Omelia (08-06-2025) |
padre Paul Devreux |
Commento ad At 2,1-11 Oggi leggiamo la prima lettura, tratta dagli atti degli apostoli, perché ci racconta, attraverso immagini simboliche, cosa è successo il giorno di pentecoste. Mentre stava compiendosi il giorno della Pentecoste, si trovavano tutti insieme nello stesso luogo. È domenica sera, e la comunità è radunata per pregare. Sempre la sera, perché di giorno lavoravano. Venne all'improvviso dal cielo un fragore, quasi un vento che si abbatte impetuoso, e riempì tutta la casa dove stavano. Bel modo per descrivere un fatto reale, che senti distintamente e ti smuove tutto, ma non si vede. Apparvero loro lingue come di fuoco, che si dividevano, e si posarono su ciascuno di loro, Altra immagine che ricorda il roveto ardente, la presenza di Dio che illumina, scalda, ma non ti brucia. e tutti furono colmati di Spirito Santo e cominciarono a parlare in altre lingue, nel modo in cui lo Spirito dava loro il potere di esprimersi. Segno della presenza dello Spirito Santo è che non hanno più paura di parlare, e ognuno ha voglia di dire qualcosa, di raccontare la sua esperienza. Parlano in altre lingue, perché non usano più le categorie di prima, legate alle loro paure e incredulità. Ora hanno il potere di esprimersi! Signore dona anche a noi questo potere, questa capacità di parlare di te, delle opere tue. Abitavano allora a Gerusalemme Giudei osservanti, di ogni nazione che è sotto il cielo. A quel rumore, la folla si radunò e rimase turbata, perché ciascuno li udiva parlare nella propria lingua. Erano stupiti e, fuori di sé per la meraviglia, dicevano: «Tutti costoro che parlano non sono forse Galilei? E come mai ciascuno di noi sente parlare nella propria lingua nativa? Siamo Parti, Medi, Elamìti; abitanti della Mesopotamia, della Giudea e della Cappadòcia, del Ponto e dell'Asia, della Frigia e della Panfìlia, dell'Egitto e delle parti della Libia vicino a Cirene, Romani qui residenti, Giudei e proséliti, Cretesi e Arabi, e li udiamo parlare nelle nostre lingue delle grandi opere di Dio». Deve essere stato un momento molto bello, ma qual è la lingua che anche oggi tutti capiscono ed è opera dello Spirito Santo? È il linguaggio della carità, fatto più di gesti concreti che di parole. Anche oggi, le grandi opere di Dio, che tutti riescono a capire, sono le opere fatte a fin di bene. Signore donaci di poter essere illuminati dal tuo Spirito Santo per poter ogni giorno essere testimoni concreti del tuo amore per l'umanità. Buona Pentecoste. |