Omelia (24-05-2025) |
padre Ezio Lorenzo Bono |
LIBERI Perché Gesù, che nela sua vita ha fatto solo del bene, è stato così odiato? Perché oltre a fare il bene, era un uomo libero, non si è sottomesso a nessuno, non ha fatto compromessi, non si è piegato alle logiche del potere, non ha cercato favori, non è stato un ruffiano. E chi è libero, fa paura. Chi non si lascia comprare, chi non scende a patti, chi non adatta la verità per convenienza, è scomodo. Gesù era così: totalmente libero, al punto da dire "Fu detto... ma io vi dico", mettendo in discussione l'intero impianto religioso e sociale del suo tempo. Così libero da sedere con peccatori e pubblicani senza curasi delle malelingue. Così libero da amare anche chi lo avrebbe tradito e abbandonato. E i suoi discepoli? Sono stati odiati per lo stesso motivo. I primi cristiani erano odiati non perché facevano del male, ma perché anche loro non si sottomettevano, non adoravano l'imperatore, non partecipavano ai culti idolatrici, non si vendevano al potere. Erano cittadini esemplari, ma non schiavi del sistema. E questo destabilizzava l'ordine costituito. Erano liberi, e per questo pericolosi. Essere cristiani, allora come oggi, significa non appartenere alla logica del mondo. Non nel senso che il mondo è brutto, ma nel senso che non si lasciamo governare dalle sue logiche: la corsa al successo, il culto dell'apparenza, l'idolo del denaro, la schiavitù del piacere, delle dipendenze, del consenso. I cristiani non sono servi di nessuno, non sono proprietà di nessun potere, né politico, né economico, né mediatico, né religioso. Sono uomini e donne liberi. Appartengono a un altro Regno, quello della coscienza, della verità, dell'amore. Il filosofo Sloterdijk, parlando dei cinici antichi, ricordava che i primi cristiani avevano un atteggiamento simile: una libertà radicale che rifiutava di inchinarsi al potere, non perché fossero ribelli senza causa, ma perché la loro causa era più alta e cioè obbedire a Dio piuttosto che agli uomini. E ancora oggi, il Vangelo dà fastidio: sembra che ci siano più cristiani perseguitati oggi che lungo tutta la storia della Chiesa. Perseguitati non perché moralisti, ma perché è liberi, liberi dalla paura, dal ricatto, dal compromesso, dal bisogno di apparire. Liberi di amare, di perdonare, di servire. E chi vive così, dà fastidio, disturba chi vorrebbe restare tranquillo nelle proprie contraddizioni. Gesù ci avverte: "Se hanno perseguitato me, perseguiteranno anche voi". Ma subito dopo ci consola: "Se hanno osservato la mia parola, osserveranno anche la vostra". E infine ci conferma: "Io vi ho scelti dal mondo". E se Lui si è fidato di noi, allora possiamo fidarci anche noi un po' di più di noi stessi. Non per orgoglio, ma per dignità, perché siamo stati scelti da Lui. E la libertà di chi è scelto è la forza più bella e più temuta del mondo. |