Commento su Sap 6,5b-8
Come vivere questa Parola?
Il potere è uno strumento, un ottimo strumento, che viene dato perché diventi possibilità di servizio. A chi ne è dato molto, sarà chiesto anche conto di molto, come sottolinea Gesù nel Vangelo. La prima lettura di oggi è un monito molto chiaro affinché ogni possibilità che è data all'uomo sia usata per far crescere l'amore, perché il centro non sia in noi stessi: Dio ci ha messi al mondo per gli altri, come diceva don Bosco. San Giosafat è un grande esempio per come ha usato la sua autorità sempre alla ricerca della verità, senza paura delle critiche o della violenza altrui ma sempre orientato all'unità della Chiesa, tanto da finire martirizzato per essa.
Signore, fa' di noi persone capaci di servire. Mettici al servizio dei nostri fratelli e sorelle più soli, più emarginati, più bisognosi di cure e di aiuto. Dà loro il pane quotidiano insieme al nostro amore pieno di comprensione, di pace, di gioia. fa' di noi persone capaci di servire e di vivere solo dell'amore che tu ci doni.
don Angelo Saporiti
La voce di San Giosafat
"Causa unica dell'irritazione degli animi contro di noi non è altro che questa: essere noi nella navicella di Cristo sotto il regime del Sommo Nocchiero, Vicario di Cristo. Questa navicella non fu mai né mai può essere senza impeti di flutti, sia che ci siamo o che non ci siamo. Se a qualcuno sembra che per i nostri eccessi insorgano questi flutti, ci denunci, ci convinca a buon diritto e poi ci getti via dalla navicella assieme a Giona... Gli Scismatici uccidono e poi piagnucolano e strombazzando dicono che noi ne siamo stati la causa. Ed anche non pochi cattolici per le loro grida si accodano ad essi. Che cosa è questa confusione di luce con le tenebre?!... Che pace può venire quando si procura l'offesa di Dio?"
da una lettera di san Giosafat del 22 aprile 1622)
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