| Omelia (07-11-2025) |
| Casa di Preghiera San Biagio FMA |
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Commento su Lc 16, 1-8 Come vivere questa Parola? Gesù è seduto a tavola con pubblicani e peccatori; racconta una strana parabola in cui tesse l'elogio di un amministratore disonesto. Forse il pretesto di questa parabola nasce da qualche fatto di cronaca locale conosciuto da Lui, dai suoi ascoltatori. Quest'uomo aveva rubato durante la sua amministrazione e il padrone accortosi lo vuole licenziare. Per salvarsi il futuro escogita un'ultima disonestà: Se per tutta la vita ha preso per sé, alla fine per salvarsi la vita dona (condona) agli altri. È questa la scaltrezza che deve avere un peccatore che si converte. Infatti Gesù sembra suggerire che la vera furbizia non è accumulare ma donare, perché solo il dono ci salva il futuro. Non importa quindi ricostruirsi la fedina penale perduta: importa che cosa vogliamo farne del tempo che rimane. Gesù suggerisce ai suoi commensali come comportarsi da quel momento in poi.
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