| Omelia (03-11-2025) |
| don Michele Cerutti |
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Commento su Luca 14,12-14 Che delusione il fariseo invita Gesù, per mostrarlo al circolo dei suoi amici come conoscenza illustre che frequenta la sua casa e alla fine è lo stesso ospite che lo richiama. Gesù dice al fariseo acquista l'amicizia di storpi, zoppi, ciechi. Sono le categorie ultime coloro che per la cultura del tempo si erano cercati la loro condizione a causa dei peccati loro o dei loro genitori. Questi sono coloro che aprono le porte del Paradiso. Sono loro il lasciapassare per il Cielo. Lo hanno capito la schiera dei Santi sociali che sul finire del XIX secolo sono stati la risposta ai drammi del proprio tempo. Anziani, disabili, carcerati, tossici che nelle loro case erano considerati i padroni. L'invito viene rivolto a noi a essere a nostra volta ospitali nei confronti dei feriti della Storia. Papa Leone ci offre una riflessione in tal senso con la sua Esortazione apostolica di inizio pontificato "Dilexit te". Questo è il cuore del messaggio cristiano bisogna affermarlo a coloro che si professano discepoli di Gesù, ma poi vivono una sorta di allergia per gli ultimi. |