Commento su At 28,16-20.30-31
Come vivere questa Parola?
Gli Atti degli Apostoli sono un libro senza conclusione. O meglio, ciascuno di noi è chiamato a continuare le vicende narrate, a compromettersi per il nome di Gesù e per il suo Vangelo sull'esempio dei primi testimoni.
Paolo è giunto a Roma, nel cuore dell'Impero. Ha viaggiato in lungo e in largo e anche quest'ultimo itinerario non è stato privo di sorprese, ma finalmente è giunto alla meta. Si trova agli arresti domiciliari ma libero di predicare e di testimoniare la parola e la vita di Gesù «con tutta franchezza e senza impedimento».
La franchezza con cui presenta l'ultima difesa di fronte alle accuse a lui mosse dalla propria gente accompagnano l'annuncio «della speranza d'Israele» a causa della quale è prigioniero. In realtà, Paolo è libero e fa della nuova condizione l'occasione per continuare la missione di annunciare il vangelo.
Ti ringraziamo, Signore Gesù, per quanto ci hai insegnato tramite le parole e l'esempio del tuo fedelissimo Apostolo, che ha sparso ovunque e nei nostri cuori il buon profumo della tua conoscenza. Desideriamo riconoscerti Signore, desideriamo onorarti e servirti con ardente e casto amore in ogni nostro fratello e sorella. Ci custodisca nella tua pace l'assidua preghiera, ci spinga ad annunziarti il tuo Santo Spirito, ci tenga in perenne rendimento di grazie il ricordo di tutto quello che hai fatto per la nostra eterna salvezza. Amen (Anna Maria Canopi).
La voce di Papa Francesco
"Il viaggio di Paolo, che è stato un tutt'uno con quello del Vangelo, è la prova che le rotte degli uomini, se vissute nella fede, possono diventare spazio di transito della salvezza di Dio, attraverso la Parola della fede che è un fermento attivo nella storia, capace di trasformare le situazioni e di aprire vie sempre nuove. Con l'arrivo di Paolo nel cuore dell'Impero termina il racconto degli Atti degli Apostoli, che non si chiude con il martirio di Paolo, ma con la semina abbondante della Parola. Paolo non ha la libertà di muoversi ma è libero di parlare perché la Parola non è incatenata - è una Parola pronta a lasciarsi seminare a piene mani dall'Apostolo. Paolo lo fa «con tutta franchezza e senza impedimento», in una casa dove accoglie quanti vogliono ricevere l'annuncio del regno di Dio e conoscere Cristo. Questa casa aperta a tutti i cuori in ricerca è immagine della Chiesa che, pur perseguitata, fraintesa e incatenata, mai si stanca di accogliere con cuore materno ogni uomo e ogni donna per annunciare loro l'amore del Padre che si è reso visibile in Gesù".
Udienza del mercoledì, 15 de gennaio 2020
Don Stefano Vanoli SDB - svanoli@salesiani.it