Omelia (17-08-2025)
don Roberto Seregni
Credibili, ma soprattutto credenti

Gesù non è venuto a portare una pace comoda. È tempo di liberarci da certe immagini zuccherose del Maestro. La sua Parola è esigente: bisogna schierarsi, prendere posizione. La vita evangelica autentica ci costringe a scendere in campo con decisioni chiare e coerenti. Gesù ci vuole pronti e coraggiosi.
Siamo discepoli di un Maestro che crea divisione, che rovescia le nostre certezze facili, che ci scuote e ci provoca. È Lui che spegne le nostre chiacchiere, ci richiama all'essenziale e ci libera da un moralismo farisaico, purtroppo ancora vivo nelle nostre comunità.
Gesù è venuto a portare il fuoco: una passione indomabile per il Regno del Padre. Non si può restare a braccia conserte: bisogna decidere e decidersi!
Non possiamo accontentarci di una fede tiepida fatta di buoni sentimenti o di una vaga appartenenza al cristianesimo. Non possiamo giustificare le nostre fragilità con la crisi morale generale, né ritenerci a posto solo perché non siamo criminali.
Il Maestro ci chiede di scegliere, di prendere posizione, di guardare la vita e il mondo con occhi profetici, di puntare a ciò che davvero conta, ciò per cui vale la pena vivere.
Sono convinto che non basta essere credibili: bisogna essere credenti! Certo, è importante che la nostra testimonianza sia limpida e animata da buoni sentimenti, ma ancora di più che sia ardente, sostenuta da una fede viva, forgiata da scelte evangeliche e alimentata dal soffio incandescente dello Spirito.

don Roberto Seregni