Omelia (14-09-2025)
padre Paul Devreux


In quel tempo, Gesù disse a Nicodèmo:
«Nessuno è mai salito al cielo, se non colui che è disceso dal cielo, il Figlio dell'uomo
. Questo è il motivo per cui Gesù è così prezioso per noi. Su Dio, nell'Antico Testamento, se ne sono dette tante, ma sono tutte supposizioni, deduzioni, intuizioni e racconti di esperienze fatte, con le quali abbiamo cercati di farci un'idea di Dio. Di concreto cerano solo i dieci comandamenti. Questo perché nessuno è mai salito al cielo e poi tornato a raccontarci cosa aveva visto. Gesù dice di essere disceso dal cielo, e sta a noi provare a capire se questo è vero. Perché se lo è, è vero anche tutto quello che ha detto del Padre. Ma come faccio a fare questo discernimento? La via più semplice è mettermi nei suoi panni e domandarmi come mi sarei comportato io nelle varie situazioni che ha dovuto affrontare; soprattutto la sua passione. Per me si è comportato da Dio, pur essendo uomo. Ed è proprio la diversità enorme che c'è tra lui e me che mi fa capire che c'è del divino in lui.
E come Mosè innalzò il serpente nel deserto, così bisogna che sia innalzato il Figlio dell'uomo, perché chiunque crede in lui abbia la vita eterna. Chi guardava al serpente innalzato da Mosè veniva salvato dalla condanna a morte. Cosi, che guarda a Gesù in croce, e vi scopre la grandezza dell'amore di Dio per noi, capisce che non è possibile che Dio si dimentichi di noi quando moriamo.
Dio infatti ha tanto amato il mondo da dare il Figlio unigenito, perché chiunque crede in lui non vada perduto, ma abbia la vita eterna. Vita eterna che è anche comunione con l'Eterno Dio, che comincia sin da oggi!
Dio, infatti, non ha mandato il Figlio nel mondo per condannare il mondo, ma perché il mondo sia salvato per mezzo di lui». E questa è una gran buona notizia. Se io ho paura di confrontarmi con Gesù, è proprio perché mi fa scoprire carente, troppo diverso da lui. Se vivo questo confronto come una causa di condanna, allora è come se fossi caduto sotto una nuova legge che non riesco a mettere in pratica e che quindi mi condanna. Ma se capisco che Gesù non mi giudica e non mi chiede di imitarlo. Se capisco che mi ha fatto cosi lui, e mi ama cosi come sono, allora il suo esempio è solo un faro, una guida da provare e seguire, e la sua presenza diventa una mano tesa per aiutarmi a camminare verso la felicità e la vita eterna. Cosi Dio ci salva. Ringraziamolo.
Buona festa.