Omelia (06-06-2025) |
Casa di Preghiera San Biagio FMA |
Commento su At 25, 13-21 Come vivere questa Parola? Il capitolo 25 del libro degli Atti prepara l'ultimo discorso pubblico di Paolo. Ancora una volta l'Apostolo coglie l'occasione per «annunciare il vangelo» al re Agrippa. Fedele alla missione, Paolo non perde l'opportunità di dire il motivo vero per il quale lui si trova in custodia e pronto per essere deferito all'Imperatore al cui giudizio si è appellato. La parola di Paolo è diretta e persuasiva, al punto che - noi non leggiamo questo passaggio - lo stesso re si sente quasi pronto ad aderire al messaggio di Paolo, alla luce della sua vicenda straordinaria che viene presentata con la terza versione del racconto della sua conversione. Interessante è la sovrapposizione della storia umana con la storia della salvezza. L'appello presentato da Paolo per ricorrere all'Imperatore sembra questione strettamente giuridica, fortuita; mentre è l'espressione dell'accoglienza della volontà di Dio che vuole «che tutti gli uomini siano salvati e giungano alla conoscenza piena della verità». Paolo interpreta in questo secondo senso i fatti che gli sono accaduti e quello che lo attende andando a Roma.
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