Omelia (07-06-2025) |
padre Ezio Lorenzo Bono |
FATTI GLI AFFARI TUOI C'è una malattia silenziosa ma diffusissima quella della curiosità pettegola. Vogliamo sapere sempre tutto degli altri, cosa fanno, cosa dicono, dove vanno, con chi parlano. E spesso, dietro questa curiosità, si nasconde il desiderio di giudicare, di confrontare, o peggio... di sparlare. Oggi poi, con i social, abbiamo la tentazione continua di ficcare il naso nelle vite altrui: scorriamo, sbirciamo, commentiamo, magari sorridendo, ma dentro giudicando. E più guardiamo gli altri, meno guardiamo a noi stessi. Nel Vangelo di oggi, Pietro, che ha appena ricevuto di nuovo la chiamata di Gesù alla sua sequela, chiede riguardo a Giovanni: "Signore, che cosa sarà di lui?" (Gv 21,21). E Gesù risponde con parole che sembrano dure, ma sono liberanti: "Se voglio che egli rimanga finché io venga, a te che importa? Tu seguimi", come a dire: "Pietro, non distrarti. Non ti preoccupare degli altri. Fatti gli affari tuoi. Tu pensa al tuo cammino". Come a Pietro, Gesù lo dice anche a noi: "Non curiosare la vita degli altri, tu seguimi". Se davvero imparassimo a lasciare in pace gli altri, a benedirli anziché giudicarli, saremmo già a un buon punto nel nostro cammino alla sequela di Gesù. E tu, a che punto sei? |