Omelia (12-11-2023) |
don Lucio D'Abbraccio |
Abbiamo ?olio? nelle nostre lampade? Il Vangelo di oggi ? una celebre parabola, che parla di dieci vergini invitate ad una festa di nozze, simbolo del Regno dei cieli, della vita eterna. Attraverso questa parabola, Ges? ci indica la condizione per entrare nel Regno dei cieli, e lo fa, appunto, con la parabola delle dieci vergini: si tratta di quelle damigelle che erano incaricate di accogliere e accompagnare lo sposo alla cerimonia delle nozze, e poich? a quel tempo era usanza celebrarle di notte, le damigelle erano dotate di lampade. ? un'immagine felice, con cui per? Ges? insegna una verit? che ci mette in discussione; infatti, di quelle dieci vergini: cinque entrano alla festa, perch?, all'arrivo dello sposo, hanno l'olio per accendere le loro lampade; mentre le altre cinque rimangono fuori, perch?, stolte, non hanno portato l'olio. Che cosa rappresenta questo ?olio?, indispensabile per essere ammessi al banchetto nuziale? Sant'Agostino (cf Discorsi 93,4) e altri antichi autori vi leggono un simbolo dell'amore, che non si pu? comprare, ma si riceve come dono, si conserva nell'intimo e si pratica nelle opere. Vera sapienza ? approfittare della vita mortale per compiere opere di misericordia, perch?, dopo la morte, ci? non sar? pi? possibile. Quando saremo risvegliati per l'ultimo giudizio, questo avverr? sulla base dell'amore praticato nella vita terrena (cf Mt 25,31-46). E questo amore ? dono di Cristo, effuso in noi dallo Spirito Santo. Chi crede in Dio-Amore porta in s? una speranza invincibile, come una lampada con cui attraversare la notte oltre la morte, e giungere alla grande festa della vita. Che cosa, dunque, vuole insegnarci Ges? con questa parabola? Ci ricorda che dobbiamo tenerci pronti all'incontro con Lui. Molte volte, nel Vangelo, Ges? esorta a vegliare, e lo fa anche alla fine di questo racconto. Dice cos?: ?Vegliate dunque, perch? non sapete n? il giorno n? l'ora?. Ma con questa parabola ci dice che vegliare non significa soltanto non dormire, ma essere preparati; infatti tutte le vergini dormono prima che arrivi lo sposo, ma al risveglio alcune sono pronte e altre no. Qui sta dunque il significato dell'essere saggi e prudenti: si tratta di non aspettare l'ultimo momento della nostra vita per collaborare con la grazia di Dio, ma di farlo gi? da adesso. La Vergine Maria ci aiuti a rendere la nostra fede sempre pi? operante per mezzo della carit?; perch? la nostra lampada possa risplendere gi? qui, nel cammino terreno e poi per sempre, alla festa di nozze in paradiso, e a Maria, Sedes Sapientiae, chiediamo anche di insegnarci la vera sapienza, quella che si ? fatta carne in Ges?. Lui ? la Via che conduce da questa vita a Dio, all'Eterno. Lui ci ha fatto conoscere il volto del Padre, e cos? ci ha donato una speranza piena d'amore. Per questo, alla Madre del Signore la Chiesa si rivolge con queste parole: "Vita, dulcedo, et spes nostra". Impariamo da lei a vivere e morire nella speranza che non delude. Amen! |