LA CHIESA

      


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LITURGIA

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Per citazione
(es. Mt 28,1-20):
Per parola:



  Mercoledì della VII settimana di Pasqua

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Grado della Celebrazione: Feria
Colore liturgico: Bianco
EP073 ;
In tutto il Vangelo Gesù rivela uno straordinario rapporto personale con il Padre: egli è il Figlio prediletto e il Padre è sempre con lui.
Ma in questo stesso rapporto Gesù ha voluto inserire anche noi. Il Maestro, ormai vicino a morire, col cuore pieno di tenerezza per i suoi discepoli, prega: “Padre, custodisci nel tuo nome coloro che mi hai dato, perché siano una cosa sola, come noi”. Egli invoca il Padre di renderci suoi figli - anche se lontani per colpa nostra - e, di conseguenza, di affratellarci tra noi nella più salda, perché divina, unità.
Così, in Gesù, siamo divenuti “figli” e da questo sentirci figli nasce l’esperienza della pienezza della gioia, la stessa che ha sostenuto Gesù nell’arco della sua esistenza terrena.
Questa “figliolanza” è la parola, la verità, l’interiore certezza che ci affranca da tutti i limiti esteriori e interiori dell’esistenza. Siamo figli, e perciò tutto possiamo attenderci dal Padre nostro onnipotente.
Ma, se siamo figli di un unico Padre, siamo anche fratelli tra di noi. Occorre dunque vivere da fratelli, per testimoniare la nostra figliolanza, e perché possa realizzarsi un giorno l’ardente desiderio di Gesù: “Che tutti siano uno”.

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Antifona d'ingresso
Popoli tutti, battete le mani,
acclamate Dio con voci di gioia. Alleluia. (Sal 47,2)


Colletta
Padre misericordioso,
fa’ che la tua Chiesa,
riunita dallo Spirito Santo,
ti serva con piena dedizione
e formi in te un cuore solo e un’anima sola.
Per il nostro Signore Gesù Cristo...

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Prima lettura

At 20,28-38
Vi affido a Dio, che ha la potenza di edificare e di concedere l’eredità.

Dagli Atti degli Apostoli

In quei giorni, Paolo diceva agli anziani della Chiesa di Èfeso: «Vegliate su voi stessi e su tutto il gregge, in mezzo al quale lo Spirito Santo vi ha costituiti come custodi per essere pastori della Chiesa di Dio, che si è acquistata con il sangue del proprio Figlio.
Io so che dopo la mia partenza verranno fra voi lupi rapaci, che non risparmieranno il gregge; perfino in mezzo a voi sorgeranno alcuni a parlare di cose perverse, per attirare i discepoli dietro di sé. Per questo vigilate, ricordando che per tre anni, notte e giorno, io non ho cessato, tra le lacrime, di ammonire ciascuno di voi.
E ora vi affido a Dio e alla parola della sua grazia, che ha la potenza di edificare e di concedere l’eredità fra tutti quelli che da lui sono santificati.
Non ho desiderato né argento né oro né il vestito di nessuno. Voi sapete che alle necessità mie e di quelli che erano con me hanno provveduto queste mie mani. In tutte le maniere vi ho mostrato che i deboli si devono soccorrere lavorando così, ricordando le parole del Signore Gesù, che disse: “Si è più beati nel dare che nel ricevere!”».
Dopo aver detto questo, si inginocchiò con tutti loro e pregò. Tutti scoppiarono in pianto e, gettandosi al collo di Paolo, lo baciavano, addolorati soprattutto perché aveva detto che non avrebbero più rivisto il suo volto. E lo accompagnarono fino alla nave.

Parola di Dio

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Salmo responsoriale

Sal 67

Regni della terra, cantate a Dio.

Oppure:
Sia benedetto Dio che dà forza e vigore al suo popolo.

Mostra, o Dio, la tua forza,
conferma, o Dio, quanto hai fatto per noi!
Per il tuo tempio, in Gerusalemme,
i re ti porteranno doni.

Regni della terra, cantate a Dio,
cantate inni al Signore,
a colui che cavalca nei cieli, nei cieli eterni.
Ecco, fa sentire la sua voce, una voce potente!
Riconoscete a Dio la sua potenza.

La sua maestà sopra Israele,
la sua potenza sopra le nubi.
Terribile tu sei, o Dio, nel tuo santuario.
È lui, il Dio d’Israele, che dà forza e vigore al suo popolo.
Sia benedetto Dio!

Canto al Vangelo (Gv 17,17)
Alleluia, alleluia.
La tua parola, Signore, è verità:
consacraci nella verità.
Alleluia.

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Vangelo

Gv 17,11-19
Siano una cosa sola, come noi.


+ Dal Vangelo secondo Giovanni

In quel tempo, [Gesù, alzàti gli occhi al cielo, pregò dicendo:]
«Padre santo, custodiscili nel tuo nome, quello che mi hai dato, perché siano una sola cosa, come noi.
Quand’ero con loro, io li custodivo nel tuo nome, quello che mi hai dato, e li ho conservati, e nessuno di loro è andato perduto, tranne il figlio della perdizione, perché si compisse la Scrittura. Ma ora io vengo a te e dico questo mentre sono nel mondo, perché abbiano in se stessi la pienezza della mia gioia. Io ho dato loro la tua parola e il mondo li ha odiati, perché essi non sono del mondo, come io non sono del mondo.
Non prego che tu li tolga dal mondo, ma che tu li custodisca dal Maligno. Essi non sono del mondo, come io non sono del mondo. Consacrali nella verità. La tua parola è verità. Come tu hai mandato me nel mondo, anche io ho mandato loro nel mondo; per loro io consacro me stesso, perché siano anch’essi consacrati nella verità».

Parola del Signore

Preghiera dei fedeli
Il Signore continua a pascere il suo gregge nella Chiesa, per mezzo dei suoi inviati che lo Spirito Santo ha riempito della potenza della sua Parola. Preghiamo, dicendo:
Consacraci nella tua verità, Signore.

- Per tutti i vescovi della Chiesa, perchè insieme col vescovo di Roma, che presiede nella carità, possano pascere il gregge di Dio con la Parola della sua grazia. Preghiamo.
- Per tutti i lavoratori, perchè santifichiamo la loro fatica quotidiana non solo facendone un mezzo di sussistenza, ma anche una fonte di generosa solidarietà con i poveri. Preghiamo.
- Per tutti coloro che sono consacrati all'apostolato, perchè non cerchino nè oro nè argento, ma siano fedeli alla verità nel totale distacco da se stessi. Preghiamo.
- Per tutti i cristiani delle Chiese, perchè si impegnino a collaborare con ogni mezzo per realizzare l'unità fra loro, per la quale Cristo ha supplicato. Preghiamo.
- Per noi, perchè ci sia dato di comprendere che l'unità delle chiese si compie giorno per giorno attraverso la vittoria sugli egoismi, che contrastano l'azione dello Spirito Santo. Preghiamo.
- Per i religiosi, che si sono impegnati con il voto di povertà. Preghiamo.
- Per quanti operano nel campo dell'ecumenismo. Preghiamo.

O Padre santo, che continui a santificare il mondo per mezzo del ministero apostolico, Fa' che la tua Chiesa rifulga sempre più come segno e strumento di salvezza per tutti gli uomini. Per Cristo nostro Signore. Amen.

Preghiera sulle offerte
Accogli, Signore, il sacrificio
che tu stesso ci hai comandato di offrirti
e, mentre esercitiamo il nostro ufficio sacerdotale,
compi in noi la tua opera di salvezza.
Per Cristo nostro Signore.

Oppure:
Accogli, o Padre, le nostre offerte e preghiere,
e fa’ che, partecipando al memoriale della Pasqua,
riceviamo il dono dello Spirito,
per divenire testimoni del Signore risorto.
Per Cristo nostro Signore.


PREFAZIO DOPO L’ASCENSIONE
Nell’attesa della venuta dello Spirito.

È veramente cosa buona e giusta,
che tutte le creature in cielo e sulla terra
si uniscano nella tua lode,
Dio onnipotente ed eterno,
per Cristo tuo Figlio
Signore dell’universo.
Entrato una volta per sempre
nel santuario dei cieli,
egli intercede per noi,
mediatore e garante
della perenne effusione dello Spirito.
Pastore e vescovo delle nostre anime,
ci chiama alla preghiera unanime,
sull’esempio di Maria e degli Apostoli,
nell’attesa di una rinnovata Pentecoste.
Per questo mistero di santificazione e d’amore,
uniti agli angeli e ai santi,
cantiamo senza fine
l’inno della tua gloria: Santo...


Antifona di comunione
“Quando verrà il Paraclito,
che io vi manderò,
lo Spirito di verità che procede dal Padre,
egli mi renderà testimonianza,
e anche voi mi darete testimonianza”. Alleluia. (Gv 15,26-27)

Oppure:
“Io consacro me stesso
per coloro che mi hai dato, Padre,
perché siano anch’essi consacrati nella verità”.
Alleluia. (Gv 17,19)


Preghiera dopo la comunione
La partecipazione a questo santo mistero
ci dia grazia su grazia, Signore,
e con la sua forza rinnovatrice
ci renda sempre più degni
di così grande dono.
Per Cristo nostro Signore.


O M E L I E
a cura di
Qumran2.net

Casa di Preghiera San Biagio FMA     (Omelia del 05-06-2019)
Commeto su At 20, 28
«Vegliate su voi stessi e su tutto il gregge, in mezzo al quale lo Spirito Santo vi ha costituiti come custodi per essere pastori della Chiesa di Dio, che si è acquistata con il sangue del proprio Figlio.? At 20, 28 Come vivere questa Parola? Ci accompagna ancora la parola di Paolo a Mileto agli ...
(continua)
don Nicola Salsa     (Omelia del 05-06-2019)
La gioia non è un traguardo ma un punto di partenza
...
(continua)
Movimento Apostolico - rito romano     (Omelia del 05-06-2019)
Anche io ho mandato loro nel mondo
Al Padre, Gesù parla al presente, come se fosse già risorto e asceso al cielo. La verità che dice al Padre, non la dice solo a Lui, la dice anche ai suoi Apostoli. Come il Padre ha mandato Cristo Gesù nel mondo? Lo ha mandato pieno di Spirito Santo per compiere la missione della salvezza e della red ...
(continua)
Casa di Preghiera San Biagio FMA     (Omelia del 11-05-2016)
Commento s Gv 17,17
«Consacrali nella verità. La tua parola è verità». Gv 17,17 Come vivere questa Parola? Prima di tornare al Padre, Gesù gli affida i suoi discepoli, nel desiderio che, lì dove sta andando, siano poi anche loro: nell'immensa gioia della Trinità Santissima. Durante la sua vita quaggiù, li ha cust ...
(continua)
Movimento Apostolico - rito romano     (Omelia del 11-05-2016)
Come tu hai mandato me nel mondo
Nella presentazione orante della sua vita al Padre, nel suo esame di coscienza sempre dinanzi al Padre, Gesù gli dice: "Come tu hai mandato me nel mondo, anche io ho mandato loro nel mondo; per loro io consacro me stesso, perché siano anch'essi consacrati nella verità". Le modalità dell'invio di Cri ...
(continua)
Paolo Curtaz     (Omelia del 20-05-2015)

Gesù, durante la preghiera dopo l'ultima cena, chiede per i suoi discepoli l'esperienza che lega il Padre con il Figlio. Siamo chiamati a formare un'unità profonda che non è assimilazione o appiattimento ma unione nella ricchezza della diversità: non un'unica voce ma un'armonia di suoni. Gesù, poi, ...
(continua)
Movimento Apostolico - rito romano     (Omelia del 20-05-2015)
Che tu li custodisca dal Maligno.
La preghiera è lo stile di Cristo. È lo stile della Chiesa e del cristiano. Dal Maligno solo uno può custodire: il Padre celeste. Gesù sa questo e chiede al Padre di vegliare sui suoi discepoli perché il serpente antico non li divori, non li distrugga, non li vinca. Voi siete quelli che avete perse ...
(continua)
Casa di Preghiera San Biagio FMA     (Omelia del 20-05-2015)
Commento su At 20, 28-29
«In quei giorni, Paolo diceva agli anziani della Chiesa di Èfeso: "Vegliate su voi stessi e su tutto il gregge, in mezzo al quale lo Spirito Santo vi ha costituiti come custodi per essere pastori della Chiesa di Dio, che si è acquistata con il sangue del proprio Figlio. Io so che dopo la mia partenz ...
(continua)
Paolo Curtaz     (Omelia del 04-06-2014)

Gesù, nel momento più difficile della sua vita, dedica del tempo a pregare con passione per i suoi discepoli. Non è una preghiera generica, la sua, ma una precisa indicazione, una richiesta specifica. Chiede al Padre per i suoi discepoli anzitutto il dono dell'unità profonda, come quella che lega Di ...
(continua)
Movimento Apostolico - rito romano     (Omelia del 04-06-2014)
Padre santo, custodiscili nel tuo nome
Ogni uomo è segnato dal tempo che finisce, scade. Quando il tempo viene, è già venuto. Si deve lasciare ogni cosa. La morte sigilla una relazione di separazione irreversibile. Prima si era, dopo non si è più. Prima Gesù si prendeva Lui cura visibilmente dei suoi discepoli. Ora, nel momento della mor ...
(continua)
Casa di Preghiera San Biagio FMA     (Omelia del 04-06-2014)
Commento su Gv 17, 17
"Consacrali nella verità. La tua parola è verità". Gv 17, 17 Come vivere questa Parola? Ho timore che a volte, questa espressione di Gesù sia stata interpretata in modo semplicistico e sommario, tanto da arrivare a dire che chi crede in Gesù ha sempre ragione, su tutto e su tutti. Sembra stupido ...
(continua)
Paolo Curtaz     (Omelia del 15-05-2013)
Commento su Gv 17,11b-19
Quanto umanissimo amore lasciano intravvedere le parole del Signore Gesù dopo l'ultima cena! Parole di affetto, di attenzione, di preoccupazione non per sé e per il proprio amaro destino, ma per coloro che lo hanno seguito, per noi che lo abbiamo scelto come nostra guida e Signore. Invece di essere ...
(continua)
Riccardo Ripoli     (Omelia del 15-05-2013)
Come tu mi hai mandato nel mondo, anch'io li ho mandati nel mondo
Capita di vedere in un contesto qualcuno che vi sia inserito, ma che non faccia parte. Sembra una contraddizione, ma tanti sono gli esempi. Lo vediamo nelle classi dove ci sono alcuni che vanno a scuola ma non fanno parte della classe perché disturbano e non si aggregano in un lavoro di crescita; lo ...
(continua)
Movimento Apostolico - rito romano     (Omelia del 15-05-2013)
E nessuno di loro è andato perduto, tranne il figlio della perdizione
Gesù vive di coscienza retta, perfetta. Lui è perennemente illuminato dallo Spirito Santo e con la sua luce divina legge la sua vita trascorsa sulla nostra terra. Questa stessa coscienza, letta sempre sotto la potente luce dello Spirito di Dio, la troviamo anche in Paolo. È una coscienza che sa esam ...
(continua)
Casa di Preghiera San Biagio FMA     (Omelia del 15-05-2013)
Commento su Giovanni 17, 17; Atti 20, 32
"Consacrali nella verità. La tua parola è verità." Gv 17, 17 "Ora vi affido a Dio e alla parola della sua grazia..." At 20, 32 Come vivere questa parola? Gesù nella sua preghiera intima e finale con Dio, appena prima della passione e morte, chiede al Padre di consacrare gli uomini a cui era sta ...
(continua)
Paolo Curtaz     (Omelia del 23-05-2012)
Commento su Giovanni 17,11b-19
Il discepolo vive nel mondo ma non appartiene al mondo. Come già diceva la lettera a Diogneto, i cristiani non si distinguono dal loro modo di vestire o di mangiare: viviamo come tutti, lavorando, faticando, gioendo, sognando. Ma l'incontro con Dio ha cambiato lo sguardo che abbiamo su questo mondo ...
(continua)