Omelia (10-09-2025)
Missionari della Via


Il Vangelo di oggi ci presenta la famosa pagina delle beatitudini che sono il distintivo di ogni cristiano che vuol veramente seguire Gesù. Egli ci presenta quattro beatitudini alle quali fanno quasi da contraltare quattro "guai". Non intendiamo questi guai come sentenze definitive ma servono a metterci in guardia affinché non assumiamo atteggiamenti contrari allo spirito delle Beatitudini. Ora, dire che si è beati, cioè felici, solo perché si è poveri, oppressi, perseguitati, affamati, sarebbe tradire il messaggio più profondo che Gesù vuole darci. Le beatitudini ci dicono che Gesù ha abitato e abita tutte queste condizioni che l'uomo vive; e che queste situazioni non hanno l'ultima parola ma sono vie per essere raggiunti dalla sua presenza e dal suo amore. Gesù ci ricorda che l'ultima parola è la sua! Dei poveri, infatti, è il Regno di Dio; gli affamati non avranno fame per sempre ma saranno saziati; quelli che piangono non piangeranno per sempre ma saranno consolati e quelli che sono perseguitati a causa del suo nome non saranno perseguitati per sempre ma avranno una grande ricompensa in cielo.

Quanto ci consolano queste parole; ma non ci tolgono di certo le difficoltà che attraversiamo per essere testimoni di Cristo: temiamo di essere derisi, perseguitati, insultati, diffamati, denigrati, ma è proprio in queste condizioni che Gesù ci dice: rallegratevi ed esultate! Beh, penso che tutti quanti, nei momenti difficili, abbiamo qualche difficoltà a rallegrarci e ad esultare nel Signore, ma occorre ripetersi spesso queste parole, perché vivendo tali difficoltà possiamo essere veramente discepoli di Gesù e di trovarci là dove Lui stesso si è trovato e vivere ciò che Lui stesso ha vissuto! Anche l'apostolo Paolo ci ricorda che «è necessario attraversare molte tribolazioni per entrare nel Regno dei cieli» (cf At 14,22). Ecco, è necessario non facoltativo! Diversamente vorremmo seguire Gesù senza la croce, solo quando le cose vanno bene, dimenticando che Lui non ci ha promesso che non avremo tribolazioni, ma che con Lui le vinceremo!

«Le Beatitudini di Gesù sono un messaggio decisivo, che ci sprona a non riporre la nostra fiducia nelle cose materiali e passeggere, a non cercare la felicità seguendo i venditori di fumo - che tante volte sono venditori di morte - i professionisti dell'illusione. No, non seguire costoro, perché sono incapaci di darci speranza. Il Signore ci aiuta ad aprire gli occhi, ad acquisire uno sguardo più penetrante sulla realtà, a guarire dalla miopia cronica che lo spirito mondano ci contagia. Con la sua Parola paradossale ci scuote e ci fa riconoscere ciò che davvero ci arricchisce, ci sazia, ci dà gioia e dignità. Insomma, quello che veramente dà senso e pienezza alla nostra vita» (Papa Francesco).