Omelia (02-12-2025)
Casa di Preghiera San Biagio FMA
Commento su Lc 10,21-24

Come vivere questa Parola?

Gesù oggi non insegna, non guarisce, non discute: esulta di gioia. E questa gioia nasce dallo Spirito, cioè da quel movimento interiore attraverso il quale Dio rivela come guarda il mondo. È una gioia sorprendente, perché celebra un capovolgimento: i piccoli capiscono Dio più dei sapienti. Non perché siano più bravi, ma perché sono più aperti.

Il "piccolo" nel Vangelo è chi non ha pretese, chi non deve difendere un ruolo, chi non si aggrappa alle proprie sicurezze. È chi si lascia raggiungere. Nel tempo di Avvento, quando attendiamo un Dio che viene come un Bambino, questa logica diventa chiarissima: solo chi accetta la propria fragilità può riconoscere un Dio che nasce nella fragilità.

Le persone "sapienti e dotti" non sono condannate perché coltivano il sapere, ma perché vivono nella presunzione di bastare a sé stesse. Il sapere diventa una corazza. Il cuore si chiude. E quando il cuore si chiude, neppure Dio può entrarvi.

Il "piccolo", invece, è permeabile alla vita. Ha occhi disponibili e orecchie accese. E per questo coglie ciò che molti altri - anche religiosi, anche devoti - non vedono.

Gesù dice ai discepoli: «Beati gli occhi che vedono ciò che voi vedete». Non si tratta solo di vedere miracoli, ma di riconoscere in lui il volto di un Padre diverso da quello immaginato: non un giudice, non un controllore, ma una benevolenza originaria, un amore che precede tutto e che vuole farsi conoscere a chi è disposto ad accoglierlo.

In Avvento siamo chiamati proprio a questo: diventare piccoli per vedere. Abbassare le difese, sciogliere le rigidità, lasciarci sorprendere da un Dio che "rivela" sempre qualcosa nei luoghi e nelle persone da cui non ce l'aspetteremmo.

La vera conoscenza di Dio non nasce dal potere, ma dalla vulnerabilità; non dalla forza, ma dall'apertura; non dal sapere molto, ma dal saper amare.

È uno sguardo che può cambiare la nostra giornata: ogni incontro diventa un luogo possibile di rivelazione. E dietro ogni segno di vita, perfino dietro ciò che non capiamo, forse c'è un Padre che ci sta parlando in modo nuovo.


Padre buono, rendici piccoli nel cuore, liberi da ogni arroganza che ci impedisce di riconoscerti. Donaci occhi semplici e attenti, capaci di vedere la tua presenza nelle persone, negli eventi, nelle sorprese dell'oggi. In questo Avvento apri in noi uno spazio di stupore, perché possiamo accogliere la tua gioia che si rivela ai semplici.


La voce di Papa Francesco

«Il Signore si rivela ai piccoli: a chi conserva un cuore semplice, aperto, povero. È in questa umiltà che possiamo riconoscere il suo passaggio e lasciarci riempire della sua gioia».


Sr Yarislet Berríos FMA - [email protected]