Omelia (28-05-2023)
diac. Vito Calella
La nuova alleanza nell'amore ci rende Chiesa di pace e di riconciliazione

Il dono dello Spirito Santo realizza la nuova ed eterna alleanza mediante la morte e risurrezione di Ges?, il Figlio amato dal Padre
Il dono dello Spirito Santo, liberamente effuso su ogni essere umano, ? la legge divina della gratuit? dell'amore che unisce eternamente il Padre al Figlio e realizza la nuova alleanza della Santissima Trinit? con tutta l'umanit?, finalmente liberata dalla schiavit? della radice del male, che ? l'egoismo.
Secondo l'evangelista Giovanni, lo Spirito Santo viene offerto all'umanit? attraverso l'evento della morte e risurrezione di Ges?. Gi? al momento della morte in croce, Ges? ?consegn? lo Spirito? (Gv 19,30b).
Nello stesso giorno di Pasqua, ascoltiamo oggi nel Vangelo, ?il primo della settimana, mentre erano chiuse le porte del luogo dove si trovavano i discepoli per timore dei Giudei, venne Ges?, stette in mezzo e disse loro: "Pace a voi!". Detto questo, mostr? loro le mani e il fianco. E i discepoli gioirono al vedere il Signore. Ges? disse loro di nuovo: "Pace a voi! Come il Padre ha mandato me, anche io mando voi". Detto questo, soffi? e disse loro: "Ricevete lo Spirito Santo"? (Gv 20,19-22).
La festa ebraica di Pentecoste ? la festa della nuova ed eterna alleanza dei cristiani
L'evangelista Luca, scrivendo il libro degli Atti degli Apostoli, testimonia il fatto che i cristiani fecero propria la festa ebraica della Pentecoste. Era celebrata cinquanta giorni dopo la grande solennit? della Pasqua. Quella festa ricordava il dono dei dieci comandamenti e il compimento dell'alleanza di Dio con il popolo d'Israele.
I dieci comandamenti furono consegnati a Mos? in cima al monte Sinai, nel contesto di una manifestazione divina, evidenziata per mezzo di una tempesta di vento e di fulmini, che sembravano lingue di fuoco. Il popolo, liberato dalla schiavit? dell'Egitto, riuscirebbe ad essere "il popolo di Dio" nella terra promessa, se obbedisse fedelmente al decalogo. L'osservanza dei dieci comandamenti era la garanzia di una vita morale che assicurava pace, gioia, prosperit?, mantenendo il popolo nella sua condizione di libert?. I rabbini del tempo dell'evangelista Luca, commentando l'antico racconto di Es 19,16-20,17, dicevano che le lingue di fuoco dei fulmini significavano la Legge dei dieci comandamenti proclamata in tutte le lingue dei popoli della Terra. Ed era vero, perch? c'erano comunit? ebraiche sparse per le citt? dell'Impero Romano. Il racconto degli Atti degli Apostoli della manifestazione dello Spirito Santo nel giorno di Pentecoste ? stato scritto per annunciare che Dio Padre, per mezzo di Ges? Cristo, morto e risuscitato, realizza la nuova ed eterna alleanza con tutta l'umanit?, effondendo la legge della gratuit? dell'amore nel cuore di ogni essere umano. La forza liberatrice di questo amore gratuito comincia ad agire ea trasformare la vita delle persone quando esse decidono liberamente di credere in Ges? Cristo, Signore di tutta la storia umana e di tutta l'opera della creazione.
Credere in Cristo per lasciare agire lo Spirito Santo, che gi? abita in noi
Risvegliamo, allora, la consapevolezza di essere gi? dimora dello Spirito Santo, con la nostra corporeit? vivente. Questo nostro corpo, guidato dalla nostra mente, capace di pensare e di prendere decisioni, pu? diventare uno strumento per irradiare la gratuit? dell'amore divino in tutte le nostre relazioni. Ma allo stesso tempo pu? essere utilizzato da ognuno di noi per difendere il proprio "io" dalla paura degli altri, tutti potenziali nemici; o per affermare il proprio "io", facendo leva sulla forza delle capacit? fisiche, dei beni materiali, del denaro e della ricchezza del sapere tecnico-scientifico; o per soddisfare gli innumerevoli desideri del prorpio "io", che non vengono mai completamente soddisfatti, riducend o la ricerca della felicit? nella soddisfazione piacevole di tutti i bisogni umani. ?Sotto l'azione dello Spirito Santo?, vogliamo deciderci ad annunciare Ges? Cristo come ?il Signore? della nostra vita, ?il Signore? della storia dell'umanit?: ?nessuno potr? dire: "Ges? ? il Signore", se non sotto l'azione dello Spirito Santo? (1Cor 12,3b).
Vogliamo avere uno sguardo contemplativo su tutto il meraviglioso disegno della natura, che compone la nostra casa comune, il nostro pianeta Terra, e riconoscere nell'equilibrio di tutti gli ecosistemi naturali la manifestazione della creativit? e della fecondit? dell'amore gratuito che unisce eternamente il Padre con il Figlio, come abbiamo pregato attraverso le parole del Salmo 103: ?Benedici il Signore, anima mia! Sei tanto grande, Signore, mio Dio! Quante sono le tue opere, Signore! Le hai fatte tutte con saggezza; la terra ? piena delle tue creature? (Sal 103,1-2). Lo Spirito Santo si rivela nella vita di tutte le specie vegetali e animali che ci aiutano a vivere con dignit? in questo mondo. Si rivela nell'armonia di tutti i fantastici paesaggi della natura.
Scopriamo l'opera meravigliosa di essere Chiesa, corpo di Cristo risuscitato
Non riusciamo a far prevalere la nostra vita morale secondo lo Spirito Santo, vincendo la tentazione di ricadere in una vita secondo la carne, spinti dal nostro egoismo, quando decidiamo di praticare un'esperienza individualistica della nostra fede in Ges? Cristo, unito al Padre nello stesso Spirito.
Oggi ? forte il pericolo di soddisfare l'anelito al senso pi? profondo della vita cercando individualmente soluzioni spirituali nell'ipermercato delle possibilit? offerte dai mezzi di comunicazione in rete. Molti cristiani corrono il rischio di sottovalutare il valore dell'appartenenza ad una comunit? cristiana, rifiutando sempre pi? l'invito ad impegnarsi per un servizio ministeriale gratuito nella propria comunit?. La parola di Dio in questo giorno di Pentecoste ? un invito a rendere grazie al Padre per aver scelto di voler camminare insieme in stile sinodale, concretamente impegnati come membra vive del corpo ecclesiale della nostra comunit?.
Possiamo progredire nell'esperienza profonda della comunione trinitaria del Padre, unito al Figlio nello Spirito Santo, trovando ognuno di noi il suo posto nella comunit? cristiana. La parola di Dio attraverso l'apostolo Paolo ci parla chiaramente: ?Vi sono diversi carismi, ma uno solo ? lo Spirito; vi sono diversi ministeri, ma uno solo ? il Signore; vi sono diverse attivit?, ma uno solo ? Dio, che opera tutto in tutti. A ciascuno ? data una manifestazione particolare dello Spirito per il bene comune? (1Cor 12,5-7). Vogliamo credere nella bellezza di essere una comunit? ecclesiale luminosa nella testimonianza della diaconia, perch? tutti insieme, ognuno facendo la sua parte, ci offriamo gratuitamente di fronte alla mentalit? mondana competitiva e conflittuale del nostro tempo. Scegliamo con gioia di lavare gli uni i piedi degli altri, rispettando la dignit? di figli e figlie amati e amate di chiunque entra in relazione con noi.
Siamo inviati per essere una Chiesa di pace e di riconciliazione nel mondo
Sappiamo che non ? facile vivere in modo coerente la proposta evangelica di vita, seguendo gli insegnamenti di Ges? Cristo, perch? il mondo intorno a noi ? pieno di segni di morte: guerre e conflitti nelle famiglie e nella societ?; evidenti ingiustizie sociali; mancanza di rispetto per la natura e i disastri naturali, a causa dell'avidit? umana di idolatrare il denaro, distruggere foreste e inquinare l'ambiente; mancanza di dialogo e scontri di vedute ideologiche anche all'interno della stessa Chiesa. ?Le porte chiuse dalla paura dei Giudei? (Gv 20,19) sono la nostra paura di fronte a questi segni di morte, che ci portano a desiderare una "comunit?-rifugio", stanca di essere lievito del Regno di Dio nella complessa storia della nostra umanit?. Ma Ges? ha inviato apostoli impauriti a farsi missionari della vera pace e della gioia del perdono sulle strade del mondo: ?Pace a voi. Come il Padre ha mandato me, cos? io mando voi?. E poi arriva la sfida di offrire la possibilit? della riconciliazione: ?A coloro a cui perdonerete i peccati, saranno perdonati?. Ma c'? anche la sfida di perseverare nella speranza di pace e di riconciliazione quando incontriamo resistenze alla conversione: ?A coloro a cui non perdonerete, non saranno perdonati? (Gv 20,23), perch? sappiamo che ?nulla pu? separarci dall'amore di Cristo? (Rm 8,39), perch? l'acqua viva dello Spirito Santo, sgocciolata nei cuori di pietra dura, persiste finch? fora.