Omelia (22-12-2025)
Missionari della Via


Il Magnificat è intessuto con versetti della Sacra Scrittura che sgorgano come un torrente pieno di gratitudine. È il discorso più lungo di Maria, e qui c'è la vetta dell'incontro tra lei e Dio. Parla Maria, parla la sua anima, il suo mondo interiore, ma non parla di lei, lei parla di Dio e sempre parlerà di Dio! Occorre, dunque, che la fede parli di Dio non di noi, non si parla del nostro agire ma dell'agire di Dio in noi che è la nostra gioia. Non si è nella Verità se neghiamo che i doni vengono da Dio e certo non per i nostri meriti. Cerchiamo allora di non vantarci di ciò che non è nostro, ma dono. Maria dice che il Signore ha fatto cose grandi in lei perché ha guardato la sua umiltà. Certo, una persona che si definisce umile ci suona un po' strano. Ma occorre chiarire che in ebraico, in greco, in latino e in italiano, la parola "umiltà" dice: «colui che non si inorgoglisce per le proprie doti, atteggiamento di rispetto e di sottomissione verso gli altri (in questo caso di Dio), piccolo, dimesso, semplice, basso, servile» (Federico Suarez). Comprendiamo dunque come Maria dica tutto ciò di lei. Maria non aveva dunque la virtù dell'umiltà? Certo che l'aveva, ma questo lo sapeva solo Dio, lei no. Proprio questo costituisce il pregio ineguagliabile della vera umiltà: che il suo profumo è colto soltanto da Dio non da chi lo emana. Maria davanti a Dio ha una consapevolezza: essere davvero piccola. Stare nella consapevolezza di ciò, ci apre al suo amore infinito che abbatte questo abisso di distanza con l'amore. Allora si comincia perfino a gioire del proprio nulla, poiché è grazie ad esso che si può offrire a Dio un volto la cui piccolezza ha affascinato Dio fin dall'eternità. Allora mi domando: Cosa guardo? Come mi guardo io? Cosa guarda Dio? Questo è importante da capire per comprendere meglio la logica di Dio. A volte, invece, noi ci incensiamo da soli: "quanto siamo bravi". Se la Provvidenza non è provvidente con noi cosa possiamo fare? Forse Dio ha guardato Maria perché era potente, sapiente secondo il mondo, perché aveva amicizie importanti? Secondo questa logica, che spesso noi adottiamo, noi non avremmo mai guardato Maria. Dio lo ha fatto e l'ha scelta, perché Egli ha guardato il suo cuore e non l'apparenza. S. Agostino ci direbbe: «Vuoi essere un grande? Comincia con l'essere piccolo. Vuoi erigere un edificio che arrivi fino al cielo? Costruisci prima le fondamenta dell'umiltà» (Sant'Agostino).

«la Vergine santa non ha avuto né trionfi né miracoli, suo Figlio non permise che la gloria umana neppure la sfiorasse. Nessuno ha vissuto, sofferto, ed è morto con tanta semplicità, con una ignoranza così profonda della sua dignità, di una dignità che tuttavia la pone al di sopra degli angeli...Un ruscello così limpido e così puro, ove Ella non poté vedervi riflessa la sua immagine, fatta per la sola gioia del Padre Santo» (Georges Bernanos).