| Omelia (10-10-2025) |
| Casa di Preghiera San Biagio FMA |
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Commento su Lc 11,20 Come vivere questa Parola? In questo versetto del vangelo, ci viene trasmessa e messa davanti ai nostri occhi, due realtà che ci circondano: la lotta tra le forze del male e la potenza liberatrice del dito di Dio. Queste due realtà sono in costante movimento, si muovono dentro e fuori di noi, toccano la nostra capacità decisionale di lasciarli o no entrare; alla nostra mente, al nostro cuore, alla nostra parte più profonda: la nostra interiorità. Toccano la nostra realtà umano-divina, perché siamo persone umane creati a immagine e somiglianza di Dio. Sovente è più evidente vedere e costatare la realtà delle forze maligne demoniache fuori di noi. I Padri del Deserto, uomini saggi e di preghiera, capaci di osservare e comprendere bene il comportamento umano, dicono che: le "forze del male" si manifestano principalmente come lotte interiori contro le passioni, le tentazioni, l'accidia (sconforto e ozio); quindi, lasciandoci trasportare da queste forze negative diamo accesso al male dentro di noi e, come conseguenza, lo diffondiamo intorno a noi. D'altra parte, grazie all'azione dello Spirito Santo che agisce dentro di noi, possiamo fare spazio nel nostro profondo, perché penetri e agisca la forza ricreatrice di Dio in noi; è la capacità di ricominciare di nuovo con più umanità, creando attorno a noi questo modo di vivere: più umani. È questo il dito di Dio, allora possiamo dire che il Regno di Dio è presente.
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