Omelia (20-10-2025)
don Michele Cerutti


Quando il cuore non è abituato dalla gratitudine tutto diventa dovuto e allora ogni cosa diventa di nostra proprietà da custodire gelosamente.
La Parola di Dio oggi nel Vangelo ci presenta l'inquietudine di due fratelli incapaci di dividersi l'eredità.
Quante famiglie si spaccano per un quadro, una colonnina o un appezzamento di terra lasciato da un genitore.
L'orizzonte finito della vita senza una dimensione di fede ci rende incapaci di andare oltre l'oggetto in eredità.
Ci rivolgiamo a Gesù per un bene perché possa entrare nella nostra orbita e quindi vogliamo piegare Gesù a un nostro capriccio.
Ci liberi il Signore dalla cupidigia, dalla logica dell'arraffa tutto e ci apra a un orizzonte di pienezza che è la vita eterna.