Omelia (31-08-2025)
don Roberto Seregni
La logica del Regno

Passo dopo passo, l'evangelista Luca ci accompagna a scoprire la nuova logica del Regno di Dio inaugurata da Gesù. Forse è proprio questa una delle sfide più grandi della fede: imparare a leggere e interpretare la storia con occhi nuovi, occhi illuminati e trasformati dall'incontro con il Vangelo.
In questi anni di missione nella periferia di Lima, la gente semplice, con una fede intensa e autentica, mi ha insegnato a guardare la vita e le persone con lo sguardo di Dio. I poveri, gli analfabeti, gli anziani, i più umili mi hanno mostrato cosa significa convertirsi e vivere da cittadini del Regno. Io resto un pessimo alunno, lo so; ma loro sono maestri meravigliosi, sempre pazienti e instancabili.
Nelle due parabole che Luca ci offre questa domenica, le parole di Gesù potrebbero sembrare a prima vista soltanto consigli di buona educazione. In realtà, il Maestro ha un obiettivo molto più profondo: introdurci nella logica nuova e spiazzante del Regno di Dio.
Approfittando del contesto di un pranzo, Gesù mette a nudo l'atteggiamento presuntuoso dei farisei, ansiosi di conquistare i primi posti. Con la sua vita ci rivela che la vera grandezza si misura nell'amore, non nel prestigio. Non li rimprovera per la loro vanità superficiale, ma perché vivono il rapporto con Dio e con gli altri secondo una logica puramente umana. Il Vangelo, invece, propone un cambio radicale: la grandezza sta nel servizio. Se vuoi essere il primo, diventa l'ultimo, a immagine di Cristo che si è fatto servo per amore.
La seconda parabola ci apre all'altra grande novità del Vangelo: la gratuità. Gesù ci invita a donare senza aspettare nulla in cambio, a superare la logica umana del "dare per ricevere" per entrare nella logica divina del "dare per amore". Così è Dio. Così ce lo ha mostrato Gesù: amore gratuito e incondizionato. E noi siamo proprio i poveri, gli storpi, gli zoppi, i ciechi invitati al suo banchetto di amore.

don Roberto Seregni