Omelia (14-09-2025) |
Omelie.org (bambini) |
Oggi è una domenica speciale perché in questo giorno, oltre a gioire e ringraziare Gesù che è risorto così che potremo risorgere anche noi, gioiamo e ringraziamo Dio per la Santa Croce. Ma mi chiedo e vi chiedo: come si può gioire o ringraziare guardando una croce? Un uomo crocifisso ci fa pensare e provare tutto tranne che gioia e voglia di dire grazie! Insomma, guardare Gesù morto sulla croce, ma guardarlo intensamente, fa piangere sia il cuore che gli occhi! Ci viene il magone, ci fa pensare alle persone che hanno permesso che succedesse una cosa simile e ci viene rabbia; oppure ci fa inorridire, voglia di girare lo sguardo da un'altra parte. Già, penso che solo Dio e chi, come i Santi, è già alla presenza di Dio possa davvero capire come si può fare di una croce un segno di Amore e perciò di gratitudine! Perché sarete d'accordo con me nel dire che, quando qualcuno ci dice e dimostra di volerci bene, questo ci fa sentire bene, ci fa dire "grazie" e il cuore palpita di gioia! Oggi la Chiesa vuole ricordarci che Dio ci ama tantissimo! E per farlo ci fa guardare alla croce di Gesù. E visto che noi, spesso - almeno mi auguro! - facciamo il segno della croce, beh solo questo mi fa pensare che dobbiamo cercare di capirci qualcosa di questo Gesù che per dirci "Ti voglio bene" si è lasciato inchiodare alla croce. Possiamo proprio dire che Gesù ci dice: "Ti voglio bene da morire!" Gesù per parlare di Dio spesso usava le parabole perché le storie aiutano a capire meglio. Noi oggi ci facciamo aiutare da un esempio semplice. Quando i bambini escono da scuola e ad attenderli ci sono mamme, papà, zii, nonni,... sapete qual è la prima cosa che fanno? Passano la cartella pesante a chi è venuto a prenderli! Anche se hanno il trolley lo passano e si liberano dal "peso" dello zaino. E, la maggior parte delle volte, anche le nonne con il mal di schiena, in silenzio, prendono su di sé la cartella pesante. Vi siete accorti che abbiamo usato le parole del Vangelo? Chi va a prendere i bambini a scuola "PRENDE SU DI SÉ IL PESO" dello scolaro. Il Vangelo dice che Gesù, con la croce, prende su di sé il dolore, le fatiche, le ingiustizie, il peso degli uomini. Quando si esce da scuola si è stanchi, non è stanca solo la mente che ha lavorato, ma tutto il nostro corpo è stanco e la cartella, anche quando non è davvero pesante, è comunque l'oggetto che rappresenta la fatica che abbiamo fatto in classe, quella che dovremo fare a casa con i compiti, la tristezza a volte di un compito o un'interrogazione che non è andata bene, la litigata magari con il compagno di banco per qualche incomprensione di quel giorno, e così via, tutto quello che abbiamo vissuto a scuola. Ecco allora che, chi viene a prenderci e si carica dello zaino, ci dice che ci vuole bene e vuole liberarci un po' da tutte le fatiche che lo zaino rappresenta - oltre al peso vero e proprio perché certi giorni la cartella è davvero pesantissima! Gesù, sulla croce, ci dice che ci vuole bene e, ha fatto tante fatiche, ha sopportato tanto dolore, tante ingiustizie, tanta solitudine, tanta angoscia pensando a noi, per alleggerire i nostri giorni difficili e i nostri errori che spesso ci portano a soffrire noi e a far soffrire gli altri. Che ne pensate? L'esempio ci aiuta un po' a capire perché Gesù sulla croce è segno di Amore e di gioia per noi? Abbiamo capito che cosa collega la croce all'amore? Da oggi in poi, quando facciamo il segno della croce dobbiamo proprio farlo con calma e bene, pensando che Gesù in quel momento ci sta abbracciando, si sta prendendo la nostra cartella sulle spalle e ci sta dicendo: "Dai, facciamo la strada insieme ma porto io il peso più grande così tu puoi stare più tranquillo. Oggi vogliamo guardare Gesù sulla croce e dirgli "Grazie Gesù, perché se ti guardo bene, mi accorgo di sentirmi più leggero, mi sembra che tutto sia meno faticoso, so che posso farcela perché il peso più grande lo porti tu! Facciamo allora un segno della croce tutti insieme con calma, bene, dicendo a Gesù GRAZIE! Commento a cura di Mara Colombo |