Omelia (26-05-2025)
Missionari della Via


Qualche giorno fa abbiamo già meditato su un aspetto che può segnalare un'autentica sequela di Gesù: la persecuzione. Oggi questo tema si arricchisce di un'ulteriore sfumatura: vi è chi perseguita chi segue il Cristo e nel farlo crede di rendere culto a Dio! Crede cioè di fare una cosa giustissima! Sembra un paradosso ma non lo è! Il bello è che Gesù aggiunge: «faranno ciò perché non hanno conosciuto né il Padre né me». Come a dire: pensano di rendere culto a Dio ma in realtà non lo conoscono, perciò perseguitano chi invece lo conosce e lo segue. Sembra sottendere un grave pericolo: scambiare Dio per il proprio io, per i propri schemi mentali, per le proprie convinzioni! Queste parole di Gesù da un lato ci confortano, e siamo chiamati a imprimerle nel cuore perché quando ci accadrà qualcosa di analogo, possiamo ricordarle e lasciarci sostenere da esse. Al contempo, ci mettono in guardia: il Signore può manifestarsi negli altri in tanti modi. Una persona può amare Gesù di più e meglio di me anche se mi appare troppo strana o troppo radicale o troppo semplice... Che il Signore ci dia occhi per vedere, per non scambiare il bene con il male e, soprattutto, per saper riconoscere la sua bellezza all'opera in chi abbiamo accanto!