Omelia (27-06-2025) |
Missionari della Via |
La parabola di oggi è diretta a tutti coloro che si ritengono giusti. Gesù deve rispondere alla mormorazione di scribi e farisei che lo rimproveravano di mangiare con pubblicani, pubblici peccatori e prostitute. La parabola si apre con una domanda che Gesù rivolge a scribi e farisei: «Chi di voi, se ha cento pecore e ne perde una, non lascia le novantanove nel deserto e va in cerca di quella perduta, finché non la trova?». Accade a volte che una pecora si smarrisca dal gregge e che, di conseguenza, vada incontro a morte sicura; allora il pastore va a cercarla. La cerca perché l'ama personalmente, perché ogni pecora ha un valore unico, inestimabile! La cerca perché in amore non si fanno calcoli. «Il pastore va alla ricerca della pecora perché ogni pecora, se è amata, va cercata. Come non pensare qui alla strofa del Dies irae: "Quaerens me sedisti lassus"; "Signore, a forza di cercarmi ti sei seduto stanco"?» Sì, il pastore della parabola è Dio, che continua a pensare a chi si è perduto, a chi l'ha abbandonato per scelta o per errore, e non si dà pace finché non lo trova» (Ermes Ronchi). La gioia e la festa che ne consegue è la gioia di Dio quando un peccatore si converte, e si converte perché Dio lo cerca, e quando lo trova ne porta il peso caricandolo sulle sue spalle e portandolo a casa! Ci può capitare però di incontrare pastori che non hanno questo stile indicato da Gesù. Pastori che non si preoccupano del gregge, non si preoccupano quando una pecora si perde. Pastori che si nutrono della loro lana e del loro latte cercando solo il proprio interesse. Oggi vogliamo perciò pregare per tutti i pastori, per tutti quelli che hanno responsabilità sugli altri, perché non asserviscano con prepotenza ma, disposti pure a dare la vita per loro, guidino con amore e pazienza tutte le persone che Dio ha loro affidato. «Chi ha passato un'ora sola a vivere amore oppure ad addossarsi il pianto di un sofferente è più vicino al mistero di Dio di chi ha letto tutti i libri. Chi sa della vita sa di Dio» (p. Ermes Ronchi). SACRO CUORE DI GESÙ Dilexit Nos, 26-27 |