| Omelia (21-10-2025) | 
| don Michele Cerutti | 
|  
                        Commento su Luca 12,35-38 Una idea di Dio distante ci rende incapaci di essere svegli nella nostra vita spirituale. Tutti protesi ad arraffare, a rinchiuderci nel nostro mondo. Gesù ci invita alla dimensione dell'attenzione perché quando arriveremo alla fine della vita siamo in grado di riceverlo con le lampade accese. Se giunge poi nel momento della notte e ci trova svegli allora ci dice la parola saremo beati. Penso ai Santi uomini e donne che sono riusciti nelle notti a tenere accesa la lampada e quindi a rimanere svegli affrontando le difficoltà. La nostra beatitudine cari amici ci renderà partecipi del banchetto del cielo dove Dio stesso si cingerà le vesti e ci servirà. Quindi smontiamo l'idea di Dio padrone entriamo nella logica di un Dio innamorato della creatura fino a farsi servo, allora veramente non ci addormenteremo, ma lo attenderemo con la lampada della gioia.  |