| Omelia (05-10-2025) |
| Casa di Preghiera San Biagio FMA |
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Commento su Lc 17,5-6 Come vivere questa Parola? Oggi riprendiamo il percorso quotidiano illuminati dalla Parola di Dio. La nostra Comunità cammina insieme a voi per lasciarci guidare dalla Parola, quella che trasforma la nostra vita. Iniziamo questo cammino mettendoci subito a fianco degli apostoli: con loro, come loro, chiediamo a Gesù: "Signore, accresci in noi la FEDE". Cosa è, com'è, dov'è questa fede che io chiedo al Signore? Io credo profondamente in qualcosa, in Qualcuno? La fede e il credere sono due atteggiamenti correlati ma diversi. Il credere è più legato all'accettazione e accoglienza di una verità; la fede è un abbandono fiducioso profondo. Avere fede in Dio e credere in Lui, oltrepassa la logica della costatazione e della razionalità, della materialità. Infatti la risposta di Gesù apre gli occhi a questa realtà invisibile, che va oltre, Lui disse: «Se aveste fede quanto un granello di senape, potreste dire a questo gelso: "Sràdicati e vai a piantarti nel mare", ed esso vi obbedirebbe".» Gesù utilizza un'immagine così viva e visibile che istintivamente ci verrebbe da dire: "cosa stai dicendo Gesù!", in questo modo Lui ci spingi a guardare altre a una logica soltanto razionale. Del resto, non è impossibile vivere una fede così forte, la testimoniano la figura di tanti santi che ci hanno preceduto, come Don Bosco, Madre Teresa de Calcutta, suor Maria Trocatti... Guardando tutto ciò che hanno realizzato possiamo esclamare: "Ma come hanno fatto? E' impossibile!" Ma non soltanto loro, guardiamo anche a figure più vicine a noi, una nonna, una Mamma, un giovane: per la loro fede hanno lasciato a noi una grande testimonianza dell'abbandono fiducioso in Dio.
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