| Omelia (04-12-2025) |
| Missionari della Via |
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Il Vangelo di oggi ci pone davanti a due modi di vivere la fede: c'è chi vive in modo stolto e c'è chi vive in modo saggio. Lo stolto è quello che vive una fede estemporanea, superficiale, che cerca solo segni e manifestazioni eclatanti. Una fede che va bene fino a quando tutto va bene. Una fede a volte urlata, piena di dichiarazioni di amore e di fedeltà, diciamo che siamo disposti a dare la vita per il Signore, che Lui è il tutto nella nostra vita, ma quando arriva il momento della prova, quando le parole impegnative del Vangelo ci chiedono qualche cosa, tipo pregare per i persecutori, amare i nemici, perdonare, non essere maldicenti, la nostra reazione è far finta di nulla, pensare che quelle parole non sono per noi. Tendiamo ad edulcorare il Vangelo e a portarlo dalla nostra parte e a nostra giustificazione. E così la nostra fede, la nostra vita rischia di naufragare miseramente. Chiediamoci se qualcosa è crollato nella nostra vita, se qualcosa non si è realizzata e come abbiamo reagito o come stiamo ancora reagendo. Il saggio è colui che si fa trafiggere dalle parole del Vangelo fino al punto di divisione delle giunture e delle midolla. Il saggio è colui che quando finiscono le consolazioni della fede, continua a tener compagnia a Gesù nell'orto degli ulivi nel momento del turbamento. Quando non sa dove andare le parole del Vangelo continuano ad essere luce e guida sul suo cammino. Quando il Signore chiede qualcosa di grande, come donare la vita totalmente a Lui, non fa finta di nulla, ma si rende conto che Dio dona la forza per fare ciò, insieme al centuplo di cui parla il Vangelo. Domandiamoci dunque se nella nostra vita la lettura della Parola di Dio è costante come anche lo sforzo nel praticarla, per non correre il rischio di sentirci un giorno dire dal Signore: io non vi conosco! Per questo l'apostolo Giacomo ci mette in guardia dal pericolo di una falsa religiosità, così scrivendo: «Siate di quelli che mettono in pratica la Parola, e non soltanto ascoltatori, illudendo voi stessi» (Gc 1,22). Chiediamo l'intercessione della Beata Vergine Maria perché ci aiuti ad ascoltare con cuore aperto e sincero la Parola di Dio, perché ogni giorno orienti i nostri pensieri, le nostre parole e le nostre azioni. «Una ragazza africana, con la Bibbia in mano, a chi le chiedeva perché la leggesse rispondeva: posso leggere molti libri, ma questo è il solo libro che mi legge». |