Commento su Gv 3,16-21
Come vivere questa Parola?
Dio ha tanto amato il mondo da dare il suo Figlio unigenito, perché chiunque crede in lui non muoia, ma abbia la vita eterna. Questa frase è sufficiente per renderci estasiati di fronte alla meraviglia dell'amore di Dio; davanti all'amore estremo di Gesù, che ci ha amati e ha donato se stesso per noi. Camminiamo nella luce, pellegrini nella speranza, compiamo le opere secondo Dio. Accostiamoci con fiducia al trono di Dio, certi di trovare misericordia, perché il Padre ha mandato il suo Figlio non per condannarci, ma per salvarci, per donarci la vita eterna. Il mondo cammina nelle tenebre, molti fanno il male e detestano la luce, rifiutano l'autore della vita, perché non hanno conosciuto l'amore. Quale grande responsabilità abbiamo nel far conoscere l'amore di Dio, nell'essere segni e portatori di questo amore, soprattutto per i più piccoli e gli esclusi.
Ringrazia oggi per il dono dell'amore infinito di Dio. Chiedi di rispondere a quell'amore, con amore, chiedi la fede per credere in Lui e per credere a Lui; Chiedi speranza per camminare con grande fiducia verso la destinazione che ci attende.
La voce di san Francesco di Sales.
Trattato dell'amore di Dio: Quanto è deliziosa la santa luce della fede!
«Chiunque fa il male odia la luce... ma chi fa la verità viene alla luce» (Gv 3,20-21)
Libro III, Capitolo 9
L'amore consiste nell'unione definitiva, immutabile ed eterna con Dio, unione dell'anima con il suo Dio. E che cos'è questa unione?
Quando i nostri sensi incontrano oggetti piacevoli ed eccellenti, si applicano con più ardore e desiderio a goderli: quanto più le cose sono belle, piacevoli alla vista e opportunamente illuminate, tanto più ardentemente l'occhio le contempla; Quanto più la voce o la musica sono dolci e morbide, tanto più attirano l'attenzione dell'orecchio.
Ogni oggetto esercita una violenza potente, ma delicata, sul significato a cui è destinato; violenza più o meno forte, secondo che l'eccellenza sia maggiore o minore, purché sia proporzionata alla capacità del senso che deve goderne, perché l'occhio, che tanto si diletta della luce, non può sopportarne gli eccessi, e per questo non può sopportare di guardare fisso il sole. E non importa quanto sia bella la musica, se è troppo alta e troppo vicina, ci dà fastidio e offende le nostre orecchie.
La verità è che l'oggetto della nostra comprensione e questa, quindi, tende a scoprire e conoscere la verità delle cose; E quanto più eccellenti saranno le verità, tanto più attentamente e con maggiore diletto il nostro intelletto sarà applicato a considerarle.
E quando il nostro spirito, elevato al di sopra della luce naturale, comincia a vedere le sacre verità della fede, quale gioia!, Teotimo, l'anima si scioglie di piacere.
Quanto è deliziosa la santa luce della fede! Grazie ad essa conosciamo con ineguagliabile certezza non solo la storia dell'origine delle creature e l'uso proprio che se ne deve fare, ma anche la storia della nascita eterna del Verbo Divino, per mezzo del quale tutte le cose sono state fatte e che, insieme al Padre e allo Spirito Santo, è un solo Dio, unico, adorabilissimo e benedetto nei secoli dei secoli.
sr Teresita Verhelst Solano fma - tereverso2017@gmail.com
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