| Omelia (00-00-0000) |
| Missionari della Via |
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Il Vangelo di oggi ci parla dello splendido inno del Benedictus che Zaccaria, pieno di Spirito Santo, eleva al Signore constatando, dopo l'incredulità iniziale, il compimento della promessa. Il Signore sta per venire e il Battista ne preparerà la via dando al suo popolo la conoscenza della salvezza nella remissione dei suoi peccati. Grande è la missione del Battista e grande la missione di ognuno di noi: annunciare il Signore che viene. Giovanni Battista ci insegna l'umiltà di chi ha compreso appieno la sua missione. Egli non annuncia se stesso, ma il Cristo. Noi, invece, spesso annunciamo noi stessi, parliamo solo di noi e delle nostre gesta, nascondendo il Signore che chiede di essere annunciato. Accade anche che con la nostra cattiva testimonianza siamo più un ostacolo che è un ponte per i lontani! A volte pensiamo di essere noi i protagonisti di conversioni, dimenticando, come dice s. Agostino, che noi siamo chiamati a percuotere i timpani con il nostro annuncio ma chi tocca il cuore è il Signore. Che bello invece poter annunciare la tenerezza e la misericordia di Dio. Che bello poter dire a chi ha perso la speranza, a chi ha subito un tradimento, a chi ha commesso un grave peccato, a chi brancola nel buio che Cristo viene come sole che sorge, che viene a spazzare le tenebre dell'ombra della morte, che viene a portare la vita dove non c'è vita. Che bello poter dire che l'amore, il perdono, la tenerezza ci sono e che nessuno ne è escluso. Certo, consapevoli cha anche la nostra vita, come quella di Zaccaria si muove tra incredulità e fede, ci fa anche bene chiederci: ma noi crediamo a questa promessa del Signore? Ne abbiamo fatto esperienza? E quando? Ci conceda il Signore di essere credibili! «Il Signore si è sempre ricordato della sua alleanza. [...] Il Signore non dimentica, non dimentica mai. Sì, dimentica soltanto in un caso, quando perdona i peccati. Dopo aver perdonato perde la memoria, non ricorda i peccati. Negli altri casi Dio non dimentica. La sua fedeltà è memoria. La sua fedeltà con il suo popolo. La sua fedeltà con Abramo è memoria delle promesse che aveva fatto. Dio elesse Abramo per fare una strada. [...] L'elezione, la promessa e l'alleanza, sono le tre dimensioni della vita di fede, le tre dimensioni della vita cristiana. Ognuno di noi è un eletto, [...] il Signore ci ha dato una promessa, adesso ci chiede un'alleanza. Un'alleanza di fedeltà» (Papa Francesco). |