». Le disse ancora l’angelo del Signore: «Moltiplicherò la tua discendenza e non si potrà contarla, tanto sarà numerosa».
Soggiunse poi l’angelo del Signore:
«Ecco, sei incinta:
partorirai un figlio
e lo chiamerai Ismaele,
perché il Signore ha udito il tuo lamento.
Egli sarà come un asino selvatico;
la sua mano sarà contro tutti
e la mano di tutti contro di lui,
e abiterà di fronte a tutti i suoi fratelli».
Agar partorì ad Abram un figlio e Abram chiamò Ismaele il figlio che Agar gli aveva partorito. Abram aveva ottantasei anni quando Agar gli partorì Ismaele.

Parola di Dio

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Salmo responsoriale

Sal 105

Rendete grazie al Signore, perché è buono.

Rendete grazie al Signore, perché è buono,
perché il suo amore è per sempre.
Chi può narrare le prodezze del Signore,
far risuonare tutta la sua lode?

Beati coloro che osservano il diritto
e agiscono con giustizia in ogni tempo.
Ricòrdati di me, Signore, per amore del tuo popolo.

Visitami con la tua salvezza,
perché io veda il bene dei tuoi eletti,
gioisca della gioia del tuo popolo,
mi vanti della tua eredità.

Canto al Vangelo (Gv 14,23)
Alleluia, alleluia.
Se uno mi ama, osserverà la mia parola, dice il Signore,
e il Padre mio lo amerà e noi verremo a lui.
Alleluia.

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Vangelo

Mt 7,21-29
La casa costruita sulla roccia e la casa costruita sulla sabbia.


+ Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Non chiunque mi dice: “Signore, Signore”, entrerà nel regno dei cieli, ma colui che fa la volontà del Padre mio che è nei cieli. In quel giorno molti mi diranno: “Signore, Signore, non abbiamo forse profetato nel tuo nome? E nel tuo nome non abbiamo forse scacciato demòni? E nel tuo nome non abbiamo forse compiuto molti prodigi?”. Ma allora io dichiarerò loro: “Non vi ho mai conosciuti. Allontanatevi da me, voi che operate l’iniquità!”.
Perciò chiunque ascolta queste mie parole e le mette in pratica, sarà simile a un uomo saggio, che ha costruito la sua casa sulla roccia. Cadde la pioggia, strariparono i fiumi, soffiarono i venti e si abbatterono su quella casa, ma essa non cadde, perché era fondata sulla roccia. Chiunque ascolta queste mie parole e non le mette in pratica, sarà simile a un uomo stolto, che ha costruito la sua casa sulla sabbia. Cadde la pioggia, strariparono i fiumi, soffiarono i venti e si abbatterono su quella casa, ed essa cadde e la sua rovina fu grande».
Quando Gesù ebbe terminato questi discorsi, le folle erano stupite del suo insegnamento: egli infatti insegnava loro come uno che ha autorità, e non come i loro scribi.

Parola del Signore

Preghiera dei fedeli
Fratelli, preghiamo il Padre, perché ci doni la fedeltà e la coerenza necessarie per costruire la nostra casa sulla roccia, dicendo:
Guida, Padre, il nostro cammino.

- Per il popolo di Dio, perché la frequenza ai sacramenti e l'obbedienza al vangelo siano stabile fondamento della sua missione nel mondo. Preghiamo.
- Per i giovani, perché lo Spirito susciti in molti di loro la forza di corrispondere alla chiamata al sacerdozio e alla vita religiosa. Preghiamo.
- Per i giovani sposi, perché fondino la loro unione sulla grazia del sacramento ricevuto e sulla ricerca di una comunione perfetta nello spirito e nel corpo. Preghiamo.
- Per quanti sono in ricerca della verità, perché la lealtà verso se stessi e il desiderio di realizzarsi li spinga ad avvicinarsi al Cristo redentore. Preghiamo.
- Per noi qui riuniti in assemblea, perché non basiamo la costruzione del futuro sulle nostre buone intenzioni, ma sull'adesione a Cristo presente nell'eucaristia e nella Chiesa. Preghiamo.
- Per chi è senza casa.
- Per le famiglie della nostra parrocchia.

O Dio, che ami e proteggi chi compie la tua volontà, non guardare alla nostra debolezza, ma alla sincerità del nostro impegno a completare l'opera della tua creazione. Per Cristo nostro Signore. Amen.

Preghiera sulle offerte
Accogli, Signore, la nostra offerta:
questo sacrificio di espiazione e di lode
ci purifichi e ci rinnovi,
perché tutta la nostra vita sia bene accetta alla tua volontà.
Per Cristo nostro Signore.


Antifona di comunione
Gli occhi di tutti, Signore, si volgono a te fiduciosi,
e tu provvedi loro il cibo a suo tempo. (Sal 145,15)

Oppure:
Dice il Signore: “Io sono il buon pastore,
e dò la mia vita per le mie pecore”. (Gv 10,11.15)


Preghiera dopo la comunione
O Dio che ci hai rinnovati
con il corpo e sangue del tuo Figlio,
fa’ che la partecipazione ai santi misteri
ci ottenga la pienezza della redenzione.
Per Cristo nostro Signore.


O M E L I E
a cura di
Qumran2.net

Casa di Preghiera San Biagio FMA     (Omelia del 27-06-2019)
Commento su Mt 7,21
«Non chiunque mi dice: «Signore, Signore», entrerà nel regno dei cieli, ma colui che fa la volontà del Padre mio che è nei cieli.» Mt 7,21 Come vivere questa Parola? Signore, Signore è l'acclamazione liturgica di fede e di preghiera: Il Signore è il Kyrios, Dio Gesù è il Signore, è il centro dell ...
(continua)
Movimento Apostolico - rito romano     (Omelia del 27-06-2019)
Allontanatevi da me, voi che operate l'iniquità!
Un giorno il Signore disse al profeta Geremia che, se in Gerusalemme si fosse trovato un solo giusto, Lui non avrebbe permesso la sua distruzione, devastazione, rovina. Percorrete le vie di Gerusalemme, osservate bene e informatevi, cercate nelle sue piazze se c'è un uomo che pratichi il diritto, e ...
(continua)
Movimento Apostolico - rito romano     (Omelia del 28-06-2018)
Non vi ho mai conosciuto
Finisce il tempo. Si entra nell'eternità. Il Discorso della Montagna Gesù non l'ha fatto ai pagani, ma ai suoi discepoli. Sulla fedeltà alla sua Parola essi verranno accolti in Paradiso. Per la non fedeltà saranno esclusi per sempre. Gesù prima ha detto: ?Entrate per la porta stretta, perché larga è ...
(continua)
Casa di Preghiera San Biagio FMA     (Omelia del 28-06-2018)
Commento su Mt 7, 21
?Non chiunque mi dice Signore, Signore, entrerà nel regno dei cieli, ma colui che fa la volontà del Padre mio che è nei cieli.? Mt 7, 21 Come vivere questa Parola? L' evangelista Matteo si trova di fronte a una comunità ricca di entusiasmo e di fede. I cristiani di Corinto fanno profezie, esorci ...
(continua)
Movimento Apostolico - rito romano     (Omelia del 23-06-2016)
Egli infatti insegnava loro come uno che ha autorità
Conosciamo l'insegnamento degli scribi perché Gesù stesso ce lo rivela e manifesta nella sua mostruosa falsità. È, la loro, una parola senza amore, senza verità, senza misericordia, senza speranza. È una parola di terra che crea solo disperazione. La loro parola è pesante, opprimente, deprime e allo ...
(continua)
Casa di Preghiera San Biagio FMA     (Omelia del 23-06-2016)
Commento su Mt 7,21-29
«La casa costruita sulla roccia e la casa costruita sulla sabbia» Mt 7,21-29 Come vivere questa Parola? Gesù con molta chiarezza afferma che, se una persona non è coerente e pretende di costruire la sua vita sulla doppiezza, non entra nel regno dei cieli. E' simile ad un uomo che ha edificato la ...
(continua)
Paolo Curtaz     (Omelia del 25-06-2015)

No, non ci bastano le parole. Abbiamo bisogno di parole credibili, pronunciate da persone che vivono ciò che dicono. La folla è ammirata da Gesù perché, diversamente dagli uomini religiosi del suo tempo, fa ciò che dice. Perciò la sua parola è autorevole, ascoltata e accolta. Così per noi: non basta ...
(continua)
Movimento Apostolico - rito romano     (Omelia del 25-06-2015)
Egli infatti insegnava loro come uno che ha autorità
L'autorità di Gesù è autorità divina e umana, di grazia e verità, di altissima giustizia e obbedienza, di una moralità insuperabile. Dinanzi ad un uomo - In Gesù si vedeva l'uomo, non Dio - di una così alta, perfetta, impeccabile santità, gli occhi che lo contemplano rimangono senza respiro. Contro ...
(continua)
Casa di Preghiera San Biagio FMA     (Omelia del 25-06-2015)
Commento su Mt 7, 24-25
«Perciò chiunque ascolta queste mie parole e le mette in pratica, sarà simile a un uomo saggio, che ha costruito la sua casa sulla roccia. Cadde la pioggia, strariparono i fiumi, soffiarono i venti e si abbatterono su quella casa, ma essa non cadde, perché era fondata sulla roccia. Chiunque ascolta ...
(continua)
Paolo Curtaz     (Omelia del 26-06-2014)

Anche noi siamo stupiti e anche un po' scossi. Gesù parla con autorevolezza, è evidente a tutti che sa bene di cosa parla. Leggendo ci accorgiamo che le sue parole, in questo caso, sono rivolte a noi. A noi discepoli che cerchiamo con semplicità e autenticità di vivere il vangelo, che cerchiamo di l ...
(continua)
Movimento Apostolico - rito romano     (Omelia del 26-06-2014)
Egli infatti insegnava loro come uno che ha autorità
Gesù è dal cuore ricolmo di Dio. Dal suo cuore pieno di Dio attinge ogni parola di Dio e la dona all'uomo. I farisei del tempo di Gesù e gli scribi non avevano Dio nel cuore. Lo attesta la loro parola, che non è parola di Dio. È invece una parola d'uomo fatta passare per parola di Dio, per sua legge ...
(continua)
Casa di Preghiera San Biagio FMA     (Omelia del 26-06-2014)
Commento su Mt, 7-24
"Chiunque ascolta queste mie parole e le mette in pratica, sarà simile a un uomo saggio, che ha costruito la sua casa sulla roccia" Mt, 7-24 Come vivere questa Parola? Il cristianesimo si può definire religione dell'Ascolto. Il motivo è evidente: Gesù è il Verbo infinito, da sempre e per sempre p ...
(continua)
Paolo Curtaz     (Omelia del 27-06-2013)
Commento su Mt 7,21-29
Anche noi siamo stupiti dalle parole del Maestro. Restiamo senza parole ascoltando la sua Parola. Parola impegnativa, che giudica, che scuote, che inquieta e che, pure, trabocca di verità. Parola autorevole, parola piena di buon senso. Gesù non si appella ad un ruolo, non fa valere la sua autorità: ...
(continua)
Riccardo Ripoli     (Omelia del 27-06-2013)
Un uomo saggio che ha costruito la sua casa sulla roccia
Con i miei ragazzi parlo tantissimo, cerco sempre il dialogo attraverso lo scherzo, i piccoli lavoretti in giardino, il dialogo serale. Sono addolorato quando vedo in loro una chiusura e cerco continuamente la chiave per aprire la porta del confronto. Ci sono fasi alterne in loro, caratteri differen ...
(continua)
Casa di Preghiera San Biagio FMA     (Omelia del 27-06-2013)
Commento su Matteo 7,21
Non chiunque mi dice: "Signore, Signore", entrerà nel Regno dei cieli ma colui che fa la volontà del Padre mio che è nei cieli Mt 7,21 Quel dire: "Signore, Signore" inserisce in un più globale insegnamento la necessità di capire e vivere questo: pregare non vuol dire spendere tante parole ma far c ...
(continua)
Movimento Apostolico - rito romano     (Omelia del 27-06-2013)
Colui che fa la volontà del Padre mio che è nei cieli
La Roccia di stabilità della nostra casa spirituale nel tempo e nell'eternità è Dio. L'Antico Testamento insegna che solo Dio è Roccia per il suo popolo. Non vi sono altre rocce su cui confidare, presso le quali trovare rifugio e sicurezza. Israele potrà essere custodito e salvato solo dal suo Dio. ...
(continua)
Paolo Curtaz     (Omelia del 28-06-2012)
Commento su Matteo 7,21-29
Come portare frutti, allora? Gesù conclude il suo intenso discorso con un esempio efficace: costruendo la nostra vita sulla roccia sicura della Parola di Dio che non fa crollare tutto quando siamo investiti dai marosi degli eventi. Non basta convertirsi una volta per tutte, appartenere al cristianes ...
(continua)