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| AVEPA ; Colore liturgico: Bianco
 
 
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| > | LITURGIA DELLA LUCE
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| Benedizione del Fuoco
 Si spengono le luci
                           della chiesa.In luogo adatto, fuori della chiesa, si
                           prepara un fuoco che divampi. Quando il
                           popolo si è radunato, viene il
                           sacerdote con i ministri, uno dei quali
                           porta il cero pasquale.
 Il sacerdote saluta il popolo e quindi
                           tiene una breve esortazione sulla Veglia
                           pasquale con queste parole:
 
 Fratelli, in questa santissima notte,
                           nella quale Gesù Cristo nostro
                           Signore passò dalla morte alla
                           vita, la Chiesa, diffusa su tutta la
                           terra, chiama i suoi figli a vegliare in
                           preghiera.
 Rivivremo la Pasqua del Signore
                           nell’ascolto della Parola e nella
                           partecipazione ai Sacramenti; Cristo
                           risorto confermerà in noi la
                           speranza di partecipare alla sua vittoria
                           sulla morte e di vivere con lui in Dio
                           Padre.
 Preghiamo.O Padre, che per mezzo del tuo Figlio ci
                           hai comunicato la fiamma viva della tua
                           gloria, benedici + questo fuoco nuovo,
                           fa’ che le feste pasquali accendano
                           in noi il desiderio del cielo, e ci
                           guidino, rinnovati nello spirito, alla
                           festa dello splendore eterno. Per Cristo
                           nostro Signore.
 
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| Preparazione del cero
 Il sacerdote incide
                           una croce sul cero pasquale per
                           configurarlo a Gesù Cristo; poi
                           incide l’alfa e l’omega, prima e
                           ultima lettera dell’alfabeto greco,
                           per indicare che Cristo è il
                           principio e la fine di tutte le cose;
                           infine incide le cifre dell’anno per
                           significare che Gesù - Signore del
                           tempo e della storia - vive oggi per noi.
                           Nel compiere tali riti il sacerdote
                           dice:
 Il Cristo ieri e oggi:Principio e Fine, Alfa e Omega.
 A lui appartengono il tempo e i
                           secoli.
 A lui la gloria e il potere per tutti i
                           secoli in eterno. Amen.
 Per mezzo delle sue sante piaghe
                           gloriose,
 ci protegga e ci custodisca il Cristo
                           Signore. Amen.
 
 Al fuoco nuovo il sacerdote accende il
                           cero pasquale, dicendo:
 La luce del Cristo che risorge
                           gloriosodisperda le tenebre del cuore e dello
                           spirito.
 
 |  
 
| Processione
 Il diacono o, in sua
                           assenza, il sacerdote prende il cero
                           pasquale e, tenendolo elevato, da solo
                           canta:
 Lumen Christi.
 
 Tutti
                           rispondono:
 Deo grátias.
 
 Oppure:
 Cristo, luce del mondo.
 
 Rendiamo grazie a Dio.
 
 Tutti si avviano verso
                           la chiesa: li precede il diacono (o il
                           sacerdote) con il cero acceso. Se si usa
                           l’incenso, il turiferario con il
                           turibolo fumigante incede davanti al
                           diacono.
 Il canto viene ripetuto sulla soglia della
                           chiesa e davanti all’altare. Poi si
                           accendono le luci nella chiesa, non
                           però le candele
                       dell’altare.
 |  
 
| Annunzio Pasquale
 Il sacerdote, giunto
                           all’altare, si reca alla sede. Il
                           diacono pone il cero pasquale sul
                           candelabro, preparato nel mezzo del
                           presbiterio o presso l’ambone.Il diacono o, in sua assenza, lo stesso
                           sacerdote, dopo aver eventualmente
                           incensato il libro e il cero, proclama il
                           preconio pasquale dall’ambone o dal
                           pulpito: tutti i presenti stanno in piedi
                           e tengono in mano la candela
                           accesa.
 
 Esulti il coro degli angeli,
 esulti l’assemblea celeste:
 un inno di gloria saluti il trionfo del
                           Signore risorto.
 Gioisca la terra inondata da così
                           grande splendore:
 la luce del Re eterno
 ha vinto le tenebre del mondo.
 Gioisca la madre Chiesa,
 splendente della gloria del suo
                           Signore,
 e questo tempio tutto risuoni
 per le acclamazioni del popolo in
                           festa.
 [E voi, fratelli carissimi,
 qui radunati nella solare chiarezza
 di questa nuova luce,
 invocate con me la misericordia di Dio
                           onnipotente.
 Egli che mi ha chiamato, senza alcun
                           merito,
 nel numero dei suoi ministri,
 irradi il suo mirabile fulgore,
 perché sia piena e perfetta la lode
                           di questo cero.]
 
 V. Il Signore sia con voi.
 R. E con il tuo spirito.]
 
 V. In alto i nostri cuori.
 R. Sono rivolti al Signore.
 
 V. Rendiamo grazie al Signore, nostro
                           Dio.
 R. È cosa buona e giusta.
 
 È veramente cosa buona e giusta
 esprimere con il canto l’esultanza
                           dello spirito,
 e inneggiare al Dio invisibile, Padre
                           onnipotente,
 e al suo unico Figlio, Gesù Cristo
                           nostro Signore.
 Egli ha pagato per noi all’eterno
                           Padre
 il debito di Adamo,
 e con il sangue sparso per la nostra
                           salvezza
 ha cancellato la condanna della colpa
                           antica.
 Questa è la vera Pasqua,
 in cui è ucciso il vero
                           Agnello,
 che con il suo sangue consacra le case dei
                           fedeli.
 Questa è la notte
 in cui hai liberato i figli di Israele,
                           nostri padri,
 dalla schiavitù
                           dell’Egitto,
 e li hai fatti passare illesi attraverso
                           il Mar Rosso.
 Questa è la notte
 in cui hai vinto le tenebre del
                           peccato
 con lo splendore della colonna di
                           fuoco.
 Questa è la notte
 che salva su tutta la terra i credenti nel
                           Cristo
 dall’oscurità del peccato e
                           dalla corruzione del mondo,
 li consacra all’amore del Padre
 e li unisce nella comunione dei santi.
 Questa è la notte
 in cui Cristo, spezzando i vincoli della
                           morte,
 risorge vincitore dal sepolcro.
 (Nessun vantaggio per noi essere nati,
 se lui non ci avesse redenti.)
 O immensità del tuo amore per
                           noi!
 O inestimabile segno di bontà:
 per riscattare lo schiavo, hai sacrificato
                           il tuo Figlio!
 Davvero era necessario il peccato di
                           Adamo,
 che è stato distrutto con la morte
                           del Cristo.
 Felice colpa,
 che meritò di avere un così
                           grande redentore!
 (O notte beata,
 tu sola hai meritato di conoscere il tempo
                           e l’ora
 in cui Cristo è risorto dagli
                           inferi.
 Di questa notte è stato
                           scritto:
 la notte splenderà come il
                           giorno,
 e sarà fonte di luce per la mia
                           delizia.)
 Il santo mistero di questa notte sconfigge
                           il male,
 lava le colpe,
 restituisce l’innocenza ai
                           peccatori,
 la gioia agli afflitti.
 (Dissipa l’odio,
 piega la durezza dei potenti,
 promuove la concordia e la pace.)
 O notte veramente gloriosa,
 che ricongiunge la terra al cielo
 e l’uomo al suo creatore!
 In questa notte di grazia
 accogli, Padre santo, il sacrificio di
                           lode,
 che la Chiesa ti offre per mano dei suoi
                           ministri,
 nella solenne liturgia del cero,
 frutto del lavoro delle api, simbolo della
                           nuova luce.
 (Riconosciamo nella colonna
                           dell’Esodo
 gli antichi presagi di questo lume
                           pasquale
 che un fuoco ardente ha acceso in onore di
                           Dio.
 Pur diviso in tante fiammelle
 non estingue il suo vivo splendore,
 ma si accresce nel consumarsi della
                           cera
 che l’ape madre ha prodotto
 per alimentare questa preziosa
                           lampada.)
 Ti preghiamo dunque, Signore,
 che questo cero, offerto in onore del tuo
                           nome
 per illuminare l’oscurità di
                           questa notte,
 risplenda di luce che mai si spegne.
 Salga a te come profumo soave,
 si confonda con le stelle del cielo.
 Lo trovi acceso la stella del mattino,
 quella stella che non conosce
                           tramonto:
 Cristo, tuo Figlio, che risuscitato dai
                           morti
 fa risplendere sugli uomini la sua luce
                           serena
 e vive e regna nei secoli dei secoli.
 
 Amen.
 
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                |  
| > | LITURGIA DELLA PAROLA
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| In questa Veglia, vengono proposte
                           nove letture, cioè sette
                           dall’Antico e due (Epistola e
                           Vangelo) dal Nuovo Testamento.Se circostanze pastorali lo richiedono, il
                           numero delle letture dell’Antico
                           Testamento può essere ridotto; si
                           abbia tuttavia sempre presente che la
                           lettura della parola di Dio è parte
                           fondamentale della Veglia pasquale.
 Si leggono almeno tre letture
                           dell’Antico Testamento; in casi
                           eccezionali, almeno due.
 Non si ometta mai la lettura del cap. 14
                           dell’Esodo.
 Spente le candele, tutti seggono. Prima di
                           iniziare la lettura della parola di Dio,
                           il sacerdote si rivolge all’assemblea
                           con queste parole:
 
 Fratelli carissimi,
 dopo il solenne inizio della Veglia,
                           ascoltiamo ora in devoto raccoglimento la
                           parola di Dio.
 Meditiamo come nell’antica alleanza
                           Dio salvò il suo popolo e, nella
                           pienezza dei tempi, ha inviato il suo
                           Figlio per la nostra redenzione.
 Preghiamo perché Dio nostro Padre
                           conduca a compimento quest’opera di
                       salvezza incominciata con la Pasqua.
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                |  
| > | Prima lettura
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                | Gen 1,1 - 2,2Dio vide quanto aveva fatto, ed ecco, era cosa molto buona.
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                |  
                  
                   
|  
 | Dal libro della Gènesi
 In principio Dio creò il cielo e la terra. La terra era informe e deserta e le tenebre ricoprivano l'abisso e lo spirito di Dio aleggiava sulle acque.
 
 Dio disse: «Sia la luce!». E la luce fu. Dio vide che la luce era cosa buona e Dio separò la luce dalle tenebre. Dio chiamò la luce giorno, mentre chiamò le tenebre notte. E fu sera e fu mattina: giorno primo.
 
 Dio disse: «Sia un firmamento in mezzo alle acque per separare le acque dalle acque». Dio fece il firmamento e separò le acque che sono sotto il firmamento dalle acque che sono sopra il firmamento. E così avvenne. Dio chiamò il firmamento cielo. E fu sera e fu mattina: secondo giorno.
 
 Dio disse: «Le acque che sono sotto il cielo si raccolgano in un unico luogo e appaia l'asciutto». E così avvenne. Dio chiamò l'asciutto terra, mentre chiamò la massa delle acque mare. Dio vide che era cosa buona. Dio disse: «La terra produca germogli, erbe che producono seme e alberi da frutto, che fanno sulla terra frutto con il seme, ciascuno secondo la propria specie». E così avvenne. E la terra produsse germogli, erbe che producono seme, ciascuna secondo la propria specie, e alberi che fanno ciascuno frutto con il seme, secondo la propria specie. Dio vide che era cosa buona. E fu sera e fu mattina: terzo giorno.
 
 Dio disse: «Ci siano fonti di luce nel firmamento del cielo, per separare il giorno dalla notte; siano segni per le feste, per i giorni e per gli anni e siano fonti di luce nel firmamento del cielo per illuminare la terra». E così avvenne. E Dio fece le due fonti di luce grandi: la fonte di luce maggiore per governare il giorno e la fonte di luce minore per governare la notte, e le stelle. Dio le pose nel firmamento del cielo per illuminare la terra e per governare il giorno e la notte e per separare la luce dalle tenebre. Dio vide che era cosa buona. E fu sera e fu mattina: quarto giorno.
 
 Dio disse: «Le acque brùlichino di esseri viventi e uccelli volino sopra la terra, davanti al firmamento del cielo». Dio creò i grandi mostri marini e tutti gli esseri viventi che guizzano e brùlicano nelle acque, secondo la loro specie, e tutti gli uccelli alati, secondo la loro specie. Dio vide che era cosa buona. Dio li benedisse: «Siate fecondi e moltiplicatevi e riempite le acque dei mari; gli uccelli si moltìplichino sulla terra». E fu sera e fu mattina: quinto giorno.
 
 Dio disse: «La terra produca esseri viventi secondo la loro specie: bestiame, rettili e animali selvatici, secondo la loro specie». E così avvenne. Dio fece gli animali selvatici, secondo la loro specie, il bestiame, secondo la propria specie, e tutti i rettili del suolo, secondo la loro specie. Dio vide che era cosa buona.
 
 Dio disse: «Facciamo l'uomo a nostra immagine, secondo la nostra somiglianza: dòmini sui pesci del mare e sugli uccelli del cielo, sul bestiame, su tutti gli animali selvatici e su tutti i rettili che strisciano sulla terra».
 
 E Dio creò l'uomo a sua immagine;
 a immagine di Dio lo creò:
 maschio e femmina li creò.
 
 Dio li benedisse e Dio disse loro:
 «Siate fecondi e moltiplicatevi,
 riempite la terra e soggiogatela,
 dominate sui pesci del mare e sugli uccelli del cielo
 e su ogni essere vivente che striscia sulla terra».
 
 Dio disse: «Ecco, io vi do ogni erba che produce seme e che è su tutta la terra, e ogni albero fruttifero che produce seme: saranno il vostro cibo. A tutti gli animali selvatici, a tutti gli uccelli del cielo e a tutti gli esseri che strisciano sulla terra e nei quali è alito di vita, io do in cibo ogni erba verde». E così avvenne. Dio vide quanto aveva fatto, ed ecco, era cosa molto buona. E fu sera e fu mattina: sesto giorno.
 
 Così furono portati a compimento il cielo e la terra e tutte le loro schiere. Dio, nel settimo giorno, portò a compimento il lavoro che aveva fatto e cessò nel settimo giorno da ogni suo lavoro che aveva fatto.
 
 Parola di Dio.
 
 
 Forma breve (Gen 1, 1.26-31):
 
 Dal libro della Gènesi
 
 In principio Dio creò il cielo e la terra.
 
 Dio disse: «Facciamo l'uomo a nostra immagine, secondo la nostra somiglianza: dòmini sui pesci del mare e sugli uccelli del cielo, sul bestiame, su tutti gli animali selvatici e su tutti i rettili che strisciano sulla terra».
 
 E Dio creò l'uomo a sua immagine;
 a immagine di Dio lo creò:
 maschio e femmina li creò.
 
 Dio li benedisse e Dio disse loro:
 «Siate fecondi e moltiplicatevi,
 riempite la terra e soggiogatela,
 dominate sui pesci del mare e sugli uccelli del cielo
 e su ogni essere vivente che striscia sulla terra».
 
 Dio disse: «Ecco, io vi do ogni erba che produce seme e che è su tutta la terra, e ogni albero fruttifero che produce seme: saranno il vostro cibo. A tutti gli animali selvatici, a tutti gli uccelli del cielo e a tutti gli esseri che strisciano sulla terra e nei quali è alito di vita, io do in cibo ogni erba verde». E così avvenne. Dio vide quanto aveva fatto, ed ecco, era cosa molto buona.
 
 Parola di Dio.
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                |  
                |  
| > | Salmo responsoriale
 |  
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                | Sal 103
 |  
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                | 
|  
 | Manda il tuo Spirito, Signore, a
                           rinnovare la terra.
 Benedici il Signore, anima mia!Sei tanto grande, Signore, mio Dio!
 Sei rivestito di maestà e di splendore,
 avvolto di luce come di un manto.
 
 Egli fondò la terra sulle sue basi:
 non potrà mai vacillare.
 Tu l'hai coperta con l'oceano come una veste;
 al di sopra dei monti stavano le acque.
 
 Tu mandi nelle valli acque sorgive
 perché scorrano tra i monti.
 In alto abitano gli uccelli del cielo
 e cantano tra le fronde.
 
 Dalle tue dimore tu irrighi i monti,
 e con il frutto delle tue opere si sazia la terra.
 Tu fai crescere l'erba per il bestiame
 e le piante che l'uomo coltiva
 per trarre cibo dalla terra.
 
 Quante sono le tue opere, Signore!
 Le hai fatte tutte con saggezza;
 la terra è piena delle tue creature.
 Benedici il Signore, anima mia.
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                |   
| Orazione
 Dio onnipotente ed eterno,ammirabile in tutte le opere del tuo
                           amore,
 illumina i figli da te redenti
 perché comprendano che, se fu
                           grande all’inizio
 la creazione del mondo,
 ben più grande, nella pienezza dei
                           tempi,
 fu l’opera della nostra
                           redenzione,
 nel sacrificio pasquale di Cristo
                           Signore.
 Egli vive e regna nei secoli dei
                           secoli.
 
 Oppure, dopo la lettura
                           breve sulla creazione
                           dell’uomo:
 O Dio, che in modo mirabile ci hai
                           creati a tua immaginee in modo più mirabile ci hai
                           rinnovati e redenti,
 fa’ che resistiamo con la forza dello
                           spirito
 alle seduzioni del peccato,
 per giungere alla gioia eterna.
 Per Cristo nostro Signore.
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                |  
| > | Seconda lettura
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                | Gen 22,1-18Il sacrificio di Abramo, nostro padre nella
                  fede
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                |  
                  
                   
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 | Dal libro della Gènesi 
 In quei giorni, Dio mise alla prova Abramo e gli disse: «Abramo!». Rispose: «Eccomi!». Riprese: «Prendi tuo figlio, il tuo unigenito che ami, Isacco, va' nel territorio di Mòria e offrilo in olocausto su di un monte che io ti indicherò».
 
 Abramo si alzò di buon mattino, sellò l'asino, prese con sé due servi e il figlio Isacco, spaccò la legna per l'olocausto e si mise in viaggio verso il luogo che Dio gli aveva indicato. Il terzo giorno Abramo alzò gli occhi e da lontano vide quel luogo. Allora Abramo disse ai suoi servi: «Fermatevi qui con l'asino; io e il ragazzo andremo fin lassù, ci prostreremo e poi ritorneremo da voi». Abramo prese la legna dell'olocausto e la caricò sul figlio Isacco, prese in mano il fuoco e il coltello, poi proseguirono tutti e due insieme.
 
 Isacco si rivolse al padre Abramo e disse: «Padre mio!». Rispose: «Eccomi, figlio mio». Riprese: «Ecco qui il fuoco e la legna, ma dov'è l'agnello per l'olocausto?». Abramo rispose: «Dio stesso si provvederà l'agnello per l'olocausto, figlio mio!». Proseguirono tutti e due insieme. Così arrivarono al luogo che Dio gli aveva indicato; qui Abramo costruì l'altare, collocò la legna, legò suo figlio Isacco e lo depose sull'altare, sopra la legna. Poi Abramo stese la mano e prese il coltello per immolare suo figlio.
 
 Ma l'angelo del Signore lo chiamò dal cielo e gli disse: «Abramo, Abramo!». Rispose: «Eccomi!». L'angelo disse: «Non stendere la mano contro il ragazzo e non fargli niente! Ora so che tu temi Dio e non mi hai rifiutato tuo figlio, il tuo unigenito».
 
 Allora Abramo alzò gli occhi e vide un ariete, impigliato con le corna in un cespuglio. Abramo andò a prendere l'ariete e lo offrì in olocausto invece del figlio.
 
 Abramo chiamò quel luogo «Il Signore vede»; perciò oggi si dice: «Sul monte il Signore si fa vedere».
 
 L'angelo del Signore chiamò dal cielo Abramo per la seconda volta e disse: «Giuro per me stesso, oracolo del Signore: perché tu hai fatto questo e non hai risparmiato tuo figlio, il tuo unigenito, io ti colmerò di benedizioni e renderò molto numerosa la tua discendenza, come le stelle del cielo e come la sabbia che è sul lido del mare; la tua discendenza si impadronirà delle città dei nemici. Si diranno benedette nella tua discendenza tutte le nazioni della terra, perché tu hai obbedito alla mia voce».
 
 Parola di Dio.
 
 Forma breve  (Gen
                  22,1-2.9.10-13.15-18):
 
 Dal libro della Gènesi
 
 In quei giorni, Dio mise alla prova Abramo e gli disse: «Abramo!». Rispose: «Eccomi!». Riprese: «Prendi tuo figlio, il tuo unigenito che ami, Isacco, va' nel territorio di Mòria e offrilo in olocausto su di un monte che io ti indicherò».
 
 Così arrivarono al luogo che Dio gli aveva indicato; qui Abramo costruì l'altare, collocò la legna. Poi Abramo stese la mano e prese il coltello per immolare suo figlio. Ma l'angelo del Signore lo chiamò dal cielo e gli disse: «Abramo, Abramo!». Rispose: «Eccomi!». L'angelo disse: «Non stendere la mano contro il ragazzo e non fargli niente! Ora so che tu temi Dio e non mi hai rifiutato tuo figlio, il tuo unigenito».
 
 Allora Abramo alzò gli occhi e vide un ariete, impigliato con le corna in un cespuglio. Abramo andò a prendere l'ariete e lo offrì in olocausto invece del figlio.
 
 L'angelo del Signore chiamò dal cielo Abramo per la seconda volta e disse: «Giuro per me stesso, oracolo del Signore: perché tu hai fatto questo e non hai risparmiato tuo figlio, il tuo unigenito, io ti colmerò di benedizioni e renderò molto numerosa la tua discendenza, come le stelle del cielo e come la sabbia che è sul lido del mare; la tua discendenza si impadronirà delle città dei nemici. Si diranno benedette nella tua discendenza tutte le nazioni della terra, perché tu hai obbedito alla mia voce».
 
 Parola di Dio.
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                |  
| > | Salmo responsoriale
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                | Sal 15
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 | Proteggimi, o Dio: in te mi
                           rifugio.
 Il Signore è mia parte di eredità e mio calice:nelle tue mani è la mia vita.
 Io pongo sempre davanti a me il Signore,
 sta alla mia destra, non potrò vacillare.
 
 Per questo gioisce il mio cuore
 ed esulta la mia anima;
 anche il mio corpo riposa al sicuro,
 perché non abbandonerai la mia vita negli inferi,
 né lascerai che il tuo fedele veda la fossa.
 
 Mi indicherai il sentiero della vita,
 gioia piena alla tua presenza,
 dolcezza senza fine alla tua destra.
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                |   
| Orazione
 O Dio, Padre dei credenti,che estendendo a tutti gli uomini il dono
                       dell’adozione filiale,
 moltiplichi in tutta la terra i tuoi
                           figli,
 e nel sacramento pasquale del
                           Battesimo
 adempi la promessa fatta ad Abramo
 di renderlo padre di tutte le nazioni,
 concedi al tuo popolo di rispondere
                           degnamente
 alla grazia della tua chiamata.
 Per Cristo nostro Signore.
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                |  
| > | Terza lettura
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                | Es 14,15- 15,1Gli Israeliti camminarono sull’asciutto in
                  mezzo al mare.
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                |  
                  
                   
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 | Dal libro dell'Èsodo
 In quei giorni, il Signore disse a Mosè: «Perché gridi verso di me? Ordina agli Israeliti di riprendere il cammino. Tu intanto alza il bastone, stendi la mano sul mare e dividilo, perché gli Israeliti entrino nel mare all'asciutto. Ecco, io rendo ostinato il cuore degli Egiziani, così che entrino dietro di loro e io dimostri la mia gloria sul faraone e tutto il suo esercito, sui suoi carri e sui suoi cavalieri. Gli Egiziani sapranno che io sono il Signore, quando dimostrerò la mia gloria contro il faraone, i suoi carri e i suoi cavalieri».
 
 L'angelo di Dio, che precedeva l'accampamento d'Israele, cambiò posto e passò indietro. Anche la colonna di nube si mosse e dal davanti passò dietro. Andò a porsi tra l'accampamento degli Egiziani e quello d'Israele. La nube era tenebrosa per gli uni, mentre per gli altri illuminava la notte; così gli uni non poterono avvicinarsi agli altri durante tutta la notte.
 
 Allora Mosè stese la mano sul mare. E il Signore durante tutta la notte risospinse il mare con un forte vento d'oriente, rendendolo asciutto; le acque si divisero. Gli Israeliti entrarono nel mare sull'asciutto, mentre le acque erano per loro un muro a destra e a sinistra. Gli Egiziani li inseguirono, e tutti i cavalli del faraone, i suoi carri e i suoi cavalieri entrarono dietro di loro in mezzo al mare.
 
 Ma alla veglia del mattino il Signore, dalla colonna di fuoco e di nube, gettò uno sguardo sul campo degli Egiziani e lo mise in rotta. Frenò le ruote dei loro carri, così che a stento riuscivano a spingerle. Allora gli Egiziani dissero: «Fuggiamo di fronte a Israele, perché il Signore combatte per loro contro gli Egiziani!».
 
 Il Signore disse a Mosè: «Stendi la mano sul mare: le acque si riversino sugli Egiziani, sui loro carri e i loro cavalieri». Mosè stese la mano sul mare e il mare, sul far del mattino, tornò al suo livello consueto, mentre gli Egiziani, fuggendo, gli si dirigevano contro. Il Signore li travolse così in mezzo al mare. Le acque ritornarono e sommersero i carri e i cavalieri di tutto l'esercito del faraone, che erano entrati nel mare dietro a Israele: non ne scampò neppure uno. Invece gli Israeliti avevano camminato sull'asciutto in mezzo al mare, mentre le acque erano per loro un muro a destra e a sinistra.
 
 In quel giorno il Signore salvò Israele dalla mano degli Egiziani, e Israele vide gli Egiziani morti sulla riva del mare; Israele vide la mano potente con la quale il Signore aveva agito contro l'Egitto, e il popolo temette il Signore e credette in lui e in Mosè suo servo.
 
 Allora Mosè e gli Israeliti cantarono questo canto al Signore e dissero:
 
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                |  
                |  
| > | Salmo responsoriale
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                | Es 15,1-7a.17-18
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 | Cantiamo al Signore: stupenda
                           è la sua vittoria!
 «Voglio cantare al Signore,perché ha mirabilmente trionfato:
 cavallo e cavaliere
 ha gettato nel mare.
 Mia forza e mio canto è il Signore,
 egli è stato la mia salvezza.
 È il mio Dio: lo voglio lodare,
 il Dio di mio padre: lo voglio esaltare!
 
 Il Signore è un guerriero,
 Signore è il suo nome.
 I carri del faraone e il suo esercito
 li ha scagliati nel mare;
 i suoi combattenti scelti
 furono sommersi nel Mar Rosso.
 
 Gli abissi li ricoprirono,
 sprofondarono come pietra.
 La tua destra, Signore,
 è gloriosa per la potenza,
 la tua destra, Signore,
 annienta il nemico.
 
 Tu lo fai entrare e lo pianti
 sul monte della tua eredità,
 luogo che per tua dimora,
 Signore, hai preparato,
 santuario che le tue mani,
 Signore, hanno fondato.
 Il Signore regni
 in eterno e per sempre!».
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                |   
| Orazione
 O Dio, anche ai nostri tempivediamo risplendere i tuoi antichi
                           prodigi:
 ciò che facesti con la tua mano
                           potente
 per liberare un solo popolo
                           dall’oppressione del faraone,
 ora lo compi attraverso l’acqua del
                           Battesimo
 per la salvezza di tutti i popoli;
 concedi che l’umanità intera
                           sia accolta tra i figli di Abramo
 e partecipi alla dignità del popolo
                           eletto.
 Per Cristo nostro Signore.
 
 Oppure:
 
 O Dio, tu hai rivelato nella luce della
                           nuova alleanza
 il significato degli antichi prodigi:
 il Mar Rosso è l’immagine del
                           fonte battesimale
 e il popolo liberato dalla
                           schiavitù è un simbolo
 del popolo cristiano.
 Concedi che tutti gli uomini, mediante la
                           fede,
 siano fatti partecipi del privilegio del
                           popolo eletto,
 e rigenerati dal dono del tuo Spirito.
 Per Cristo nostro Signore.
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                |  
| > | Quarta lettura
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                | Is 54,5-14Con affetto perenne il Signore, tuo redentore, ha
                  avuto pietà di te
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                |  
                  
                   
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 | Dal libro del profeta Isaìa 
 Tuo sposo è il tuo creatore,
 Signore degli eserciti è il suo nome;
 tuo redentore è il Santo d'Israele,
 è chiamato Dio di tutta la terra.
 
 Come una donna abbandonata
 e con l'animo afflitto, ti ha richiamata il Signore.
 Viene forse ripudiata la donna sposata in gioventù?
 - dice il tuo Dio.
 Per un breve istante ti ho abbandonata,
 ma ti raccoglierò con immenso amore.
 In un impeto di collera
 ti ho nascosto per un poco il mio volto;
 ma con affetto perenne
 ho avuto pietà di te,
 dice il tuo redentore, il Signore.
 
 Ora è per me come ai giorni di Noè,
 quando giurai che non avrei più riversato
 le acque di Noè sulla terra;
 così ora giuro di non più adirarmi con te
 e di non più minacciarti.
 Anche se i monti si spostassero e i colli vacillassero,
 non si allontanerebbe da te il mio affetto,
 né vacillerebbe la mia alleanza di pace,
 dice il Signore che ti usa misericordia.
 
 Afflitta, percossa dal turbine, sconsolata,
 ecco io pongo sullo stibio le tue pietre
 e sugli zaffìri pongo le tue fondamenta.
 Farò di rubini la tua merlatura,
 le tue porte saranno di berilli,
 tutta la tua cinta sarà di pietre preziose.
 
 Tutti i tuoi figli saranno discepoli del Signore,
 grande sarà la prosperità dei tuoi figli;
 sarai fondata sulla giustizia.
 Tieniti lontana dall'oppressione, perché non dovrai temere,
 dallo spavento, perché non ti si accosterà.
 
 Parola di Dio.
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                |  
                |  
| > | Salmo responsoriale
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                | Sal 29
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 | Ti esalterò, Signore, perché mi hai risollevato.
 Ti esalterò, Signore, perché mi hai risollevato,non hai permesso ai miei nemici di gioire su di me.
 Signore, hai fatto risalire la mia vita dagli inferi,
 mi hai fatto rivivere perché non scendessi nella fossa.
 
 Cantate inni al Signore, o suoi fedeli,
 della sua santità celebrate il ricordo,
 perché la sua collera dura un istante,
 la sua bontà per tutta la vita.
 Alla sera ospite è il pianto
 e al mattino la gioia.
 
 Ascolta, Signore, abbi pietà di me,
 Signore, vieni in mio aiuto!
 Hai mutato il mio lamento in danza;
 Signore, mio Dio, ti renderò grazie per sempre.
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                |   
| Orazione
 O Dio, Padre di tutti gli uomini,moltiplica a gloria del tuo nome
 la discendenza promessa alla fede dei
                           patriarchi,
 e aumenta il numero dei tuoi figli,
 perché la Chiesa veda pienamente
                           adempiuto
 il disegno universale di salvezza,
 nel quale i nostri padri avevano
                           fermamente sperato.
 Per Cristo nostro Signore.
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                |  
| > | Quinta lettura
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                | Is 55,1-11Venite a me e vivrete; stabilirò per voi
                  un’alleanza eterna
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                |  
                  
                   
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 | Dal libro del profeta Isaìa 
 Così dice il Signore:
 
 «O voi tutti assetati, venite all'acqua,
 voi che non avete denaro, venite;
 comprate e mangiate; venite, comprate
 senza denaro, senza pagare, vino e latte.
 Perché spendete denaro per ciò che non è pane,
 il vostro guadagno per ciò che non sazia?
 Su, ascoltatemi e mangerete cose buone
 e gusterete cibi succulenti.
 
 Porgete l'orecchio e venite a me,
 ascoltate e vivrete.
 Io stabilirò per voi un'alleanza eterna,
 i favori assicurati a Davide.
 Ecco, l'ho costituito testimone fra i popoli,
 principe e sovrano sulle nazioni.
 
 Ecco, tu chiamerai gente che non conoscevi;
 accorreranno a te nazioni che non ti conoscevano
 a causa del Signore, tuo Dio,
 del Santo d'Israele, che ti onora.
 
 Cercate il Signore, mentre si fa trovare,
 invocàtelo, mentre è vicino.
 L'empio abbandoni la sua via
 e l'uomo iniquo i suoi pensieri;
 ritorni al Signore che avrà misericordia di lui
 e al nostro Dio che largamente perdona.
 
 Perché i miei pensieri non sono i vostri pensieri,
 le vostre vie non sono le mie vie. Oracolo del Signore.
 Quanto il cielo sovrasta la terra,
 tanto le mie vie sovrastano le vostre vie,
 i miei pensieri sovrastano i vostri pensieri.
 
 Come infatti la pioggia e la neve scendono dal cielo
 e non vi ritornano senza avere irrigato la terra,
 senza averla fecondata e fatta germogliare,
 perché dia il seme a chi semina
 e il pane a chi mangia,
 così sarà della mia parola uscita dalla mia bocca:
 non ritornerà a me senza effetto,
 senza aver operato ciò che desidero
 e senza aver compiuto ciò per cui l'ho mandata».
 
 Parola di Dio.
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                |  
                |  
| > | Salmo responsoriale
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                | Is 12,2-6
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                | 
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 | Attingeremo con gioia alle sorgenti
                           della salvezza. 
 Ecco, Dio è la mia salvezza;io avrò fiducia, non avrò timore,
 perché mia forza e mio canto è il Signore;
 egli è stato la mia salvezza.
 
 Attingerete acqua con gioia
 alle sorgenti della salvezza.
 Rendete grazie al Signore e invocate il suo nome,
 proclamate fra i popoli le sue opere,
 fate ricordare che il suo nome è sublime.
 
 Cantate inni al Signore, perché ha fatto cose eccelse,
 le conosca tutta la terra.
 Canta ed esulta, tu che abiti in Sion,
 perché grande in mezzo a te è il Santo d'Israele.
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                |   
| Orazione
 Dio onnipotente ed eterno,unica speranza del mondo,
 tu hai preannunziato con il messaggio dei
                           profeti
 i misteri che oggi si compiono;
 ravviva la nostra sete di salvezza,
 perché soltanto per l’azione
                           del tuo Spirito
 possiamo progredire nelle vie della tua
                           giustizia.
 Per Cristo nostro Signore.
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                |  
| > | Sesta lettura
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                | Bar 3,9-15.32 - 4,4Cammina allo splendore della luce del
                  Signore
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                |  
                  
                   
|  
 | Dal libro del profeta Baruc 
 Ascolta, Israele, i comandamenti della vita,
 porgi l'orecchio per conoscere la prudenza.
 Perché, Israele? Perché ti trovi in terra nemica
 e sei diventato vecchio in terra straniera?
 Perché ti sei contaminato con i morti
 e sei nel numero di quelli che scendono negli inferi?
 Tu hai abbandonato la fonte della sapienza!
 Se tu avessi camminato nella via di Dio,
 avresti abitato per sempre nella pace.
 
 Impara dov'è la prudenza,
 dov'è la forza, dov'è l'intelligenza,
 per comprendere anche dov'è la longevità e la vita,
 dov'è la luce degli occhi e la pace.
 Ma chi ha scoperto la sua dimora,
 chi è penetrato nei suoi tesori?
 
 Ma colui che sa tutto, la conosce
 e l'ha scrutata con la sua intelligenza,
 colui che ha formato la terra per sempre
 e l'ha riempita di quadrupedi,
 colui che manda la luce ed essa corre,
 l'ha chiamata, ed essa gli ha obbedito con tremore.
 Le stelle hanno brillato nei loro posti di guardia
 e hanno gioito;
 egli le ha chiamate ed hanno risposto: «Eccoci!»,
 e hanno brillato di gioia per colui che le ha create.
 
 Egli è il nostro Dio,
 e nessun altro può essere confrontato con lui.
 Egli ha scoperto ogni via della sapienza
 e l'ha data a Giacobbe, suo servo,
 a Israele, suo amato.
 Per questo è apparsa sulla terra
 e ha vissuto fra gli uomini.
 Essa è il libro dei decreti di Dio
 e la legge che sussiste in eterno;
 tutti coloro che si attengono ad essa avranno la vita,
 quanti l'abbandonano moriranno.
 
 Ritorna, Giacobbe, e accoglila,
 cammina allo splendore della sua luce.
 Non dare a un altro la tua gloria
 né i tuoi privilegi a una nazione straniera.
 
 Beati siamo noi, o Israele,
 perché ciò che piace a Dio è da noi conosciuto.
 
 Parola di Dio.
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                |  
                |  
| > | Salmo responsoriale
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                | Sal 18
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                | 
|  
 | Signore, tu hai parole di vita
                           eterna.
 La legge del Signore è perfetta,rinfranca l'anima;
 la testimonianza del Signore è stabile,
 rende saggio il semplice.
 
 I precetti del Signore sono retti,
 fanno gioire il cuore;
 il comando del Signore è limpido,
 illumina gli occhi.
 
 Il timore del Signore è puro,
 rimane per sempre;
 i giudizi del Signore sono fedeli,
 sono tutti giusti.
 
 Più preziosi dell'oro,
 di molto oro fino,
 più dolci del miele
 e di un favo stillante.
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                |   
| Orazione
 O Dio, che accresci sempre la tua
                           Chiesachiamando nuovi figli da tutte le
                           genti,
 custodisci nella tua protezione
 coloro che fai rinascere dall’acqua
                           del Battesimo.
 Per Cristo nostro Signore.
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                |  
| > | Settima lettura
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                | Ez 36,16-17a.18-28Vi aspergerò con acqua pura e vi
                  darò un cuore nuovo
 |  
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                |  
                  
                   
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 | Dal libro del profeta Ezechièle 
 Mi fu rivolta questa parola del Signore:
 
 «Figlio dell'uomo, la casa d'Israele, quando abitava la sua terra, la rese impura con la sua condotta e le sue azioni. Perciò ho riversato su di loro la mia ira per il sangue che avevano sparso nel paese e per gli idoli con i quali l'avevano contaminato. Li ho dispersi fra le nazioni e sono stati dispersi in altri territori: li ho giudicati secondo la loro condotta e le loro azioni.
 
 Giunsero fra le nazioni dove erano stati spinti e profanarono il mio nome santo, perché di loro si diceva: "Costoro sono il popolo del Signore e tuttavia sono stati scacciati dal suo paese". Ma io ho avuto riguardo del mio nome santo, che la casa d'Israele aveva profanato fra le nazioni presso le quali era giunta.
 
 Perciò annuncia alla casa d'Israele: "Così dice il Signore Dio: Io agisco non per riguardo a voi, casa d'Israele, ma per amore del mio nome santo, che voi avete profanato fra le nazioni presso le quali siete giunti. Santificherò il mio nome grande, profanato fra le nazioni, profanato da voi in mezzo a loro. Allora le nazioni sapranno che io sono il Signore - oracolo del Signore Dio -, quando mostrerò la mia santità in voi davanti ai loro occhi.
 
 Vi prenderò dalle nazioni, vi radunerò da ogni terra e vi condurrò sul vostro suolo. Vi aspergerò con acqua pura e sarete purificati; io vi purificherò da tutte le vostre impurità e da tutti i vostri idoli; vi darò un cuore nuovo, metterò dentro di voi uno spirito nuovo, toglierò da voi il cuore di pietra e vi darò un cuore di carne.
 
 Porrò il mio spirito dentro di voi e vi farò vivere secondo le mie leggi e vi farò osservare e mettere in pratica le mie norme. Abiterete nella terra che io diedi ai vostri padri; voi sarete il mio popolo e io sarò il vostro Dio"».
 
 Parola di Dio.
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| > | Salmo responsoriale
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                | Sal 41
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 | Come la cerva anela ai corsi d'acqua, così l'anima mia anela a te, o Dio. 
 L'anima mia ha sete di Dio,del Dio vivente:
 quando verrò e vedrò
 il volto di Dio?		.
 
 Avanzavo tra la folla,
 la precedevo fino alla casa di Dio,
 fra canti di gioia e di lode
 di una moltitudine in festa.
 
 Manda la tua luce e la tua verità:
 siano esse a guidarmi,
 mi conducano alla tua santa montagna,
 alla tua dimora.
 
 Verrò all'altare di Dio,
 a Dio, mia gioiosa esultanza.
 A te canterò sulla cetra,
 Dio, Dio mio.
 
 Oppure (quando si celebra il Battesimo):
 Da Is 12, 1-6
 
 Attingeremo con gioia alle sorgenti della salvezza.
 
 Ecco, Dio è la mia salvezza;
 io avrò fiducia, non avrò timore,
 perché mia forza e mio canto è il Signore;
 egli è stato la mia salvezza.
 
 Attingerete acqua con gioia
 alle sorgenti della salvezza.
 Rendete grazie al Signore e invocate il suo nome,
 proclamate fra i popoli le sue opere,
 fate ricordare che il suo nome è sublime.
 
 Cantate inni al Signore, perché ha fatto cose eccelse,
 le conosca tutta la terra.
 Canta ed esulta, tu che abiti in Sion,
 perché grande in mezzo a te è il Santo d'Israele.
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| Orazione
 O Dio, potenza immutabile e luce che
                           non tramonta,volgi lo sguardo alla tua Chiesa,
 ammirabile sacramento di salvezza,
 e compi l’opera predisposta nella tua
                           misericordia:
 tutto il mondo veda e riconosca
 che ciò che è distrutto si
                           ricostruisce,
 ciò che è invecchiato si
                           rinnova
 e tutto ritorna alla sua
                           integrità,
 per mezzo del Cristo,
 che è principio di tutte le
                           cose.
 Egli vive e regna nei secoli dei
                           secoli.
 
 Oppure:
 
 O Dio, che nelle pagine dell’Antico e
                           Nuovo Testamento
 ci hai preparati a celebrare il mistero
                           pasquale,
 fa’ che comprendiamo
 l’opera del tuo amore per gli
                           uomini,
 perché i doni che oggi
                           riceviamo
 confermino in noi la speranza dei beni
                           futuri.
 Per Cristo nostro Signore.
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| Il sacerdote intona
                           l’inno Gloria a Dio, che viene
                           cantato da tutti. Si suonano le campane,
                           secondo gli usi locali.
 Colletta
 
 O Dio, che illumini questa santissima
                           notte
 con la gloria della risurrezione del
                           Signore,
 ravviva nella tua famiglia lo spirito di
                           adozione,
 perché tutti i tuoi figli,
                           rinnovati nel corpo e nell’anima,
 siano sempre fedeli al tuo servizio.
 Per il nostro Signore Gesù Cristo,
                           tuo Figlio, che è Dio,
 e vive e regna con te,
                           nell’unità dello Spirito
                           Santo,
 per tutti i secoli dei secoli.
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| > | Epistola
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                | Rm 6,3-11Cristo risorto dai morti non muore
                  più.
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 | Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Romani 
 Fratelli, non sapete che quanti siamo stati battezzati in Cristo Gesù, siamo stati battezzati nella sua morte?
 
 Per mezzo del battesimo dunque siamo stati sepolti insieme a lui nella morte affinché, come Cristo fu risuscitato dai morti per mezzo della gloria del Padre, così anche noi possiamo camminare in una vita nuova. Se infatti siamo stati intimamente uniti a lui a somiglianza della sua morte, lo saremo anche a somiglianza della sua risurrezione.
 
 Lo sappiamo: l'uomo vecchio che è in noi è stato crocifisso con lui, affinché fosse reso inefficace questo corpo di peccato, e noi non fossimo più schiavi del peccato. Infatti chi è morto, è liberato dal peccato.
 
 Ma se siamo morti con Cristo, crediamo che anche vivremo con lui, sapendo che Cristo, risorto dai morti, non muore più; la morte non ha più potere su di lui. Infatti egli morì, e morì per il peccato una volta per tutte; ora invece vive, e vive per Dio. Così anche voi consideratevi morti al peccato, ma viventi per Dio, in Cristo Gesù.
 
 Parola di Dio.
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| > | Salmo responsoriale
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                | Sal 117
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 | Alleluia, alleluia, alleluia.
 Rendete grazie al Signore perché è buono,perché il suo amore è per sempre.
 Dica Israele:
 «Il suo amore è per sempre».
 
 La destra del Signore si è innalzata,
 la destra del Signore ha fatto prodezze.
 Non morirò, ma resterò in vita
 e annuncerò le opere del Signore.
 
 La pietra scartata dai costruttori
 è divenuta la pietra d'angolo.
 Questo è stato fatto dal Signore:
 una meraviglia ai nostri occhi.
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| > | Vangelo
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                | Mt 28,1-10È risorto e vi precede in Galilea.
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 | + Dal Vangelo secondo Matteo
 Dopo il sabato, all'alba del primo giorno della settimana, Maria di Màgdala e l'altra Maria andarono a visitare la tomba.
 
 Ed ecco, vi fu un gran terremoto. Un angelo del Signore, infatti, sceso dal cielo, si avvicinò, rotolò la pietra e si pose a sedere su di essa. Il suo aspetto era come folgore e il suo vestito bianco come neve. Per lo spavento che ebbero di lui, le guardie furono scosse e rimasero come morte.
 
 L'angelo disse alle donne: «Voi non abbiate paura! So che cercate Gesù, il crocifisso. Non è qui. È risorto, infatti, come aveva detto; venite, guardate il luogo dove era stato deposto. Presto, andate a dire ai suoi discepoli: "È risorto dai morti, ed ecco, vi precede in Galilea; là lo vedrete". Ecco, io ve l'ho detto».
 
 Abbandonato in fretta il sepolcro con timore e gioia grande, le donne corsero a dare l'annuncio ai suoi discepoli.
 
 Ed ecco, Gesù venne loro incontro e disse: «Salute a voi!». Ed esse si avvicinarono, gli abbracciarono i piedi e lo adorarono. Allora Gesù disse loro: «Non temete; andate ad annunciare ai miei fratelli che vadano in Galilea: là mi vedranno».
 
 Parola del Signore.
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| > | LITURGIA BATTESIMALE
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| Il sacerdote con i
                           ministri si reca al fonte battesimale, se
                           questo è in vista dei fedeli;
                           altrimenti si pone nel presbiterio un
                           bacile con l’acqua.Se vi sono dei catecumeni adulti, vengono
                           chiamati per nome e presentati poi dai
                           loro padrini; i bambini vengono portati
                           dai genitori e dai padrini alla presenza
                           della comunità riunita.
 Il sacerdote rivolge un’esortazione
                           ai presenti con queste parole:
 
 Se ci sono dei battezzandi:
 Carissimi,accompagniamo con la nostra unanime
                           preghiera questi candidati al Battesimo
                           [la gioiosa speranza dei nostri
                           fratelli], perché Dio Padre
                           onnipotente nella sua grande bontà
                           li guidi al fonte della
                           rigenerazione.
 
 Se si benedice il fonte, ma non ci sono
                           battezzandi:
 Fratelli carissimi,invochiamo la benedizione di Dio Padre
                       onnipotente su questo fonte battesimale,
                       perché tutti quelli che nel
                           Battesimo saranno rigenerati in Cristo,
                       siano accolti nella famiglia di Dio.
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                | 
| Litanie dei Santi
 
| Si cantano
                                    quindi le litanie nelle quali si
                                    possono aggiungere nomi di alcuni
                                    santi come ad esempio quelli
                                    della Chiesa particolare, del
                                    titolare della chiesa, dei
                                    patroni del luogo e dei
                                 battezzandi.   |  
| Signore, pietà (Kyrie,
                                 eleison)  | Signore, pietà (Kyrie,
                                 eleison)  |  
| Cristo, pietà (Christe,
                                 eleison)  | Cristo, pietà (Christe,
                                 eleison)  |  
| Signore, pietà (Kyrie,
                                 eleison)  | Signore, pietà (Kyrie,
                                 eleison)  |  
| Santa Maria, Madre di Dio
                                  | prega per noi
                                  |  
| San Michele
                                  | prega per noi
                                  |  
| Santi Angeli di Dio
                                  | pregate per noi
                                  |  
| San Giovanni Battista
                                  | prega per noi
                                  |  
| San Giuseppe
                                  | prega per noi
                                  |  
| Santi Pietro e Paolo
                                  | pregate per noi
                                  |  
| Sant'Andrea
                                  | prega per noi
                                  |  
| San Giovanni
                                  | prega per noi
                                  |  
| Santi Apostoli ed evangelisti
                                  | pregate per noi
                                  |  
| Santa Maria Maddalena
                                  | prega per noi
                                  |  
| Santi discepoli del Signore
                                  | pregate per noi
                                  |  
| Santo Stefano
                                  | prega per noi
                                  |  
| Sant'Ignazio d'Antiochia
                                  | prega per noi
                                  |  
| San Lorenzo
                                  | prega per noi
                                  |  
| Sante Perpetua e Felicita
                                  | pregate per noi
                                  |  
| Sant'Agnese
                                  | prega per noi
                                  |  
| Santi Martiri di Cristo
                                  | pregate per noi
                                  |  
| San Gregorio
                                  | prega per noi
                                  |  
| Sant'Agostino
                                  | prega per noi
                                  |  
| Sant'Atanasio
                                  | prega per noi
                                  |  
| San Basilio
                                  | prega per noi
                                  |  
| San Martino
                                  | prega per noi
                                  |  
| Santi Cirillo e Metodio
                                  | pregate per noi
                                  |  
| San Benedetto
                                  | prega per noi
                                  |  
| San Francesco
                                  | prega per noi
                                  |  
| San Domenico
                                  | prega per noi
                                  |  
| San Francesco Saverio
                                  | prega per noi
                                  |  
| San Giovanni Maria
                                    [Vianney]
                                  | prega per noi
                                  |  
| Santa Caterina da Siena
                                  | prega per noi
                                  |  
| Santa Teresa di Gesù
                                  | prega per noi
                                  |  
| Voi tutti santi e sante di Dio
                                  | pregate per noi
                                  |  
| Nella tua misericordia
                                  | salvaci, Signore
                                  |  
| Da ogni male
                                  | salvaci, Signore
                                  |  
| Da ogni peccato
                                  | salvaci, Signore
                                  |  
| Dalla morte eterna
                                  | salvaci, Signore
                                  |  
| Per la tua incarnazione
                                  | salvaci, Signore
                                  |  
| Per la tua morte e
                                    risurrezione
                                  | salvaci, Signore
                                  |  
| Per il dono dello Spirito
                                    Santo
                                  | salvaci, Signore
                                  |  
| Noi peccatori, ti preghiamo
                                  | ascoltaci, Signore
                                  |  
| Se ci sono
                                 dei battezzandi:   |  
| Dona la grazia della vita
                                    nuova nel Battesimoa questi tuoi
                                    eletti
 
 | ascoltaci, Signore
                                  |  
| Se non ci
                                 sono battezzandi:   |  
| Benedici e santifica con la
                                    grazia del tuo Spirito questo
                                    fonte battesimale da cui nascono
                                    i tuoi figli
 
 | ascoltaci, Signore
                                  |  
| Gesù, Figlio del Dio
                                 vivente  | ascolta la nostra supplica
                                  |  
| Cristo, Figlio del Dio vivente
                                  | ascolta la nostra supplica
                                  |  
| Cristo, ascolta
                                  | Cristo, ascolta
                                  |  
| Cristo, esaudisci
                                  | Cristo, esaudisci
                                  |  Se vi sono dei
                           battezzandi, il sacerdote, a mani giunte,
                           dice l’orazione seguente:
 Dio onnipotente ed eterno,manifesta la tua presenza nei sacramenti
                           del tuo amore,
 manda lo spirito di adozione
 a suscitare un popolo nuovo dal fonte
                           battesimale,
 perché l’azione del nostro
                           umile ministero
 sia resa efficace dalla tua potenza.
 Per Cristo nostro Signore.
 |  
 
| Benedizione dell'acqua
                           battesimale
 O Dio, per mezzo dei segni
                           sacramentali, tu operi con invisibile
                           potenza le meraviglie della salvezza; e in
                           molti modi, attraverso i tempi, hai
                           preparato l’acqua, tua creatura, ad
                           essere segno del Battesimo.Fin dalle origini il tuo Spirito si
                           librava sulle acque, perché
                           contenessero in germe la forza di
                           santificare; e anche nel diluvio hai
                           prefigurato il Battesimo, perché,
                           oggi come allora, l’acqua segnasse la
                           fine del peccato e l’inizio della
                           vita nuova.
 Tu hai liberato dalla schiavitù i
                           figli di Abramo, facendoli passare illesi
                           attraverso il Mar Rosso, perché
                           fossero immagine del futuro popolo dei
                           battezzati.
 Infine, nella pienezza dei tempi, il tuo
                           Figlio, battezzato da Giovanni
                           nell’acqua del Giordano, fu
                           consacrato dallo Spirito Santo; innalzato
                           sulla croce, egli versò dal suo
                           fianco sangue e acqua, e dopo la sua
                           risurrezione comandò ai discepoli:
                           “Andate, annunziate il Vangelo a
                           tutti i popoli, e battezzateli nel nome
                           del Padre e del Figlio e dello Spirito
                           Santo”.
 Ora, Padre, guarda con amore la tua Chiesa
                           e fa’ scaturire per lei la sorgente
                           del Battesimo.
 Infondi in quest’acqua, per opera
                           dello Spirito Santo, la grazia del tuo
                           unico Figlio, perché con il
                           sacramento del Battesimo l’uomo,
                           fatto a tua immagine, sia lavato dalla
                           macchia del peccato, e dall’acqua e
                           dallo Spirito Santo rinasca come nuova
                           creatura.
 
 Immergendo, secondo
                           l’opportunità, il cero
                           pasquale, una o tre volte,
                           nell’acqua, continua:
 Discenda, Padre, in quest’acqua, per
                           opera del tuo Figlio, la potenza dello
                           Spirito Santo.
 Tutti coloro che in essa riceveranno il
                           Battesimo, sepolti insieme con Cristo
                           nella morte con lui risorgano alla vita
                           immortale. Per Cristo nostro Signore.
 
 Acclamazione:
 Sorgenti delle acque, benedite il Signore:
                           lodatelo ed esaltatelo nei secoli.
 
 Se non ci sono
                           battezzandi, né si deve benedire il
                           fonte battesimale, il sacerdote invita il
                           popolo alla preghiera
                           dicendo:
 Fratelli carissimi, preghiamo umilmente il
                           Signore Dio nostro, perché benedica
                           quest’acqua con la quale saremo
                           aspersi in ricordo del nostro Battesimo.
                           Il Signore ci rinnovi interiormente,
                           perché siamo sempre fedeli allo
                           Spirito che ci è stato dato in
                           dono.
 
 Tutti pregano per
                           qualche momento in silenzio. Quindi il
                           sacerdote a mani giunte
                           prosegue:
 Signore Dio nostro, sii presente in mezzo
                           al tuo popolo, che veglia in preghiera in
                           questa santissima notte, rievocando
                           l’opera ammirabile della nostra
                           creazione e l’opera ancor più
                           ammirabile della nostra salvezza.
 Degnati di benedire quest’acqua, che
                           hai creato perché dia
                           fertilità alla terra, freschezza e
                           sollievo ai nostri corpi.
 Di questo dono della creazione hai fatto
                           un segno della tua bontà:
                           attraverso l’acqua del Mar Rosso hai
                           liberato il tuo popolo dalla
                           schiavitù; nel deserto hai fatto
                           scaturire una sorgente per saziare la sua
                           sete; con l’immagine dell’acqua
                           viva i profeti hanno preannunziato la
                           nuova alleanza che tu intendevi offrire
                           agli uomini.
 Infine nell’acqua del Giordano,
                           santificata dal Cristo, hai inaugurato il
                           sacramento della rinascita, che segna
                           l’inizio dell’umanità
                           nuova libera dalla corruzione del
                           peccato.
 Ravviva in noi, Signore, nel segno di
                           quest’acqua benedetta, il ricordo del
                           nostro Battesimo, perché possiamo
                           unirci all’assemblea gioiosa di tutti
                           i fratelli, battezzati nella Pasqua di
                           Cristo nostro Signore.
 Egli vive e regna nei secoli dei secoli.
 |  
 
| Rinnovazione delle promesse
                           battesimali
 Terminato il rito
                           del Battesimo oppure, se questo non ha
                           avuto luogo, dopo la benedizione
                           dell’acqua, tutti, stando in piedi e
                           con in mano la candela accesa, rinnovano
                           le promesse del Battesimo. Il sacerdote si
                           rivolge ai fedeli con queste
                           parole:
 Fratelli carissimi, per mezzo del
                           Battesimo siamo divenuti partecipi del
                           mistero pasquale del Cristo, siamo stati
                           sepolti insieme con lui nella morte, per
                           risorgere con lui a vita nuova.Ora, al termine del cammino penitenziale
                           della Quaresima, rinnoviamo le promesse
                           del nostro Battesimo, con le quali un
                           giorno abbiamo rinunziato a satana e alle
                           sue opere e ci siamo impegnati a servire
                           fedelmente Dio nella santa Chiesa
                           cattolica.
 
 Rinunziate al peccato,
 per vivere nella libertà dei figli
                           di Dio?
 Rinunzio.
 
 Rinunziate alle seduzioni del male,
 per non lasciarvi dominare dal
                           peccato?
 Rinunzio.
 
 Rinunziate a satana,
 origine e causa di ogni peccato?
 Rinunzio.
 
 Poi il sacerdote
                           prosegue:
 
 Credete in Dio,
 Padre onnipotente,
 creatore del cielo e della terra?
 Credo.
 
 Credete in Gesù Cristo,
 suo unico Figlio, nostro Signore,
 che nacque da Maria Vergine,
 morì e fu sepolto,
 è risuscitato dai morti e siede
                           alla destra del Padre?
 Credo.
 
 Credete nello Spirito Santo,
 la santa Chiesa cattolica,
 la comunione dei santi,
 la remissione dei peccati,
 la risurrezione della carne e la vita
                           eterna?
 Credo.
 
 Dio onnipotente,
 Padre del nostro Signore Gesù
                           Cristo,
 che ci ha liberati dal peccato
 e ci ha fatto rinascere dall’acqua e
                           dallo Spirito Santo,
 ci custodisca con la sua grazia
 in Cristo Gesù nostro Signore, per
                           la vita eterna.
 Amen.
 
 Il sacerdote asperge
                           l’assemblea con l’acqua
                           benedetta, mentre tutti cantano questa
                           antifona o un altro canto di carattere
                           battesimale:
 Ecco l’acqua,che sgorga dal tempio santo di Dio,
                           alleluia;
 e a quanti giungerà
                           quest’acqua
 porterà salvezza
 ed essi canteranno: alleluia,
                           alleluia.
 
 Fatta
                           l’aspersione, il sacerdote ritorna
                           alla sede e guida la preghiera universale,
                           alla quale per la prima volta prendono
                           parte i neofiti.
 Non si dice il
                       Credo.  |  
 
| Preghiera dei Fedeli
 In questa notte di buio, squarciato dalla luce di Cristo risorto, affidiamo fiduciosi al Padre le nostre suppliche, che rivolgiamo a lui con cuore sincero e grato. Preghiamo dicendo: Ascoltaci Signore.
                           
 1.	 Perché la Chiesa, nata in questo giorno glorioso, possa essere veramente il corpo di Cristo nella storia, testimoniando al mondo la comunione e una ritrovata unità. Preghiamo.2.	 Per i nostri defunti, perché il Dio della vita doni loro la pace eterna e la felicità che sgorga dall’essere parte della comunione divina. Preghiamo.
 3.	 Per tutti gli uomini di buona volontà, perché sappiano riconoscere in Cristo la via, la verità e la vita. Preghiamo.
 4.	 Per tutti coloro che soffrono nel corpo e nello spirito, perché dopo aver abbracciato la croce di Cristo possano godere della felicità della sua risurrezione. Preghiamo.
 5.	 Perché la nostra fede si radichi in Gesù Cristo crocifisso e risorto, diventando il timone della nostra vita. Preghiamo.
 
 
 
 
 Le nostre preghiere, o Padre, sono balbettii di figli incapaci di seguire la scia del tuo amore, ma consapevoli che, nella morte e risurrezione del tuo Figlio, tu non ci hai fatto un dono, ma ti sei fatto dono per noi. Ascoltaci, comunque, perché vogliamo anche noi essere tuoi. Te lo chiediamo per Cristo nostro Signore. |  |  
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                |  
| > | LITURGIA EUCARISTICA
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| Preghiera sulle offerteAccogli, Signore,
 le preghiere e le offerte del tuo
                           popolo,
 perché questo santo mistero,
 gioioso inizio della celebrazione
                           pasquale,
 ci ottenga la forza per giungere alla vita
                           eterna.
 Per Cristo nostro Signore.
 |  
 
| PrefazioCristo Agnello pasquale
 
 È veramente cosa buona e
                           giusta,
 nostro dovere e fonte di salvezza,
 proclamare sempre la tua gloria o
                           Signore,
 e soprattutto esaltarti in questa
                           notte
 nella quale Cristo, nostra Pasqua, si
                           è immolato.
 È lui il vero Agnello che ha tolto
                           i peccati del mondo,
 è lui che morendo ha distrutto la
                           morte
 e risorgendo ha ridato a noi la vita.
 Per questo mistero,
 nella pienezza della gioia pasquale,
 l’umanità esulta su tutta la
                           terra,
 e con l’assemblea degli angeli e dei
                           santi
 canta l’inno della tua gloria:
                           Santo...
 
 Nel Canone Romano, si
                           dicono il Communicantes e l’ Hanc
                           igitur propri.
 Nelle Preghiere eucaristiche II e III si
                           fa il ricordo proprio della Pasqua e dei
                           neobattezzati (vedi anche il ricordo
                       proprio per le Messe rituali).
 |  
 
| Antifona di comunioneCristo, nostra Pasqua, è stato
                           immolato:
 celebriamo dunque le festa con purezza e
                           verità. Alleluia. (1Cor 5,7-8)
 
 Oppure:
 Gesù, il crocifisso è
                           risorto, come aveva detto. Alleluia.
 (Mt
                       28,5.6; cf. Mc 16,6; cf. Lc 24,6)
 
 |  
 
| Preghiera dopo la comunioneInfondi in noi, o Padre,
 lo Spirito della tua carità,
 perché nutriti con i sacramenti
                           pasquali
 viviamo concordi nel vincolo del tuo
                           amore.
 Per Cristo nostro Signore.
 
 Nel congedare l’assemblea, il
                           diacono, o lo stesso celebrante, canta o
                           dice:
 La Messa è finita: andate in
                           pace. Alleluia, alleluia.
 Oppure:
 Portate a tutti la gioia del Signore
                           risorto.
 Andate in pace. Alleluia, alleluia.
 Rendiamo grazie a Dio. Alleluia, alleluia.
 |  |  
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                |  
| Movimento Apostolico - rito romano     (Omelia del 15-04-2017) |  
| So che cercate Gesù, il crocifisso. Non è qui Una verità che emerge in tutta evidenza nella narrazione della risurrezione di Gesù è l'assenza dei discepoli dal sepolcro. Altra evidenza che illumina il giorno dopo il Sabato ci rivela che le donne si recano presso la tomba di Gesù per ragioni di umana tradizione. Esse vanno per completare il rito ...
 (continua)
 |  
| padre Fernando Armellini     (Omelia del 15-04-2017) |  
| Video commento su Mt 28,1-10 ...
 (continua)
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| padre Gian Franco Scarpitta     (Omelia del 20-04-2014) |  
| La notte delle antitesi In un giardino era avvenuta la rovina con la disobbedienza di Adamo; in un giardino avviene l'Obbedienza estrema del Nuovo Adamo, Cristo, che si consegna per volere del Padre.
Di notte si descrive avvenuta presumibilmente l'incarnazione del Figlio di Dio; di notte lo stesso Figlio Signore viene cat ...
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| don Giovanni Berti     (Omelia del 20-04-2014) |  
| Terremoto pasquale Clicca qui per la vignetta della settimana.
È così difficile trovare le parole difronte ad una situazione di morte e di lutto che è ancora più difficile parlare e dire qualcosa della resurrezione. Di un morto ritorna in vita al massimo possiamo trovare qualcosa in un film horror sugli zombie o su ...
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| Paolo Curtaz     (Omelia del 20-04-2014) |  
| Donne e guardie Continuiamo a cercare il crocefisso, non ci sono santi.
Pensiamo davvero che Dio ami essere imbalsamato.
Ci crediamo e finiamo con l'adeguare la nostra vita e la nostra pastorale alla tragica logica dell'imbalsamazione.
Come se Dio amasse essere venerato come una mummia. O in un mausoleo.
È pia  ...
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| Paolo Curtaz     (Omelia del 20-04-2014) |  
| Video commento a Gv 20,1-9 ...
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| Paolo Curtaz     (Omelia del 19-04-2014) |  
| Durante il sabato santo la Chiesa ferma ogni sua attività, aspettando la veglia pasquale, la madre di tutte le veglie, il cuore della nostra fede. Durante questa notte faremo memoria della resurrezione.
Per arrivare fino a qui ci siamo lungamente preparati. Abbiamo camminato nel deserto con autenti ...
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| Monastero Domenicano Matris Domini     (Omelia del 19-04-2014) |  
| Commento su Rm 6,3-11 Collocazione del brano
Nella notte in cui riviviamo la vittoria di Cristo sulla morte, la Chiesa ci fa riflettere su diversi brani dell'Antico Testamento che ripercorrono la storia della salvezza. Insieme al Vangelo c'è solo un brano del Nuovo Testamento, tratto dalle lettere di Paolo, Romani 6,3- ...
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| Monastero Domenicano Matris Domini     (Omelia del 19-04-2014) |  
| Commento su Mt 28,1-10 Lectio
Il racconto della passione e morte di Gesù si conclude con la sua sepoltura a opera di Giuseppe di Arimatea. Subito dopo però si ricorda la sollecitudine dei sommi sacerdoti che chiedono a Pilato di mettere delle guardie al sepolcro per evitare che i discepoli di Gesù lo portassero via. Le  ...
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| padre Antonio Rungi     (Omelia del 19-04-2014) |  
| Una veglia che ti risveglia alla vita e alla speranza La Pasqua liturgicamente vissuta inizia con la veglia, definita appunto pasquale, perché si svolge nel contesto della Pasqua annuale e che prosegue con le varie celebrazioni durante la Domenica della Risurrezione della Settimana in Albis. Con la Domenica in Albis o della Divina Misericordia si concl ...
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| Movimento Apostolico - rito romano     (Omelia del 19-04-2014) |  
| Il suo aspetto era come folgore Il Signore non vuole che l'evento della risurrezione sia alterato dal pensiero dell'uomo, che non conoscendo le cose, pone sempre fantasia e immaginazione a servizio della sua mente sovente creatrice di una realtà, anziché perfetta lettrice di quanto avviene nella storia. È questo il vero male dell' ...
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| Agenzia SIR     (Omelia del 19-04-2014) |  
| Anche noi sulla soglia del sepolcro, affacciati insieme alle due Marie. È l'inizio del giorno dopo il sabato, è il nuovo tempo, la nuova storia. Maria e l'altra Maria non pensano all'unzione del corpo di Gesù; la loro è solo una visita alla tomba. Torna il terremoto dopo quello al momento della mort ...
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| don Luca Garbinetto     (Omelia del 19-04-2014) |  
| Galilea di risorti Qual è la meta della storia della salvezza? Qual è il centro che ne raccoglie tutte le tracce più luminose, che si sono accese una dopo l'altra nella meravigliosa notte di veglia del popolo riunito attorno alla Parola?
La meta è la Galilea delle genti! Il centro è il bagliore del Risorto che torna  ...
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| Casa di Preghiera San Biagio FMA     (Omelia del 19-04-2014) |  
| Commento su Rm 6,4 "Per mezzo del battessimo siamo stati sepolti insieme a Lui nella morte affinché, come Cristo fu risuscitato dai morti per mezzo della gloria del Padre, così anche noi possiamo camminare in una vita nuova".
Rm 6,4
 Come vivere questa Parola?
Il sabato Santo segna una battuta di attesa nella  Gran ...
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| don Claudio Doglio     (Omelia del 00-00-0000) |  
| Omelia Veglia Pasquale 2014 Clicca qui per scaricare il commento in formato MP3.Per ascoltare il commento, clicca sul play sulla sinistra del lettore:           ...
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