Omelia (02-06-2025) |
padre Ezio Lorenzo Bono |
ANDRÀ TUTTO BENE Quante volte, in un film o in una serie televisiva, abbiamo sentito la frase: "Andrà tutto bene". Una madre la sussurra al figlio prima di morire, un medico la dice al paziente in fin di vita anche se sa che morirà, un comandante la grida ai suoi soldati mentre tutto crolla intorno. È una frase che, paradossalmente, viene usata proprio quando niente sta andando bene, e viene usata spesso più a consolare, a illudere, che a dire la verità. Serve a farci resistere ancora un po', anche quando si sa che non andrà bene affatto. Gesù nel Vangelo di oggi ci dice una frase molto simile, ma profondamente diversa: "Voi avrete tribolazione nel mondo, ma abbiate fiducia; io ho vinto il mondo!" (Gv 16,33). Non ci illude, non ci dice che andrà tutto bene nel senso che non ci saranno dolori, persecuzioni, fallimenti. Anzi, ci assicura proprio il contrario: "avrete tribolazione nel mondo". Ma subito aggiunge: "Abbiate fiducia. Io ho vinto il mondo". Notiamo bene non dice: "Vincerò", ma "Ho già vinto". La vittoria è già compiuta. Anche Papa Leone XIV, nel suo primo saluto al mondo, ha detto parole simili: "Il male non prevarrà", e non lo dice perché vuole farci coraggio, ma perché ne è certo. Allora possiamo si dire anche noi: "Andrà tutto bene" ma non per illuderci o consolarci, ma perché Gesù ce lo ha promesso, e le sue promesse non sono illusioni. La verità è che Cristo ha vinto il mondo, e se Lui ha vinto, allora anche noi, in Lui, vinceremo. Possiamo affrontare la vita, le tribolazioni, le paure, senza più fuggire perché sappiamo che davvero, alla fine, andrà tutto bene. |