Omelia (26-11-2025)
Missionari della Via


Leggendo le parole di oggi, qualcuno potrebbe chiedersi: ma non c'è un piano B?!? No, questa è la via di Gesù. Se pensassimo al cristianesimo come una via per arrampicate sociali avremmo fallito il bersaglio. Purtroppo non è impossibile trovare, anche nella Chiesa, persone che ancora oggi scambiano i ministeri per poltrone nobiliari, i servizi per potere, la via dell'abbassamento come strada per l'innalzamento egocentrico. Non mancano di certo carrierismi più o meno evidenti, ambizioni, corsa agli incarichi, al prestigio, alla visibilità... che pena! Ciò che dovrebbe essere dono è ridotto a possesso, ciò che dovrebbe essere vita donata per gli altri diventa vita carpita agli altri per l'autoaffermazione di sé. C'è da vigilare perché tutti possiamo essere intaccati da pensieri e meccanismi di questo genere. Perciò abbiamo bisogno di centrare lo sguardo sul Signore: ben altra è la strada di Cristo e ben altra è la strada del discepolo. Il Vangelo di oggi è chiaro: ecco cosa aspetta quanti decidono di seguire veramente le orme del maestro, che abbracciano la via dell'autenticità evangelica, senza cedere a compromessi e logiche mondane. Seguire Gesù significa essere veritieri e dunque scomodi; significa diventare segni di contraddizione; significa dover anche sopportare persecuzioni fuori e, talvolta, dentro la Chiesa stessa. I santi ce lo insegnano; e ci insegnano anche il modo di sopportare, con pazienza, spirito di preghiera e perseveranza, senza scagliare pietre o uscirsene dalla Chiesa ma continuando ad amare e ad amarla. Proprio in tutto ciò si manifesta la grazia, l'opera di Dio nel cuore di chi crede: parole ispirate, fortezza per sopportare, amore per continuare e prendersi cura degli altri... Sì, tutto ciò diventa strada condivisa con Dio, che si fa vicino e si serve dei suoi figli per far splendere la sua luce. Perciò dico a te, che in questo momento soffri l'incomprensione, l'esclusione, che sei preso di mira per la tua fede, per le tue scelte evangeliche, per il tuo andare controcorrente: vai avanti e non ti scoraggiare. Il Signore è vicino. E anche a te dice: «Sarete traditi perfino dai genitori, dai fratelli, dai parenti e dagli amici, e uccideranno alcuni di voi; sarete odiati da tutti a causa del mio nome. Ma nemmeno un capello del vostro capo andrà perduto. Con la vostra perseveranza salverete la vostra vita».

«Gesù preannuncia prove dolorose e persecuzioni che i suoi discepoli dovranno patire, a causa sua. Tuttavia assicura: "Nemmeno un capello del vostro capo andrà perduto" (v. 18). Ci ricorda che siamo totalmente nelle mani di Dio! Le avversità che incontriamo per la nostra fede e la nostra adesione al Vangelo sono occasioni di testimonianza; non devono allontanarci dal Signore, ma spingerci ad abbandonarci ancora di più a Lui, alla forza del suo Spirito e della sua grazia. In questo momento penso, e pensiamo tutti [...] a tanti fratelli e sorelle cristiani, che soffrono persecuzioni a causa della loro fede. Ce ne sono tanti. [...] Alla fine, Gesù fa una promessa che è garanzia di vittoria: «Con la vostra perseveranza salverete la vostra vita» (v. 19). Quanta speranza in queste parole! Sono un richiamo alla speranza e alla pazienza, al saper aspettare i frutti sicuri della salvezza, confidando nel senso profondo della vita e della storia: le prove e le difficoltà fanno parte di un disegno più grande; il Signore, padrone della storia, conduce tutto al suo compimento» (Papa Francesco).