Omelia (04-11-2025)
Casa di Preghiera San Biagio FMA
Commento su Lc 14, 15-24

Come vivere questa Parola?

Il Regno è come una bella festa di nozze alla quale ciascuno può partecipare, eppure gli invitati non vogliono prenderne parte. Le scuse sono risibili: il lavoro, gli affari, la famiglia. L'invito, allora, viene esteso a tutti, a chi non se lo aspetta. La parabola, è evidente, è rivolta al popolo di Israele che, invitato, rifiuta di partecipare al banchetto. Così Gesù prefigura la nascita della Chiesa, nuovo popolo non legato a un'etnia ma a un invito universale. Come noi: invitati improvvisamente a partecipare alla festa di Dio. Non ce lo meritiamo, non ce lo aspettavamo, ma Dio ci invita ugualmente. È Lui che sceglie e chiama tutti, prendendoli fin dai crocicchi delle strade. Per questo la nostra Chiesa si chiama "cattolica", che significa: "universale", perché tutti siamo stati gratuitamente chiamati. Due allora gli atteggiamenti cui oggi siamo chiamati: la consapevolezza che l'incontro con Cristo è festa e il sapere che a questa festa è invitato ogni uomo. Siamo noi i servi mandati a invitare gli ultimi ai crocicchi delle strade: coloro che oggi incontreremo nella nostra quotidianità sentano nelle nostre parole, leggano nel nostro sguardo la volontà di un Dio che tutti invita alla sua festa.


Signore, niente oggi mi distragga dal rispondere al tuo invito, nulla mi tenga lontano da te: fa' che la mia vita diventi invito a partecipare alla festa di nozze verso tutti coloro che incontro.


La voce di uno scrittore

"Guardandoti dentro puoi scoprire la gioia, ma è soltanto aiutando il prossimo che conoscerai la vera felicità."


Sergio Bambarén


Suor Emilia Di Massimo FMA - [email protected]