Omelia (06-10-2023)
don Giampaolo Centofanti




Gesù si rivolge qui a chi ha ricevuto la grazia della conversione e non la accoglie. Talora anche se la grazia è venuta non è facile seguirla specie subito perché ci si sente legati da interessi, timori, schemi, abitudini al controllo su tutto mentre la fede mostra un cammino lungo il quale si sperimentano doni nuovi e belli si ma appunto non subito ma perseverando. Per questo Gesù si rivolge proprio a chi ha ricevuto una grazia molto grande tale da orientare più agevolmente a superare titubanze varie eppure resta ripiegato su se stesso. Questa grazia può far montare la testa perché ci si avvede di aver compreso tante cose e l'inganno può divenire ancora maggiore perché se poi non la si accoglie nella vita concreta tutto resta una cosa vuota. E le cose vuote possono portare tante conseguenze. Dunque Dio non punisce, perdona tutto, porta in paradiso nella sua misericordia infinita ma se il cuore resta chiuso non può stare bene.