Omelia (18-04-2025)
don Roberto Seregni
Tu, Gesù, vivo per sempre

Pensavano che fosse tutto finito,
Maria di Magdala, Maria madre di Giacomo e Salomé.
Avevano visto abbastanza dolore,
troppo amore strappato via con violenza.
Avevano accompagnato il Tuo corpo
fino al sepolcro, aiutate da Giuseppe d'Arimatea.
E ora, con gli oli stretti tra le mani,
volevano solo onorarti con un ultimo gesto d'amore.
Erano rassegnate, sconvolte, forse deluse.
Eppure Tu, Gesù,
Tu non avevi ancora detto l'ultima parola.
Quando le donne arrivano al sepolcro, la pietra è già stata rotolata via.
E al posto del Tuo corpo
- che credevano di trovare inerme e freddo -
un giovane vestito di luce
annuncia la sorpresa dell'eternità:
«Cercate Gesù Nazareno, il crocifisso?
È risorto, non è qui!»
Gesù mio,
Tu sei il Nazareno,
Tu sei il Crocifisso,
Tu sei il Risorto!

Ho camminato in questi quaranta giorni
sostenuto dalla Tua Parola,
vivificato dal desiderio della conversione,
spinto dalla sete di luce, di bellezza e di verità.
E adesso, di nuovo,
un vento di primavera risveglia il mio cuore:
Tu sei vivo!
Il Crocifisso è risorto!
Tu non sei semplicemente ritornato dalla morte.
Tu la morte l'hai sconfitta!
Tu, Figlio di Dio fatto uomo,
hai consegnato tutto Te stesso per amore,
e proprio quell'amore ha vinto!
È questo il mistero:
solo la vita donata
vince davvero la morte;
solo ciò che rinasce dal dono
porta il profumo dell'eternità.

Gesù mio,
fammi vivere questa Pasqua fino in fondo.
Fammi credere che l'amore che accolgo,
e quello che riesco a donare,
è già, qui e ora, resurrezione.
Fammi accettare la logica del seme che muore
perché solo così fiorisce la vita nuova.

Gesù mio,
liberami da tutti i sepolcri che ancora mi tengono prigioniero,
dalle mie paure, dalle mie schiavitù,
dalle mie piccolezze.

Gesù mio,
vieni a vivere in me
affinché io possa risorgere con Te.
Amen.

don Roberto Seregni