Omelia (22-04-2025) |
Casa di Preghiera San Biagio FMA |
Commento su Gv 20,11-18 Come vivere questa Parola? Per incontrare veramente il Signore Risorto non basta una convinzione di testa o una qualche percezione sensoriale. Egli rimane ancora uno sconosciuto, un oggetto di studio, una conoscenza teorica oppure solo l'emozione di un momento. Bisogna lasciarsi trafiggere il cuore, come hanno provocato le parole di Pietro alla gente che lo ascoltava. E il cuore viene trafitto quando ci sentiamo chiamare per nome, come è successo a Maria di Magdala al mattino di Pasqua. Ella era disperata perché cercava ancora un cadavere che era scomparso e indagava su chi aveva combinato il crimine di averlo trafugato. Solo quando si è sentita chiamare per nome, ha potuto incontrare il suo Maestro, che le affida il compito di annunciare la sua risurrezione ai suoi amici apostoli. Anche per noi il rischio è di vivere una Pasqua solo festaiola ed emotiva senza un vero incontro con il Risorto. Lasciamoci allora trafiggere il cuore, sentendoci chiamare col nome del nostro battesimo, perché è da lì che noi siamo strettamente collegati col Signore Gesù nostro Maestro. Solo così possiamo dire ai fratelli e alle sorelle: "Ho visto il Signore!".
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