Omelia (15-06-2025) |
Omelie.org (bambini) |
Buongiorno a voi tutti ragazzi e ragazze. Il vangelo, come avete sentito oggi, è davvero breve ma, vi assicuro, molto intenso. Sono pochi versetti presi da un lungo discorso di addio che Gesù fa ai suoi discepoli per prepararli alla sua passione e morte. Ma, come sempre, questa parola riguarda anche noi. Per questo cerchiamo di capire insieme le parole di Gesù. Egli inizia dicendo: "Molte cose ho ancora da dirvi, ma per il momento non siete capaci di portarne il peso". Cosa vuol dire il Maestro con queste parole? Egli è venuto a rivelarci il Padre, il suo amore per ognuno di noi. E questo amore è un amore davvero grande, un amore senza fine. Gesù lo incarna nella sua vita totalmente, attraverso le sue parole, i suoi gesti, ma soprattutto attraverso il dono della sua vita. Chi vuole seguirlo, chi vuole somigliargli, deve camminare dietro a lui. Ma Gesù sa che i discepoli non sono ancora pronti a impegnarsi fino in fondo nel dono della loro vita. La fede, come la capacità di amare, è un cammino che cresce insieme a noi. Faccio un esempio: nella scuola, questa crescita è evidente, perché ogni anno, possiamo dire, salite un gradino in su nell'istruzione e non solo... si spera anche nell'educazione, nella disciplina, nel volervi bene, nell'impegnarvi nello studio. È un cammino progressivo, perché a un bambino di 6 anni non si possono dare gli esercizi e le letture che fanno i ragazzi di quarta e quinta elementare. Come nella vita scolastica così anche nella vita di fede. I discepoli, non sono ancora del tutto pronti a vivere come Gesù e tanto meno a donare la loro vita per il bene degli altri. Gesù lo sa bene, e lo sappiamo anche noi dai racconti dei vangeli perché, nel momento della prova, Gesù viene lasciato solo, tutti gli apostoli fuggono, hanno paura. Non sono pronti non solo a dare la vita come il loro Maestro, ma non sono neppure capaci di capire pienamente il messaggio di Gesù. Potremmo allora domandarci: "E poi, come hanno fatto i discepoli a diventare così coraggiosi?" Ecco il segreto! Dice Gesù: "Quando verrà lui, lo Spirito della verità, vi guiderà a tutta la verità" C'è un dono dello Spirito che ci offre Gesù, è il suo stesso Spirito, che dona la capacità ai discepoli di essere forti nella fede e nell'amore. In più questo Spirito è lo "Spirito della Verità!" Quanto è importante la verità! Lo sappiamo bene, ragazzi. Un amico che dice sempre la verità è un amico prezioso, importante, che davvero aiuta. Penso che sarà capitato anche a voi di credere di avere qualche volta la verità in tasca... come a dire "ho ragione io!". Per esempio quando due ragazzi bisticciano e tutti e due credono che il torto sia dell'altro... In questo caso c'è bisogno dell'insegnante che, una volta ascoltati i due litiganti, può aiutarli a capire da che parte sta la verità e fare in modo che si riconcilino. Noi non possediamo la verità. Gesù la possiede pienamente e infatti dice a Tommaso: "Io sono la via la verità e la vita". Quindi Gesù è la verità e il suo Spirito è Verità! Questo Spirito di Cristo, ci viene donato nella resurrezione e, a ciascuno di noi, il giorno del nostro battesimo. Dice Gesù che questo suo Spirito è capace di guidarci alla verità intera. Alla verità piena. Che cosa vuol dire che saremo guidati alla verità piena? La verità piena è Gesù. Lo Spirito ci guida all'incontro con Gesù che, come un buon allenatore, ci aiuta a crescere nell'amore, a diventare capaci di essere davvero Cristiani, cioè altri Gesù. Se lo accogliamo, se lo invochiamo all'inizio di ogni giornata, egli sarà il nostro compagno di viaggio che ci sosterrà e camminerà con noi per sempre. Commento a cura di Piera Cori |