| Omelia (24-11-2025) |
| Missionari della Via |
|
Ogni giorno, nelle piccole come nelle grandi decisioni, siamo di fronte a una scelta: dare parte del superfluo o dare tutto. Nel caso del Vangelo, riguarda anzitutto l'offerta dei beni al Tempio: i ricchi mettono le loro ricche offerte - che erano parte del superfluo, la povera vedova due monetine - che erano tutto ciò che aveva. Di fondo non c'è solo una diversa generosità ma, soprattutto, una diversa fiducia in Dio e amore per Lui. La vedova dà tutto perché è Dio il suo tutto, si fida di Lui, sa che Provvederà, e vuole amarlo con tutta se stessa. Il suo dono, offerto al Tempio, è espressione di questa totalità. In fondo, è una risposta alla totalità d'amore che sa che Dio ha per lei. «Costei gettò l'ultimo che aveva. Tutta la vita che aveva, dice il testo greco. Cioè interpreta quelle due monetine con tutte le sue sostanze. In realtà, usa la parola "vita" per dire che in quelle due monetine c'è tutta la sua vita. Lei getta se stessa, perché non ha nulla da dare e dà se stessa, tutto ciò che aveva. Non perché Dio voglia tutto, Dio vuole niente. Però c'è una logica: che Dio ci ama e dà tutto se stesso e la risposta unica possibile è amare come siamo amati. E l'amore non consiste nel dare cose, ma nel dare la vita. Ecco questa donna fa in anticipo ciò che fa Gesù. Dice Paolo: conoscete la grazia del Signore nostro Gesù Cristo che da ricco che era si fece povero per arricchirsi della sua povertà, in 2Corinzi 8, 9» (p. Silvano Fausti). Questa totalità ci interpella: anzitutto, credo nell'amore che Dio ha per me? Credo che è un Padre Provvidente che si prende cura di me? Che la mia vita riposa al sicuro tra le sue braccia? Di conseguenza, come gli corrispondo? Lo stile "superfluo" o "tutto" lo rivela. Qual è la misura d'amore che metto nella mia quotidianità? Come impiego le mie energie? Cerco di darmi tutto e mettercela tutta in ciò che Dio mi chiede? Non è scontato: a volte diamo tutto per ciò che ci piace, facciamo grandi sacrifici per ciò che serve al nostro tornaconto ma ci fermiamo al superfluo per ciò che è davvero bene: poco cuore, poca attenzione, poco coinvolgimento... È vero, a volte il bene costa, ma scelto e fatto con impegno ripaga in abbondante gioia e serenità! Ci fa bene pensare che possiamo fare anche le cose più piccole con un amore grande, offrendo ogni cosa al Signore, donandoci con gioia e generosità alle persone che abbiamo accanto. Qui c'è il segreto per una "vita viva", gioiosa, che profuma di eternità. Lasciamoci dunque interpellare dalla vedova di oggi che getta nella cassetta, cioè getta in Dio, tutto ciò che aveva per vivere. E noi, cosa vogliamo rendere al Signore per ciò che ci ha donato? «Le parole che mi hanno ispirato mentre seguivo Madre Teresa sono state "fare piccole cose con grande amore. Non dobbiamo cercare le grandi occasioni per amare e dare il meglio di noi stessi, bastano piccole attenzioni, nella vita quotidiana, nella comunità o al servizio del povero. Pulire, lavare, ma anche donare un sorriso, una parola gentile» (suor Maria Prema Pierick). |