Omelia (18-06-2025)
Missionari della Via


Il Vangelo di oggi ci pone davanti ad un bivio: nella vita bisogna scegliere se essere ammirati dagli altri o essere guardati nel segreto dal cuore del Padre. Cose belle come pregare, fare elemosina, digiunare possono essere corrotte dalla nostra vanità; fare anche le cose belle per apparire, per cercare il consenso degli uomini. Mentre l'ipocrisia cerca il rumore, le piazze, le trombe... i luoghi più affollati, per essere solo lodati dagli uomini, l'amore cerca la segretezza, cerca Gesù. Noi cosa cerchiamo? Tutti sappiamo quanto è difficile fare spazio all'altro, aiutare l'altro ad emergere. Abbiamo paura che ci tolga visibilità, che ci tolga il nostro primo posto! Quanto è difficile stare nel nascondimento, fare il bene e non essere visti da nessuno. Un giorno, in una parrocchia, viste le tante persone che si offrivano per svolgere ministeri alquanto visibili, ne proposi uno aperto a tutti: pulire la chiesa! La risposta? Vidi solo una mano alzata! Quanto è sottile il confine tra operare il bene solo per fare il bene e fare il bene per essere lodati, per esibire il proprio ego. Oggi, perciò vogliamo chiederci: è meglio essere applauditi o essere benedetti? Abbiamo queste due alternative, tutti quanti! Che il Signore ci aiuti a comprendere sempre più che «la carità non è invidiosa, non si vanta, non si gonfia, non manca di rispetto, non cerca il suo interesse» (1 Cor 13,4-5).

«Oggi il discorso di Gesù ritorna ogni volta su questo termine, ricompensa, che sembra essere la molla del nostro agire. C'è infatti in noi, nel nostro cuore, una sete, un desiderio di raggiungere una ricompensa, che ci attira e muove ciò che facciamo. Il Signore distingue però due tipi di ricompensa a cui può tendere la vita di una persona: da un lato c'è la ricompensa presso il Padre e dall'altro la ricompensa presso gli uomini. La prima è eterna, è quella vera, definitiva, è lo scopo del vivere. La seconda, invece, è transitoria, è un abbaglio a cui tendiamo quando l'ammirazione degli uomini e il successo mondano sono per noi la cosa più importante. Ma è un'illusione: è come un miraggio che, una volta raggiunto, lascia a mani vuote. Chi guarda alla ricompensa del mondo non trova mai pace e nemmeno sa promuovere la pace. Perché perde di vista il Padre e i fratelli. È un rischio che corriamo tutti, per questo Gesù ci avverte: "State attenti". È come se dicesse: "Avete la possibilità di godere un'infinita ricompensa, una ricompensa senza pari: badate perciò di non lasciarvi abbagliare dall'apparenza, inseguendo ricompense da quattro soldi, che vi muoiono in mano» (papa Francesco).