Omelia (16-03-2025)
padre Paul Devreux


In quel tempo, Gesù prese con sé Pietro, Ricordiamo che Pietro è reduce di uno scontro durissimo con Gesù, che l'ha chiamato satana, una settimana prima. Facile immaginare che da allora non ha più aperto bocca e che in comunità il clima è pesante.
Giovanni e Giacomo e salì sul monte a pregare. Salire sul monte significa avvicinarsi a Dio e allontanarsi da tutto ciò che me ne distrae. Il pregare, più che un chiedere o ringraziare, è uno stare con Dio e con noi stessi.
Mentre pregava, il suo volto cambiò d'aspetto e la sua veste divenne candida e sfolgorante. Ed ecco, due uomini conversavano con lui: erano Mosè ed Elìa, apparsi nella gloria, e parlavano del suo esodo, che stava per compiersi a Gerusalemme.
Pietro e i suoi compagni erano oppressi dal sonno; ma, quando si svegliarono, videro la sua gloria e i due uomini che stavano con lui.
Difficile immaginare cosa sia successo, ma sicuramente è un momento molto bello e importante. Se desidero fare in parte quest'esperienza posso provare a contemplare il suo esodo che si compirà a Gerusalemme, cioè a pasqua. Se riesco a capire e a vedere che questa sua scelta è un grandissimo gesto di amore nei nostri confronti, allora anche io in quell'uomo sconfitto, rifiutato e crocifisso, posso vedere una luce sfolgorante. Dico questo anche perché ciò che trasfigura una persona ai miei occhi, è l'amore. Ogni persona che amo o dalla quale mi sento amato ha per me un volto molto più bello di quello che ha in realtà. Pensate ai vostri nonni, ai santi come Madre Teresa. Pensate a Papa Wojtyla che preferiamo rappresentare anziano e piegato che da giovane attore. E' l'amore che trasfigura.
Mentre questi si separavano da lui, Pietro disse a Gesù: «Maestro, è bello per noi essere qui. Facciamo tre capanne, una per te, una per Mosè e una per Elìa». Egli non sapeva quello che diceva. Pietro ricomincia a parlare perché si sente amato, e desidera fermare il tempo, immortalare questo momento così bello, come proviamo a fare anche noi con le foto. Ma il tempo va vissuto e non fermato.
Mentre parlava così, venne una nube e li coprì con la sua ombra. All'entrare nella nube, ebbero paura. E dalla nube uscì una voce, che diceva: «Questi è il Figlio mio, l'eletto; ascoltatelo!». La stessa voce che ha parlato il giorno del battesimo, e che aggiunge: "Ascoltatelo". Cioè dategli retta, non abbiate paura di seguirlo, siete in buone mani, coraggio, andate avanti!
Appena la voce cessò, restò Gesù solo. Essi tacquero e in quei giorni non riferirono a nessuno ciò che avevano visto. Non dissero nulla, ma la comunità che li vede tornare dal monte, vede bene che qualcosa è successo e che il clima è cambiato. Grazie a questo riprenderanno il cammino fino a Gerusalemme.
Buona contemplazione.